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Sara
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Esistono persone al mondo, poche per fortuna, che credono di poter barattare una intera Via Crucis con una semplice stretta di mano, o una visita ad un museo, e che si approfittano della vostra confusione per passare un colpo di spugna su un milione di frasi, e miliardi di parole d'amore...
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Post n°363 pubblicato il 12 Agosto 2008 da sara_1971
Sara, al fine di “monetizzare il proprio tempo e aumentare il proprio potenziale reddito” (come potete vedere a differenza vostra io clicco regolarmente sugli annunci pubblicitari di questo blog, tsk) decide di intraprendere un devastante viaggio in compagnia di quattro truzzi… ehm, distinti parchitelliani. Alla guida il proprietario del macchinone tamarro, sul sedile anteriore un maschio moderatamente trendy con un cespuglio alla Nashville in testa, nel vano posteriore due cariatidi di cui una tappezzata con uno scintillante vestitino rosa_Barbie_quarantanni che sfortunatamente mostra una inquietante tendenza ad impigliarsi nei piercing di Sara. Partenza ore 3 della notte. Sara, al centro del sedile posteriore, in croce tra le due ladrone, cerca di dormire e ripensa con partecipazione alle sofferenze della vita del manichino, svegliandosi ogni 20 minuti con la stessa espressione di un fantasma dal lenzuolo a brandelli, grazie al simpatico yodel del vicinato. Alle 9.00 l’allegra comitiva arriva a destinazione: Sara lancia un’occhiata allo specchietto e si vede riflessa armonica come un occhio di Picasso, scende dall’auto e si incammina per un sentiero scosceso come se avesse il piede varo. Ore 10.00: appuntamento: di lavoro per Sara, di diligente struscio della carta di credito familiare per tutti gli altri. Premessa: i parchitelliani sono gli animali più imperscrutabili che io abbia mai conosciuto, capaci di fucilare 800 euro in venti minuti di shopping salvo poi tenere in piedi per ore una trattativa pur di risparmiare 40 euro (pezzenti), ma vabbè, tralasciamo. Ha inizio la trattativa: Sara sniffa nell’aria la meravigliosa opportunità di scatenare un casino senza doversi preoccupare delle conseguenze e si adopera per farlo al meglio con la precisa intenzione di racimolare quaranta denari in più: la riuscita dell’operazione si evince dalle pupille verticali dell’oriundo in cui è possibile scorgere la nitida cattiveria di un demone (nota a margine: uno dice “Rotary club” e si immagina persone in giacca e cravatta, rispettabili, filantrope, educate e pacate… Certo, certo, come no). L’affare si conclude con una dolente cacofonia di grugniti con cui sfaccendati pieni di soldi si lamentano dell’aver fatto il passo più lungo del loro assegno (pezzenti bis). Ore 16.00: completamente digiuni i gagliardi esponenti dell’aristocrazia barese imboccano l’autostrada: in sottofondo il petulante rutilare delle due bizzoche impegnate a disquisire degli innumerevoli vantaggi del botulino mentre Sara decede sul sedile con il fascino di un emo trasandato e poco comunicativo. Ore 19.00: Sosta forzata di due ore per lavori in corso durante la quale nel vano anteriore si discetta con professionalità della magnifica triade donne, motori e palestra. Ore 24.00: Arrivo. Sara saluta la combriccola e si chiede perché si sia laureata se poi si ritrova a guadagnare molto più da questi fugaci affarucci che non dalla miseria che le passano in Università. Incamminandosi verso il portone si avvicina alla sua auto, amorevolmente parcheggiata dal tossico sul marciapiede, e lì scorge un ulteriore segno divino ovvero una multa delicatamente appoggiata sul parabrezza. E’ da questi piccoli particolari che nasce l’ottimismo di chi avrebbe tutte le carte in regola per suicidarsi ed invece. |
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Forse è il caso di reperire un altro contatore.
Tu, Sara, non dovevi mollargli un cane pulcioso stringendo nella borsetta uno spray antiaggressione e poi scappare via???
Ma se hai guadagnato "solo" 40 denari e la multa è di 74 allora sì che sei s_figata.
Come dice Erba devi guardare al lato ottimistico della cosa.
Nel caso in questione, sosta su marciapiedi, il tuo mezzo "doveva" essere agganciato.
Sei quindi tornata regolarmente a casa ed hai risparmiato bei soldini per la rimozione.
SORRIDI ALLA VITA. -ipo-
Ciò che racconterò dovrebbe essere già a conoscenza di Sara, le inviai degli incazzatissimi messaggi... dico "dovrebbe" perché quando Sara risponde ad un messaggio, mica si capisce se l'ha letto o no...
(1) Mi viene a trovare mio nipote, decidiamo di andare a fare un giro per una fiera che si tiene su di un viale vicino casa mia.
Parcheggio e passeggiamo per la fiera. Quando mio nipote ha superato il budget di spesa fissato per la passeggiata lo trascino tirandolo per un braccio verso la macchina... è il nostro modo consueto di ritornare dalle passeggiate.
Passiamo accanto ad un adesivo fissato sull'asfalto... "auto rimossa telefonare al...". "Poveraccio! Che bastardi!" esclamo. Continuiamo a camminare cercando la mia macchina, non la troviamo... un lampo... "Porca puttana!!! Era la mia!!!". (giuro che mio nipote ancora se lo ricorda, racconta sempre "... e Michele disse <Porca puttana!!!>").
