S_CAROGNE

Florence Nightingale

Ultimamente all’allegra comitiva di disadattati che ormai da mesi infesta casa 1971 si è aggiunto un nuovo randagio. Ovvero l'assai giovane insegnante di stecche che ho subito premurosamente soprannominato Il Ragazzino Clandestino. La sua incresciosa condizione biografica lo spinge a rifugiarsi a giorni alterni nella mia magione al fine di far perdere le proprie tracce ai livorosi creditori che lo inseguono con caparbietà da ormai un annetto. Ho quindi acquisito in comodato d’uso un coinquilino-idraulico che non è nemmeno male (ha il fascino maledetto di chi si è bruciato tutte le sue prime volte) e che contestualmente si è rivelato anche un ottimo cuoco. Siamo sinceri, sono stufa dei cervelli istruiti che interseco in facoltà incapaci di apprezzare il rischio del vivere alla giornata: che barba quel sentirsi pecora nel gregge di ovini cattedratici… Seduti al tavolo di una cucina che nell’ultimo mese ha preso inaspettatamente vita liberandosi finalmente del giogo dei quattro salti in padella, con paziente caparbietà tentiamo di stanare le cause dei debiti che ci affliggono vicendevolmente riservandoci la possibilità di ignorare le scampanellate funeste del destino che suggerirebbero di tenere gli sfigati separati tra loro. In ogni caso Il Ragazzino Clandestino nonostante sia nato con i calli e destinato a portarseli dietro per tutta la vita è indubbiamente un tipetto ingegnoso ed interessante. Lo prova il fatto che abbia impiegato meno di un’ora ad instaurare una simpatica amicizia con il cane (che si trasferisce adesso sulla sua branda per il riposino pomeridiano) e con la famigerata Vicina, che al di lui cospetto trasforma il suo sguardo perennemente ostile in una tenue fiammella di empatia. L’unico inconveniente sembrerebbe essere il risuonare delle quiete stanze e per le vie d’intorno (dotta citazione) di una sorta di pop cambogiano che mal si accorda alla stesura della Creatura e che è stato democraticamente vietato dalla titolare del contratto. Che dire? Sono negligentemente serena o giù di lì. Certo, alcune notti mi si palesa una visione che comprende i sigilli dell’autorità giudiziaria e l’accusa di favoreggiamento, ma ho imparato ad ignorare i funesti presagi concentrandomi sul corruccio di una dama rapita dal profumo delle sue camelie. Sempre disadattatamente vostra Florence Nightingale