S_CAROGNE

C. di C. Sedotto e abbandonato

Cara Lia mi presento, sono Mauro e ho 35 anni.
Sono una persona chiara, leale, schietta e sincera e per andare d'accordo con me basta davvero poco, è sufficiente essere sempre se stessi. Sono tornato single da alcuni mesi (durante i quali ho conosciuto la vostra splendida rivista) ma ad oggi rimango ancora interdetto se ripenso al comportamento della mia ex. Pur non essendo laureato mi ritengo una persona per bene, di cultura e dalla mente aperta però non riesco a rassegnarmi se ripenso a ciò che è successo.
Ci siamo frequentati per alcuni mesi durante i quali l’ho ricoperta di attenzioni e di regali (alcuni anche costosi) nonostante tra noi non ci sia mai stato del sesso. Ero innamorato, sicuramente, e mi sembrava che anche lei lo fosse: passavamo serate intere a parlare in auto di mille cose e così ho pensato che anche lei fosse seriamente intenzionata alla convivenza (sono separato, altrimenti avrei parlato di nozze). Dopo qualche mese però è improvvisamente scomparsa e a nulla sono valsi i miei tentativi di farla ragionare tramite lunghe e appassionate telefonate notturne.
Sono affranto e disilluso, il mio cuore sanguina al pensiero di tanto amore sprecato.
Vorrei un mondo migliore in cui le persone si comportassero onestamente e non illudessero gli altri con promesse che sanno di non poter mantenere. Ci penso sempre più spesso ultimamente ma sono, ahimè, assai pessimista al riguardo: mi rendo conto che è molto difficile incontrare gente che come me sia in cerca di amore vero e affetti sinceri.
Cara Lia, sarò sincero, ho anche pensato di chiederle di restituirmi alcuni dei miei doni: tu che ne dici?
Con stima

Risponde Lia celi:
Caro Mauro, ho dovuto tagliare la tua bella lettera, non volermene, però sono rimasta ugualmente colpita dal tuo sincero ed accorato sfogo: sono contenta che nell'universo maschile, caratterizzato attualmente da una crescente superficialità, ci sia un uomo come te, con il tuo profondo desiderio di amare, la tua voglia di affetti veri e finanche la rabbia che trapela a causa della delusione subita. Ciò che invece non condivido affatto è il tuo profondo pessimismo: certo le disillusioni sono difficili da accettare ma le esperienze negative rappresentano i piccoli grigiori e i chiaroscuri della vita! Coraggio, sono certa che tra pochissimo troverai anche tu la colombella con cui costruire un nuovo nido. Per quel che riguarda il tuo dubbio circa la restituzione dei regali ti consiglierei di desistere: vederli rappresenterebbe unicamente l’ennesima spina nel fianco, e sono certa che tu in primis stia cercando la tranquillità che ultimamente sembra averti abbandonato.
Con simpatia

Risponde Sara_1971:
Mauro, è evidente che pochi mesi di solitudine ti abbiano fatto male assai male se il risultato è stato quello di diventare un assiduo lettore di Cosmopolitan. Innanzitutto: perché mi mandi un fwd (inoltro)? Quante altre redazioni di posta del cuore hai già contattato? E poi, siamo sinceri: la tua becera lettera è lunga tre pagine, non ti viene il sospetto che sia proprio questo il motivo per cui la tua ex se la sia data a gambe levate?
Comunque complimentoni: sei proprio un bel pezzo di narcisista rabbiosetto.
Si vede lontano mille miglia che stai ciccando rabbia in un crescendo egotistico che sembrerebbe senza fine (sono, sono, sono): i tuoi deliri di onnipotenza e megalomania rappresentano un imbarazzo piuttosto consistente per noi tutti e suppongo possano creare non pochi problemi agli esseri umani che devono tollerarti. Posto che una laurea oggi non si nega proprio a nessuno (ne sono esempio Valentino Rossi, Mike Bongiorno e persino Vasco Rossi), se mi sono annoiata io a leggerti, posso solo immaginare la tua ex, porella. Fammi capire: dopo trenta e passa anni di assoluto menefreghismo ti sei improvvisamente messo a rimuginare attentamente su cosa potrebbe rendere il mondo un luogo migliore. Certo certo, come no, il mondo, guarda un po’, è cambiato mentre tu eri impegnato a guardare la televisione… ci sarebbe quasi da crederti ma poi, di colpo, ecco la parola chiave: i soldi. Il fatto che tu stia rosicando di brutto per i talleri buttati nel vano tentativo di far colpo è sintomatico della tua apertura mentale: parlare con te di ritegno e dignità equivale a discettare di metodi contraccettivi col cardinal Tonini.
E stendiamo un velo pietoso anche sul capitolo mai aperto del punto G: cerco di risparmiarti ulteriori umiliazioni perché quelle che ti auto infliggi mi sembrano più che sufficienti.
Un’ultima considerazione, Mauro caro: in questo mondo in cui persino la Carfagna ha voce in capitolo ti ci vedo proprio bene, fidati. E con questo ho detto tutto.