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Sara
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Esistono persone al mondo, poche per fortuna, che credono di poter barattare una intera Via Crucis con una semplice stretta di mano, o una visita ad un museo, e che si approfittano della vostra confusione per passare un colpo di spugna su un milione di frasi, e miliardi di parole d'amore...
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Post n°673 pubblicato il 03 Luglio 2010 da sara_1971
Giovedì 17 Giugno 2010.
Sara torna a casa stravolta dall’afa e trova ad attenderla una gagliarda notifica del Tribunale. Mentre rimugina sul perché invece Damiani, per dire, non le mandi mai nulla, squilla il cellulare. E’ Anonimo che l’attende all’uscita Bari Sud. Ma come? Appena quattro ore fa era a Bologna? – si interroga Sara. Sul perché una persona garbata e normale si lasci stravolgere la vita da una sordida nevrotica conosciuta sul Web ci sarebbe da scrivere un trattato scientifico, ma probabilmente non è questa la sede atta a discutere di certe patologie. L’arrivo è pacifico: Sara, prodiga in rassicurazioni (tipiche dei pazzi gentili) scorta il fedele amico fino a casa e, dopo averlo lasciato inciampare in uno zerbino mordicchiato e una pallina puzzolente, apre una maniglia untuosa lasciando che il branco socializzi con l’ospite*. Il primo step è quindi di tipo etologico: osservare la reazione della vittima durante quelli che crede essere i suoi ultimi istanti di vita. La seconda fase prevede la mera sopravvivenza. Nella cambusa di casa_1971 trovano accoglienza solo ortaggi perciò Anonimo viene gentilmente invitato a procacciarsi il cibo di cui necessita in maniera autonoma. L’ospite, carico come uno sherpa tibetano, si avvia alla più vicina cassa del discount che, ricevendo di solito solo clienti precari, immigrati e single, non ha mai segnato un numero a tre cifre (potendo avrebbe comprato anche la cassiera). Tra il disappunto generale le provviste a base di carne vengono riposte in uno scomparto isolato del frigo, opportunamente pressurizzato. Essendo Sara in uno dei suoi migliori periodi di misantropia la sera non si esce (ma lo faccio per il bene altrui: se mettessi la testa fuori dal balcone impaurirei i piccioni). Le attività principali variano quindi dal contemplarsi le unghie con lo smalto offeso al fissare nello specchio l’accattivante colorito verde monitor. Gli orari, il cibo, le abitudini sono formalità cui assuefarsi da subito per cui Anonimo (che fino a qualche giorno fa trascorreva le notti in giro per locali) viene costretto a svegliarsi la mattina alle 5.30 grazie ai latrati del branco e al sobrio ciabattare di Sara che in casa ama indossare zoccoletti dal peso simile a quelli dell’Olandesina Miralanza. La conseguenza di tutto ciò è che il poveraccio durante il giorno si appisola ovunque (in auto, nel bagno, a volte persino a tavola) e alle 21.00 implora la sua branda. Sara, ricordiamolo, sa essere dispettosa come un macaco, perciò esercita il sempiterno fascino del disturbo instaurando simpatici diverbi su temi particolarmente profondi quale: la salatura della pasta, gli aggiornamenti del computer, la corretta alimentazione. Naturalmente la Ragione è una ed una sola ed è sempre dalla stessa parte. (E ci mancherebbe, tsk). Dopo aver denigrato in malo modo le abitudini dell’amico Sara, querula e carognosa, si dedica alla fissa del momento, ovvero il giardinaggio. Attività che riguarda la sottoscritta solo per quel che concerne il vagare tra le piante accarezzandole e parlando loro come si farebbe con il proprio analista. Tutte le altre mansioni di bassa manovalanza (dissodare zolle, spiantare alberi, recidere rami, trascinare sacchi di terriccio – che orrore!) sono naturalmente delegate all’ospite, come è giusto che sia in un regime dittatoriale. A volte allo stesso viene chiesto di occultare la montagnola escrementizia canina con espedienti un po’ ingenui (ricoprendola con foglie secche, per esempio) a cui Anonimo risponde con una dose di buonismo che potrebbe portare alla soluzione definitiva e pacifica del conflitto mediorientale tra Israele e Palestina. Infatti ha commentato con un capolavoro di savoir faire: Sarei proprio curioso di sapere