S_CAROGNEAvvertenze: questo è un blog, bipolare come i più comuni disturbi dell'umore |
Sara
AREA PERSONALE
Vecchio Paz
Esistono persone al mondo, poche per fortuna, che credono di poter barattare una intera Via Crucis con una semplice stretta di mano, o una visita ad un museo, e che si approfittano della vostra confusione per passare un colpo di spugna su un milione di frasi, e miliardi di parole d'amore...
Cazzaturificio: esperienze e profezie di sfiga
Sliding Doors
Funeral Party
La strana coppia
C'eravamo tanto amati
Sliding doors 2
Maledetto di un gatto
Ad Maiora
Similia similibus
Pari opportunità
Cazzaturificio 2
Convivenza
Non ho (più) l'età
Facciamo finta che
Scientology
Indovina chi viene a cena
I diari della motocicletta
Vogliosara ed io
Palese Macchie
Nella terra dei Cachi
Chiare fresche e dolci acque
Le metamorfosi
Orroroscopo 2009
Torna a casa Lassie
Angeli con le pistole
Lido Epitaffio
Paradise Lost
Quel che resta del giorno
Eldorado
Post fuori stagione
Come eravamo
Invettiva
Capovolgere prima dell'uso
La Creatura ed Io
La Creatura ed Io (reprise)
L'incontro
E' per te
Dentro la notizia
Indovina chi viene a cena
Necessaria_mente
Altro giro altra corsa
La sposa era bellissima
Mentre la mia bella dorme
Ogni promessa...
Il lungo addio
Pericolosa Creatura
Casa_1971
Natale in casa 1971
Pasqua con chi vuoi
Pasquetta mistica
Florence Nightingale
L'ultima cena
Pussycat
La casetta del Dr Moreau
Pinne, fucile ed occhiali
La finestra sul porcile
Il Natale ai tempi del colera
La cena dei cretini
A Sud di nessun Nord
Sans culottes
Hic sunt leones
Cantami o Diva
Pollice verde
Mestolo d'oro
Mestolo d'oro 2
Mestolo d'oro 3
Mestolo d'oro 4 La giusta regolarità
Mestolo d'oro 5 L'idraulico
Mestolo d'oro Dessert
Filo D'Oro
Mestolo d'oro La prova del cuoco
« Abbi dubbi | Emozioni (remix) » |
Tutto qui è instabile: ti piacerebbe.
Le scale non hanno la balaustra affinché si possa sperimentare l'ebrezza delle vertigini dopo tre bicchieri di vino. Il pavimento scricchiola e gli infissi sono pieni di spifferi e ciò torna utile nel cuore della notte, quando qualsiasi cosa è possibile fuorché dormire.Dappertutto vige un'aria di fragilità ed incertezza come per lasciare il posto alla speranza che l'ennesimo cattivo pensiero possa dissolversi come questa casa.
E' proprio il fatto che questi oggetti stiano in piedi a malapena che mi affascina. La maniglia della porta spesso mi rimane in mano. Finora sono sempre riuscita a riattaccarla ma il moncherino sopra la serratura mi minaccia come il dito di mia madre: incapace di badare a se stessa!
Quaggiù ogni cosa domestica tende a vivere al limite.
Il frigorifero va al massimo ma il latte dura appena due giorni. Sotto la doccia si rende necessario aprire solo il rubinetto dell'acqua calda acciocché il getto esca appena tiepido. Il riscaldamento è fiacco e non riesce a contrastare la muffa che si espande rigogliosa. Come se non ci fosse più possibilità di andare oltre, come se il motore avesse già passato il massimo dei giri. Questa piccola casa tremolante gronda fatica da tutti i muri. E' esausta, non sembra neppure vera, e nemmeno io lo sembro più. Forse per questo mi sento così a mio agio, qui: è tutto fuori misura. Esattamente come il resto del mondo da un po' di tempo a questa parte.
Mi ricordo perfettamente il giorno in cui hai fatto irruzione nella mia vita.Proprio io che stento a distinguere i giorni dai mesi e dagli anni. A quei tempi ero una piccola unità autosufficiente. E mi sentivo anche parecchio ironica. Quella mattina mi ero guardata allo specchio dicendomi Mi piacerebbe proprio che arrivasse qualcuno a rendermi la vita un po' disperata. Detto fatto. All'epoca ero ancora convinta che si potesse giocare a fare la bohémien senza metterci dentro tutta la propria vita. E tu sembravi così innamorato. Non c'era possibilità che io passassi oltre.
Lo sai com'è, no? Quasi tutte le coppie sono separate da qualcosa di informe, una sorta di confine: una vecchia storia, un rancore che aleggia, addirittura un presupposto sbagliato su cui hanno costruito tutta la loro storia.
