Blog
Un blog creato da sara_1971 il 13/07/2007

S_CAROGNE

Avvertenze: questo è un blog, bipolare come i più comuni disturbi dell'umore

 
 

Sara

 

AREA PERSONALE

 
 

Vecchio Paz

Esistono persone al mondo, poche per fortuna, che credono di poter barattare una intera Via Crucis con una semplice stretta di mano, o una visita ad un museo, e che si approfittano della vostra confusione per passare un colpo di spugna su un milione di frasi, e miliardi di parole d'amore...

 

Cuor di Carogna

[01] ... [02] ... [03] ... [04]
[05] ... [06] ... [07] ... [08]
[09] ... [10] ... [11] ... [12]
[13] ... [14] ... [15] ... [16]
[17]
... [18] ... [19] ... [20]
[21] ... [22] ... [23] ... [24]
[25] ... [26] ... [27] ... [28]
[29] ... [30] ... [31] 
... [32]

 

Diario di una gravida

[01] ... [02] ... [03] ... [04]
[05] ... [06] ... [07] ... [08]
[09] ... [10] ... [11] ... [12]
[13] ... [14] ... [15] ... [16]
[17] ... [18] ... [19] ... [20]
[21] ... [22] ... [23] ... [24]
[25] ... [26] ... [27] ... [28]
[29] ... [30] ... [31] ... [32]
[33] ... [34] ... Il parto

 
Citazioni nei Blog Amici: 216
 

 

« Un giorno da leoniFilo D'Oro »

Carta e penna.

Post n°654 pubblicato il 08 Maggio 2010 da delilah79

Ho sempre avuto questo quadernetto. Fogli di carta di riso color sabbia. Mi accompagna da anni. Lo rilego, quando si stanca di camminare con me, lo alimento di fogli e foglietti quando sembra voler finire lo spazio delle parole.
Ci trovi di tutto, qui. Deliri e ricette, menzogne e verità che nessuno crederebbe mai essere tali. Ci puoi trovare parole che solo tu puoi decifrare.
Non troverai te; se non nelle macchie di inchiostro, nelle impronte delle dita imbrattate di china. Nelle sbavature, nelle gocce di acqua di pomodoro. Non sono brava ad aprirmi a me stessa. E’ un mio limite. Uno tra i tanti, dirai.
Mi chiedo quando a quella domanda risponderemo con un secco “NO”, finendo di sfidare la forza di gravità che sembrerebbe volerci in caduta non libera. Oppure siamo noi la forza di gravità e non c’è nessuna reale domanda a cui rispondere? Mi chiedo quando risponderemo agli sguardi curiosi del mondo con un semplice sorriso d’identità.
La stanza è illuminata da un sole di primavera inoltrata. Intorno è quiete, vento lieve e qualche cinguettio di uccelli. Ogni tanto, in lontananza, il rumore di una barca.
L’ultima volta che lei venne qui mi guardò fissa negli occhi e mi chiese: “E tu? Come stai?”, “Bene”, le dissi. Subito dopo fu di nuovo buio.
L’ultima volta che lei venne qui, furono polpette di melanzana e sagne ‘ncannulate da preparare a pranzo la domenica e fu un decalogo di dieci regole per gli ospiti.
Allegra è incinta da 4 mesi e Peppino sembra un bambino quando si descrive come padre in un futuro prossimo. Forse Allegra è incinta perché ha saputo rischiare. Forse Allegra ha paura. Forse è felice ed ha una stramaledetta paura.
Mi fermo a cercare la mia formula di struttura; le combinazioni che spieghino quale filo della matassa debba afferrare. Poi mi stanco e ricomincio a cucinare. Taglio il peperone, rosso, carnoso. Mi taglio il dito… carnoso ed ora rosso. Smetto di cercare la formula ed inizio a cercare cotone emostatico e cerotto.
Sono una perfetta “etoile mancata”, sono una cameriera che non ha mai servito ad un tavolo e sono la strega dai mille colori… E gioco ancora con le mie mani per capire quale dito unito a quale altro fermerà il tempo.
(Essere in balia del tempo altrui ruba il tuo. Non ci pensare, non serve a nulla.)
Quelli che definiresti “pensieri sporchi” mi portano ad immaginare come vada lì, se è primavera, se è suono di tamburo.
Inizio ad apparecchiare la tavola, mentre smisto i tuoi però. Il litigio, a suo modo, è una forma d’arte. E’ strategia, gioco di parole e regole, azione e reazione. Penso di essere una brava giocatrice, ma mi risulta davvero difficile fare scacco matto al re di spade.
Sei sempre stata più brava di me ai fornelli. Fra poco arriveranno tutti ed io sono impantanata a cercare sensi che non ci sono e soprattutto che non sono commestibili. In compenso, io ho sempre guardato più in là della nota della spesa, ma questo non mi ha mai ripagato.
L’ultima volta che l’ho vista camminava con dei sonagli alla caviglia. Chiedeva spiccioli e sigarette ai passanti ed aveva un topolino bianco sulla mano. Raccontava biascicando che suo nonno era di Zanzibar, l’isola dei sultani, e che da piccola era coccolata come una principessa… Quando mi ha incrociato, i suoi occhi sono sembrati trasalire, come svegliati da un rimprovero. Mi ha sorriso ed ha detto: “Vado in Germania”, e poi ha aggiunto, “ce l’hai un euro?”. La sua risata è stata fragorosa e spettrale, mentre girava le spalle ed andava via. Non ne so più nulla. La prima macchina è arrivata. Si va a tavola.
Suerte.

 
 
 
Vai alla Home Page del blog
 

 

Erba

erba_blog

 

Istruzioni per l'uso

Prima di scrivere minchiate a caso leggi

 

ULTIME VISITE AL BLOG

mercantediprofumicassetta2io_chi_sonosognoinfinito3jack_torrance_0zapata71panglosgeometra540PerturbabileLondon.JArianna1921je_est_un_autremariondgl13yyossaryan
 

ULTIMI COMMENTI

NAUFRAGHI SPIAGGIATI

counter
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Maggio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
    1 2 3 4 5
6 7 8 9 10 11 12
13 14 15 16 17 18 19
20 21 22 23 24 25 26
27 28 29 30 31    
 
 

FACEBOOK

 
 

C'è post@ per me

[01] ... [02] ... [03] ... [04]
[05] ... [06] ... [07] ... [08]
[09] ... [10] ... [11] ... [12]
[13] ... [14] ... [15] ... [16]
[17] ... [18] ... [19] ... [20]

 

CHI PUŅ SCRIVERE SUL BLOG

Solo i membri di questo Blog possono pubblicare messaggi e tutti possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963