dove abita il Marajà e a che ora porta a passeggio l’elefante. E basta. Dalla qual cosa si evince che Egli ha davvero un buon carattere e possiede una pazienza pressoché infinita. Il fatto che me ne se sia accorta mentre ero seduta sul cesso e litigavo con lui attraverso la porta circa l’uso smodato della carta igienica spoglia l'evento di tutta la sua poesia. Ovviamente con la convivenza le abitudini si modificano al fine di permettere un proficuo scambio di idee: nel caso specifico Anonimo non fuma però vedo che sempre più spesso prende l’accendino, forse per scaricare la tensione, forse per darmi fuoco. Non dico niente, però il Valium non è stato usato. Almeno non ancora. In compenso quella trascorsa all’Indiana Park resterà una giornata memorabile: aver scoperto di potermi (ancora) arrampicare come una giovane scimmia ha giovato al mio umore (almeno momentaneamente). E poi sono giunta ad alcune interessanti conclusioni. La prima è l’essermi resa conto che il giardino è diventato splendido. Peccato che nel frattempo la casa sia ridotta una Cambogia, periodo Pol Pot. La seconda è l’aver scovato un ristorante a Castellana dove si pranza davvero bene. Ed è possibile pagare con il Bancomat nonostante il conto sia in rosso. La terza l’essermi ricordata che il vino primitivo mi piace tantissimo. Parliamone: tagliare una delle gioie della mia vita solo per averne un ritorno in termini di presentabilità non mi attrae, preferisco rimanere zitella (tanto lo rimarrò uguale) (almeno sono zitella e ubriaca). Prosit
*Postilla: convincere una persona a vivere due settimane con Sara è devastante, costringerla ad abitare con Sara ed un branco di belve è una esperienza irripetibile. Vi dico solo che il poveretto (giustamente terrorizzato) torna quotidianamente a casa con ossa della lunghezza di un femore di dinosauro per placare le belve. (Illuso!)
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Sarò schematico... come tutti gli anali amo lo schematismo il corsivo è del Signor Francesco:
1)Poi penso che non ho bisogno di fingere di essere chi non sono, di nascondermi dietro una tastiera, di sfogare la mia frustrazione attraverso un nick. Non mi sento migliore se faccio credere a qualcuno ciò-che-non-é. Sono bravo a spendere il mio poco denaro, non mi occorre l'aiuto di un analista.
Non hai bisogno dei consigli di un analista? Non ne sarei così sicuro visto quello che scrivi. Se tu pensi che chi si immedesima col proprio nick sia uno che si nasconde sei fuori strada. Il web non è una rappresentazione multimediale della realtà è una realtà virtuale, altro rispetto alle realtà. Quando si entra nel web si entra in un mondo nel quale non valgono le stesse regole che valgono nella vita reale, il modo di relazionarsi è un altro. Io posso mandare affanculo un nick appena conosciuto, mai manderei affanculo una persona appena conosciuta... potrei fare un'eccezione per 4F. Non ci si nasconde dietro un nick, ci si immedesima col nick, si è altri attraverso il nick; non si è frustrati per questo... per altro magari sì.
Tu dici che i nick non sono persone e non ha senso sentirsi presi in giro. Allo stesso tempo, però, ti diverti a farlo: evidentemente perché pensi che dietro a quei nick ci siano delle persone che si sentiranno prese in giro. Il fatto che tu ti diverta è un problema solo tuo, ti assicuro che altri non si divertono affatto.
Non di co che non ha senso sentirsi presi in giro, dico che è stupido sentirsi presi in giro... è diverso. Sono stato per circa un anno il più detestato degli ciaoini [il nostro 4F, ciaoino per antonomasia, potrà confermarlo], la cosa che mi divertiva era che ciao sembrava essere il paradiso del Troll: la vittima [il trollato] che cercava il suo carnefice [il Troll]. Quello che mi divertiva non era prendere in giro lo ciaoino, ma il fatto che lo ciaoino se la prendeva; se la gente avesse risposto con un sorriso non mi sarei divertito, avrei detto va be', è gente normale, invece mi sganasciavo al pensiero ma guarda 'sti scemi come s'incazzano per quattro stronzate. Non sono io che prendo in giro, il sentirsi preso in giro preesiste ai miei commenti in chi si sente preso in giro. Non ho mai preteso che si divertissero, tutt'al più che spegnessero il computer.