Nel nostro caso era il tuo punto di vista: sapevi fin dall'inizio che non sarebbe stato per sempre. Io venivo da un passato troppo desolato perché potessi considerare come una cosa da nulla il miracolo di una relazione. Era ovvio non potesse funzionare.
E' contro le regole, vero? Parlarne, intendo.
Mi sono innamorata di te esattamente come si innamorano le donne intelligenti. Come un'idiota. Ad ogni tua contraddizione fornivo risposte semplici che servivano a giustificare le tue soffuse noncuranze. Noncuranze che ritenevo, allora, pienamente riscattate da quelle ore solo nostre trascorse ad incrociare le rispettive radici nelle reciproche immutate piccolezze. Quelle ore ancora mi mancano,tu pensa. Eri diventato il mio privato 'se solo'. Come dire? Saresti stato perfetto se solo fossi stato mio. Mio non lo diventasti mai. In compenso a perdere possesso di me stessa fui io: appiccicosa è un modo crudele per definire la cosa più preziosa della terra, che in pochi apprezzano. Un'inversione di tendenza che ricordava Il Principe e Il Povero. E che non mi piaceva nemmeno un po'.
Quella strategia di giocare a fare lo stupido, che era cominciata come uno scherzo gentile, degenerò in una totale incapacità di afferrare le mie intenzioni. Eravamo diversi: avevi notato la differenza e la differenza ti aveva fatto arrabbiare. Eppure sembrava che nessuno dei due, all'inizio, avesse barato. Non hai idea quanto possa essereimbarazzante, adesso, darti ragione.
La prima a salvaguardarsi, come al solito, fui io: la me stessa saggia iniziò a suggerirmi le controindicazioni e mi indicò la strada di un risentimento che avrei dovuto imparare a serbare come un tesoro, non fosse altro per la sua franchezza. Ma è sempre così: anche la pace nel mondo, che io sappia, rimane in piedi sul risentimento. Tu, d'altro canto, ti consolasti subito. Anche se laverità è che le persone disperate accettano sempre un sollievo a breve termine in cambio di una perdita a lunga distanza.
Adesso di me e te ho un'altra concezione. Come vedi continuo a considerarc iuna cosa sola, al pari della traccia di un vinile che continua asaltare sempre nello stesso punto. Mi dispiacerà deluderti ma avevo una certa difficoltà con le chiusure già prima di incontrarti perciò no, non sei tu la causa del mio aspirare a qualcosa di eterno, seppure ingiusto. Dopo aver flirtato con la prospettiva che noi due fossimo davvero ciò che andavamo raccontandoci sono guarita e riesco ad essere più lucida. Sarai invece felice di sapere che non mangio più pistacchi da quando nessuno me li sbuccia. In questo siamo uguali, due ostinati con la pretesa di essere coraggiosi:soltanto tra noi ce la potevamo raccontare così! Eppure. Eppure ho come l'impressione – e la pretesa - che noi due continueremo a cercarci in eterno come allora. Non so se hai presente la chiamata alla Moschea in Medio Oriente. Le nostre rispettive esistenze, che -per carità - hanno seguito sempre orbite diverse, appartengono a tutti gli altri che ci stanno intorno, mentre noi due apparteniamo solo a noi stessi e dovunque andremo ci porteremo dietro il maledetto pezzo strappato all'altro.
Concordi?
|
Erba
ULTIMI COMMENTI
Inviato da: cassetta2
il 30/10/2023 alle 18:35
Inviato da: What weather today
il 12/04/2022 alle 14:11
Inviato da: Weather
il 12/04/2022 alle 14:10
Inviato da: Weather forecast
il 12/04/2022 alle 14:10
Inviato da: panglos
il 15/03/2021 alle 09:54
CERCA IN QUESTO BLOG
MENU
Guida Michelin
I riciclotteri
Lido Boscoverde
Vini e cucina
Pizzeria S. S.
Striscia la scarogna
Vuoi il mio posto
Programma elettorale
Controdecalogo
Cara ti amo
Mi vendo
The M.M. 1
The M.M. 2
Moratoria dello zigote
Gioventù bruciata
Silvia e Debbi
68
Venghino siori venghino
La grandezza di una nazione
Il segreto per diventare ricchi
Dai diamanti non nasce niente...
Illecito Sollecito
L'Intervista
Intervista col vampiro
In nome del Padre
L'intervista (3)
Il Gattopardo
Dell'Incognita e della Radice
Alla cortese pazienza dei lettori
Così fan tutti
Inviato speciale
La casualità dell'impasto
L'Arpia e il peloso
L'Undicesimo comandamento II parte
L'undicesimo comandamento
Mai dire mai - seconda parte
Mai dire mai
Arrivederci a presto
Un tranquillo weekend di paura
ma li mortacci mia
Superciuk
Casa dolce casa
Certe notti
Occhio, malocchio, prezzemolo e finocchio
Niente di nuovo sul fronte Sud
L'Allerta
La Sciura (?) Sara