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Sara
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Esistono persone al mondo, poche per fortuna, che credono di poter barattare una intera Via Crucis con una semplice stretta di mano, o una visita ad un museo, e che si approfittano della vostra confusione per passare un colpo di spugna su un milione di frasi, e miliardi di parole d'amore...
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Post n°741 pubblicato il 06 Aprile 2011 da sara_1971
Viaggiare senza Anonimo tutto ad un tratto è diventato, diciamo, impegnativo. (I disadattati sono asociali per definizione, ma tendono ad organizzarsi tra loro in tribù che durano nel tempo). Dopo un weekend devastante trascorso sul lago di Como (non con Clooney bensì con un orribile meticcio raccattato in un momento di depressione alcolica) Sara torna all’ovile con qualche anno in più. Il compleanno è stato festeggiato sull’autostrada con una prelibata cena a base di glutammato e maionese, consumata insieme ad un collega in un silenzio costipato a causa del comportamento illecito del meticcio di cui sopra. Ovviamente (e qui non c’è bisogno di una laurea in psicologia per intuirlo) qualsiasi evento influisce sul riposo notturno perciò quella cara amica chiamata insonnia torna a farsi benedire: con l’età avrei dovuto imparare a gestire il mio lato emotivo ma evidentemente non è (solo) un lato. Un temporale epico rallegra la nottata tanto che il mattino successivo il giardino di casa_1971presenta l'aspetto di una palude della Louisiana. Sulla porta Sara viene accessoriata di una decina di impronte canine che fungono da amuleto per l’imminente riunione di Dipartimento in programma di lì a poco. Tutto questo possiamo, volendo, considerarlo quotidiano. Di qui il delirio. Ore 9.00 La Sara-mobile decide di esalare il suo ultimo respiro a circa 8 maledetti chilometri di distanza dall’Università. Sotto un uragano. Sara, che in passato ha sostituito gomme, aggiustato motorini di avviamento e spurgato pompe del diesel cerca di farla ripartire. Inutilmente. Ore 9.30 Sara si arrende e decide di chiamare un taxi (in fondo mancano ben 30 minuti all’inizio della fatidica riunione in cui si deciderà parte del suo futuro lavorativo) ma scopre di averlo lasciato a casa. Ore 9.40 Sara decide di raggiungere il posto di lavoro a piedi. Ore 9.43 Sara capisce che non ce la farà mai perciò opta per l’autostop. Sulla tangenziale di Bari, sotto un diluvio biblico, e con questo ho detto tutto. Ore 9.52 Sara si siede sul guardrail in lacrime. Ore 9.54 Un pony express, ugualmente infradiciato, si ferma commosso a prestarle soccorso. Ore 10.30 Deo concedente Sara giunge in Dipartimento con soli 30 minuti di ritardo dove ad attenderla trova una decina di professori furenti. E’ talmente bagnata da suscitare l’ira della addetta alle pulizie. Ha le mani glassate da grasso di motore e il giubbotto strappato. Si siede al suo posto, inforca gli occhiali e le cade una lente. Se non le venisse da piangere sarebbe tutto molto divertente.
Postilla Il pony express ha voluto seguirmi per tutta la giornata. Diciamo come un metereologo farebbe con un tornado. E meno male visto che l’aperitivo in facoltà deve aver sortito un effetto indesiderato visto che ho vomitato nell'aiuola di fronte all'Elettrauto Nicola, sotto lo sguardo ammirato degli alcolisti presenti. La giornata si è felicemente conclusa pestando una bella merda (probabilmente di elefante) con le ballerine Chanel in camoscio appena comprate per consolarmi dell’ultimo compleanno. Quando ho aperto la finestra stamattina, l’ho dovuta richiudere al volo per evitare tentazioni. Per ora va bene così. I dettagli li vediamo in futuro. Sempre che ci sia, un futuro. |
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La Sciura (?) Sara
E non leggo neppure il post così t'impari
Cercherò di ricordarmelo :) lo scrivo pure qui!
Che cosa hai lasciato a casa? Il taxi? il futuro?
Sto andando all'Esselunga a piedi per adempiere ad un rito; davanti a me cammina una donna dal culo enorme che attira la mia attenzione [sono tempi difficili...], mi colpisce il fatto che cammina buttando i piedi un po' verso l'esterno come tutte le persone in evidente sovrappeso...
La supero lanciandole uno sguardo distratto, continuo il cammino, sento alle mie spalle "Ciao"; mi volto, la osservo meglio... "E' lei!!!"
Non so nemmeno com'è che cominciammo a salutarci, ma ricordo che non molto tempo fa la salutavo con gioia, le mandai gli auguri per la festa della donna qui su S_CAROGNE... la freschezza della pelle del volto, la giovialità, le rotondità mi ricordano Zia Bianca.
"Ciao!!!" esclamo e per la prima volta le cammino a fianco e scambio con lei quattro chiacchiere...
"Di dove sei?"... "Serbia" mi risponde in un italiano stentato... "Mamma mia, è lontana... Dove state?"... "Vicino alla rotonda, dove sta il bar Lilly, siamo lì da un anno e mezzo"... "E come vi trovate qui a Pisa?"... volge lo sguardo intorno come a sviare la domanda poi risponde con aria triste, poco convinta... "Bene...". Le rivolgo un sorriso di comprensiva solidarietà e la perdono per aver mentito.
L'ho incontrata ancora due volte e da lontano ci siamo salutati con gioia... voglio bene alla mia giovane zingarella.
"Gli amici sai gli amici tante volte
Mi dicono che sono un pintagrane
Che parlo senza un poco di rispetto
Che amo più gli oppressi e le puttane"
spero sia comprensibile un..
FATTI SENTIRE
Ipo_miracolato