Vedi, Panglos, io ti ho letto, tu sei stato preoccupato per Sara, e ciò vuol dire che dietro al nick Sara_1971 c'è una persona.
La genesi e parte dell'evoluzione del mio rapporto con Sara lo trovi qui. Rispetto a quanto leggerai (se vorrai) aggiungo che il rapporto è andato avanti... Sara_1971 continua ad essere un nick, è successo semplicemente che Sara_1971 mi ha fatto conoscere la Signora A., la donna che l'ha generata. Credimi se ti dico che il rapporto che Panglos ha con Sara non è sovrapponibile al rapporto che Michele ha con A.
Riempire il blog di commenti anonimi di personaggi di fantasia ridurrà questo blog ad uno sparuto gruppetto di incalliti frustrati che, come si suole dire, se la suonano e se la cantano. Se a te piace così vuol dire che il blog ha una certezza, si perde qualcosa e se ne guadagna un'altra, il bilancio si scriverà a Casa_1971. Non facendo parte del consiglio d'amministrazione non voto (ma quel wild, insisto, quanto stona..)
Gli anonimi li detesto semplicemente perché non mi consentono di focalizzare il soggetto, di crearlo nella mia fantasia (proiezioni). Oltre tutto il tuo intervento cade dopo una serie di commenti di alto livello sulla comunicazione di massa... non dico i miei, dico quelli di Benedetta... non mi pare che io, Benedetta e quanti altri sono intervenuti ce la siamo sonata e ce la siamo cantata, mi pare piuttosto che il discorso sia volato troppo alto affinché il mediocre frequentatore medio del web si sentisse coinvolto. Detto questo, m'importa meno di un cazzo di quante persone resteranno su S_CAROGNE, quello che chiedo affinché continui a sembrarmi un bel posto dove soggiornare è che il girone dei commentatori non diventi un luogo frequentato da sviluppatori di un tema buttato giù dal postante; continuo a pensare a S_CAROGNE come al luogo ove ì' che cazzo ti va di dire quello dici... il wild web, quello che non stona affatto.
Panglos, hai ripetuto a modo tuo che dietro ai nick ci sono delle persone e questo è ciò che spinge un utente a restare. Puoi argomentare quanto vuoi, negando l'evidenza se ne hai voglia, ma al rapporto tra te e la signorina che si cela dietro al nick di Sara, più precisamente alla genesi e alla evoluzione di quel rapporto, hai dedicato persino un saggio breve. Persone, dunque. Non personaggi. Senza quella signorina tu saresti altrove.
Ho molti difetti, ma sono solido come una quercia ed ho un istinto di conservazione fuori dal comune, con me gli analisti si suiciderebbero per mancanza di lavoro, fino a quando altri analisti li prenderebbero in cura. Non mi sento discriminato perché fortunato, non ne ho bisogno, tutto qui. Cambiando argomento, quelli un po' frustrati li trovo viscidi e noiosi, e ce ne sono in giro. Questo trollare è un'arte da segaioli, bisognerebbe dargli un taglio (si noti il pessimo doppio senso).
Vogliamo parlare del selvaggio secondo Panglos? Dovresto farlo tu, non metto le parole in bocca agli altri. Ciò che dico, però, è che se la tua idea di selvaggio è questa, beh, allora dovresti tornare a vivere. E non parlo delle nostalgie da beat generation. Il saggio breve lo leggerò più tardi, forse domani.
Perdona se ho scritto un commento di basso livello.
Io scrivo cose che tu non saresti in grado nemmeno di percepire durante il sogno. Il discorso aperto da Benedetta (non faccio fronte comune, semplicemente e banalmente "cito") e proseguito da me era di altissimo livello, non perché io mi senta un guru dell'informazione, ma semplicemente perché il discorso lo era... poi certo per chi non è abituato, pensare è sconsigliato.