La macchina era stata involontariamente parcheggiata davanti ad un passo carrabile: 61 euro di rimozione, 38 euro di multa. Vado dai vigili per manifestare il mio disappunto: il passo carrabile era oltre una strada pedonale, non perfettamente visibile, frequento quel viale da trent'anni e, se non mi avessero multato, nulla avrei saputo di quel passo carrabile. Mi rispondono che sui 61 euro della rimozione posso farci tranquillamente la croce, posso rivolgermi al Giudice di Pace per sperare di riavere indietro i 38 euro; ringrazio con tutta la cordialità che la circostanza richiede e vado via rinunciando (avrei dovuto perderci almeno tre mattinate).
(2) La settimana dopo, Domenica. Sto tornando a casa dopo aver fatto delle commissioni in centro. Arrivo, guidato dal mio (pessimo) senso dell'orientamento in una zona a traffico limitato. Ho due alternative: tornare indietro attraversando almeno mezza città oppure percorrere 30 metri (TRENTA METRI) in divieto per buttarmi sul Lungarno dove il transito è consentito.
Opto per questa seconda soluzione: cammino a tre chilometri l'ora, guardo attentamente a destra-sinistra-sopra-sotto onde evitare di costituire pericolo anche solo per incauti insetti (diciamo la verità, anche un po' per vedere se c'erano vigili...), arrivo sul Lungarno... nessuno si è fatto male, mi indirizzo verso casa.
Tempo dopo mi arriva una multa di 81 euro (OTTANTUNO EURO!!!) per essere transitato in zona inibita al traffico: avevano piazzato le telecamere.
Riflessioni personali... di persona alla quale sono state estorti 180 euro per due cazzate.
La multa, nelle intenzioni del suo ideatore (molti, molti anni fa), dovrebbe avere una funzione educativa: io Stato (attenzione, non mi riferisco all'amabissimo vigile urbano, so benissimo che è solo il braccio... tengo famiglia) ti educo a non costituire intralcio e/o pericolo.
L'entità della multa dovrebbe essere legata a due parametri oggettivi: la pericolosità dell'infrazione e la probabilità di cogliere in fallo il fallace automobilista.
(a) Pericolosità: è evidente che se vai a 100 in un centro urbano sei un criminale... se ti prendo ti faccio un culo così (2000, 3000, 4000 euro di multa... ma sì! Esageriamo!).
(b) Probabilità di essere colti in fallo; è evidente che più è bassa la probabilità di essere beccati, più deve essere alta la multa affinché costituisca un deterrente educativo: attento a quello che fai, non ti becco mai, ma se ti becco ti faccio il (solito) culo così!!!
Ora io riflettevo su ciò che è successo a me: (1) Se metti la macchina in divieto di sosta davanti a un passo carrabile per un tempo sufficientemente lungo, all'80% ti beccano (pericolosità: zero). (2) Se passi davanti alle telecamere al CENTO PER CENTO ti beccano (pericolosità zero).
Mi domandavo e vi domando: che significato hanno 180 euro di multa? Hanno davvero un significato educativo? Se fossero stai 30 euro di rimozione e 15 euro di multa CERTA non sarebbero stati sufficienti a segnalare l'indisciplina; ma davvero lo Stato pensa che io sarei passato tutte le mattine dalla zona pedonale dicendomi "Tanto si pagano solo 15 euro!".
La verità è che è risaputo che se un'amministrazione ha delle difficoltà di cassa, non razionalizza le spese tagliando gli sprechi, ma compra una decina di autovelox!!!
La mia non è certo provocazione MA, la mia esauriente risposta, ti sarà inviata (per ovvi motivi) in PVT. -ipo-
- "Un decreto?! Ma che sciocchezze! Credo che la soluzione MIGLIORE sia inviare i Carabinieri a controllo delle Amministrazioni Comunali."
Cià! Clà!
Sodomizza sì il lato "B" ma solo la parte in cui è allocato il portafoglio. -ipo-
Prima di farmi leggere un pvt lo legge prima lui, se lo gira e rigira e quando è convinto, lo passa, altrimenti lo censura..
Prova a rimandarlo..-ipo-
Se oggi sei stata a foggia hai fatto attenzione al tutor?
MAI SUPERARE I 170 Km/h.
-ipo-
Unica scusante è che siete usciti a Benevento, direzione Roma e vi siete fermati a Pietrelcina.-ipo-
Fammi sapere..-ipo-
1)- piazzati sulle scale, all'ingresso dell'Università.
2)- vestita con i tuoi abiti più belli che hanno il sapore del nord-est.
3)- Con i tuoi animali bipedi e non.
4)- Se sai suonare uno strumento, fallo.
5)- Sul selciato, naturalmente, un cappello alla romana.-ipo-
Leggendo il commento di Binx:
"Vedo che vi hanno fregate di nuovo".
.
.
e non sarebbe stata una novità. -Ipo-
Bue belle maracas. -ipo-
Senti, ma che tipo di festa è, non è che alle dieci state tutti a ballare in girotondo, io sto buttato in un angolo...
No... ah no: se si balla non vengo.
No, no…allora non vengo.
Che dici vengo?
Mi si nota di più se vengo e me ne sto in disparte o se non vengo per niente?
Vengo.
Vengo e mi metto così, vicino a una finestra di profilo in controluce, voi mi fate: “Michele vieni in là con noi dai...” e io: “andate, andate, vi raggiungo dopo...”.
Vengo! Ci vediamo là.
No, non mi va, non vengo, no."
Buon ferragosto.
Saruccia, sono certo che quando ti incontrerò abbasserò lo sguardo e le parole si faranno confuse...