Sicuro di non essere anche tu uno ciaoino, come quattroeffe spari cazzate da brivido: secondo te leggere quattro cazzate sparate attraverso un nick equivale a "conoscere una persona"... A_N_A_L_I_S_I_!_!_!... ma da uno bravo...
Leggo che non puoi fare a meno di "citare", come lo chiami tu: mi rendo conto, ci si sente meno soli. E' un sintomo d'insicurezza oltre che un mediocre tentativo di portare a sé consensi: noi lo usano anche i politici, persino le aziende nelle réclame, trasmette appartenenza. Un adepto l'hai trovato, chissà se Losc avrà letto anche i precedenti commenti. Quello che scrive commenti di altissimo livello è Panglos, non io. E sempre Panglos è quello che elargisce con generosità sapere regalandoci preziose lezioni di vita. Egli sa trollare, perché trollare è un'arte. Tutti gli altri di web non capiscono un cazzo. Mentre io - me ne rendo conto! - sono il saccente e presuntuoso. Singolare interpretazione.
Vedi, Panglottino, sei arrabbiato e io ti capisco, ma non è il caso di sbroccare, hai trovato uno che ti contraddice: capita nella vita reale dove si è costretti, giocoforza, a confrontarsi con gli altri. Una cosa non ho capito (si, un’altra): ma questo famigerato wild web non era quello in cui si risponde con un sorriso ad un vaffanculo? Di questo ne riparleremo.
Che poi, io queste offese di France a Panglos non le ho lette. Astioso, saccente, presuntuoso, ottuso, necessiti dello psichiatra, non abituato a pensare: non ti sembra troppa roba in risposta a considerazioni di basso livello su blog e blogger? Cos’è, di colpo il selvaggio web ti sembra troppo selvaggio? Eppure non mi sono nascosto dietro un diverso nick, non ho trollato come piace a te e come solo tu sai fare, niente affatto. Non ti ho spammato i commenti (a proposito, a questa cosa dei commenti spammati da me dovresti dedicare alcune sedute, non devi sottovalutare il problema del sentirti perseguitato). Nossignore. Hai la coda di paglia, forse. E sei permalosetto. E’ indubbio che la tua reazione sia eccesiva, specialmente per uno che si professa Re incontrastato del web, uno che “si diverte se il ciaoino se la prende”, che “non pretende che si divertano, ma solo che spengano il computer”. Non v’è dubbio, hai dei validi argomenti e svetti su tutti (anche) per razionalità: a nessuno piace essere preso per il culo. Perché questo è quello che sto facendo. Rullo.Di.Tamburi.
Lo so, è triste avere bisogno dei sottotitoli per capire. Butti un amo, il pesce abbocca: ma che razza di battilocchio sei?
Tracciamo una linea di confine, esattamente qui.
Adesso calmati, poi metti in fila i miei e i tuoi commenti e rileggili piano, scoprirai che ti sei contraddetto su tutto, a partire dalle persone. Io sono una persona, tu sei una persona. I fatti sono che Francesco ha preso per una volta per il culo Michele (e non mi sono divertito, evidentemente non sono un fuoriclasse come te). Che Michele è affezionato a Sara. Che a Losc sta un po’ sulle palle France. Sentimenti, emozioni, rabbia. Variopinta umanità (variopinta mi piace, fa tanto fauna). Di selvaggio nella nostra vita, ahimè, non è rimasto un ficus, nel senso che pure quelli si fabbricano per essere venduti, in produzione controllata. Non è divertente essere presi in giro e non è la prima volta che reagisci male sul blog, ciò vuol dire che tutte quelle storie sui nick e le proiezioni e la presunta frustrazione di chi si offende non sono poi come le racconti tu. La verità è che a nessuno piace essere maltrattato (tranne ad Anonimo quando fa sesso, ma questo doveva essere un segreto; va be’, ormai è di dominio pubblico): alcuni reagiscono con noncuranza o indifferenza, altri diversamente. Ti piace provocare? Perché praticamente anche questo hai detto. Non a tutti piace subire le altrui provocazioni, a quanto pare neanche a te.
Veniamo a noi. Il mio primo commento, che, è bene ricordarlo, non era rivolto a te (eppure ti sei sentito in diritto di chiedere una spiegazione; nessun problema, il commento era pubblico), era giustamente incomprensibile per i più. L’infierire era rivolto ad Anonimo, così come l’aggiungere qualcosa. Il “17” era un riferimento alla data del post, in particolare ad Anonimo che si reca a casa di Sara. Ci sono novità, infine, riguardava sacrosanti ‘azzi privati che volevo raccontare alla padrona di casa. Del nuovo corso ne abbiamo parlato e non mi aspetto che altri condividano ciò che penso. Tra ananasse di tutti i tipi, 4f ed ex cavoliamerenda, talvolta sotto mentite spoglie (il falso del falso, ma non è una figata, fa cagare in verità), il blog ha perso attrattiva. Se Sara posta e vengono Anonimo, Xileo, Terremoto, Benedetta, Erba e altri a commentare ci si diverte: per un’ora il blog s’illumina e si sta bene. Perché è questo, in fondo, non altro. E’ questo che ci spinge a commentare anche dopo, quando non c’è nessuno, come se questa fosse la nostra bacheca o il block notes sulla nostra scrivania. E’ questo che lo rende diverso dagli altri blog. Scarogne fa un po’ casa o piazzetta, ti sei mai chiesto perché altri blogger lo chiamano semplicemente il blog, come se ce ne fosse uno soltanto? Se ci sono troppi anonimi (i soliti tre fessi, proprio quelli per i quali nessuno vorrebbe scrivere post) che hanno quale unico scopo quello di prendere per i fondelli gli altri, il blog muta, non ha più la stessa anima. Avrà forse pari numero di commenti o addirittura superiore, ma non sarà più lo stesso. Con una costante presenza non diminuiranno gli utenti (si, magari si riuscirebbe), ma che senso avrebbe venire su un blog così? Se non posso incontrare Sara, Anonimo e altri, beh, che ci vengo a fare io qui? Il resto a volte è invadente e stona, preferisco gli utenti veri. Anche nuovi, ma veri.
Una nota a margine: tutto questo solo per giustificare il tuo comportamento? Ti piace sfottere la gente nascondendoti dietro un monitor, lo abbiamo capito. Ma non riuscirai a convincerci che è un’attività da pochi eletti. Al contrario, ti dico, molti pensano che sia una cosa sciocca e certamente fastidiosa. Se io ti critico è perché sono intellettualmente onesto, altri tuoi “amici”, gli utenti che anche su questo blog ti difenderebbero, probabilmente pensano peste e corna di te e non te lo dicono. Appartenenza. Falsa, ma pur sempre appartenenza. Fare parte del branco non cambia però la sostanza delle cose. Questo per dirti che hai sbagliato ad offendermi per avvalorare le tue tesi, non hai portato acqua al tuo mulino e ti sei distratto. Era una semplice, antipatica, casuale e ben definita provocazione.
E adesso facciamoci una risata. Se ti può aiutare, pensa di avere appena preso un vaffanculo e sorridi. Scarogne è anche questo.
Potrei rispondere così
(Buondì. Non temere, Sare': nulla è come sembra, ma vale la pena scoprirlo con le proprie forze.)
Mi tocca correggermi, e concordo con te, non hai bisogno di un analista, nessun freudiano serio ti prenderebbe in cura, andrebbe incontro al più didattico caso di psicoanalisi interminabile, tu hai bisogno di uno psichiatra. Solo uno psichiatra ha le conoscenze necessarie per trattare un evidente caso di alienazione da cattivo uso del web. Non è che tu lo usi male, è che non fa per te così come non fa per chiunque non sappia apprezzare la differenza fra il porsi attraverso la parola scritta e il conoscersi di persona. Tu mi fai pensare a quei casi (psichiatrici) di persone, come ami definirle, che si conoscono, come ami scrivere, attraverso il web e mettono su un rapporto d'amore. Queste stesse persone poi si stupiscono del perché lo stesso rapporto dopo soli pochi mesi va a puttane [per lui] a gigolò [per lei]. Te lo spiego io, anche se credo, visto il tuo livello di ottusità, che siano tasti pestati a vuoto.
Tutto ciò succede perché entrambi vedono l'altro in via proiettiva, se lo immaginano, se lo immaginano anche se vedono delle foto, anche se ne sentono la voce. Se lo immagino perché l'unica vera conoscenza che prelude all'innamoramento VERO è la conoscenza diretta. Di una persona, per poter dire "la conosco" devi guardarla negli occhi, sentire le sfumature della voce, vedere gli atteggiamenti del viso, osservarne il corpo, sentirne l'odore... nessun innamoramento e quindi nessuna conoscenza sarà vera se non avviene di persona, faccia a faccia. Queso elementare principio è noto a qualsiasi studentelle che si affacci ad una facoltà che ricordi in via meramente associativa la psicologia. Tu evidentemente non sei nemmeno a quel livello.
Mi permetto di sprecare poche (speriamo che poche siano) parole sulla tua deprecabile abitudine di spammare sotto i commenti non diretti a te. E' una cosa così evidentemente fastidiosa che non la farebbe un dodicenne che chatti per la prima volta, persino lui istintivamente capirebbe che è il modo scorretto di comunicare sul web. E' così fastidiosa che mi hai costretto a scrivere sotto un mio commento France, se spammi anche questo commento ti mando affanculo, in verità il desiderio di mandarti affanculo è preesistente al tuo spammare.
Tu sei entrato su S_CAROGNE con la presunzione del neofita il quale sapendo appena pestare due tasti e non avendo un lessico particolarmente affabulante pretende di insegnare al culo a cacare, è un'espressione toscana, un po' volgarotta in verità, che stà ad indicare colui che vuole insegnare una materia al maestro della stessa... non ti ricorda un po' te che vuoi insegnare all'inarrivabile Panglos come si sta sul WEB?
La tua mania di protagonismo, il tuo volere essere sempre e comunque la prima donna, a disprezzo delle tue inesistenti possibilità perlano per te.
Hai cercato di rendere S_CAROGNE uno dei tanti luoghi normalizzati, dove c'è una o più egregie postanti [Sara, non ti esaltare, parlo di Delilah] e dei commentatori i quali aspettano che il Grande Moderatore [France, naturalmente] aprrovi o rigetti ciò che hanno scritto. Purtroppo per te non avevi considerato che su S_CAROGNE bivaccava il Sommo Panglos, il quale dall'alto della sua grande magnanimità ti ha sopportato finché ha potuto, ma poi non ce l'ha fatta più... e porca puttana quanto spazio è giusto concedere ad un analfabeta del web... oltretutto affetto da manie di protagonismo e rompicoglionite acuta?
Tu sei il perfetto ciaoino, guarda che non scherzo, non mi stupirei se tu venissi da ciao... in fondo l'essere ciaoini [permalosi ed ottusamente banali] preesiste all'esistenza di ciao.it, in fondo ciao.it e tutte le community analoghe non fanno altro che creare un prodotto per un target preesistente, tu, lo stereotipo dello ciaoino, peeristi a ciao.it... nel caso in cui questo concetto ti fosse oscuro, cosa che sono certo avviene per tutti gli elevatissimi commenti del Sommo Panglos, sappi che non si tratta di nulla di lusinghiero.
Dai retta a me, creati se non lo hai già un bell'account su ciao.it, lì sarai prima donna, incontrastato signore del tuo web, da li potrai fare una capatina dalle Big Babol le quali certamente sapranno apprezzare meglio di noi, umili vermi della terra, la tu grande maestria nel dominare il web.
Una sola preghiera, però... lascia perdere S_CAROGNE, non fa per te.
Hai condito i tuoi commenti di offese, io sono persino in difficoltà: è singolare che una persona che sia (o sia stata) in analisi prenda in giro un'altra persona su questo punto. Risponderti è un po' come sparare sulla crocerossa.
In una cosa sei stato onesto: ti sto sul cazzo. Okay, non ne faccio mica un dramma. Non ho la pretesa di essere simpatico a tutti. Pensa, con te ieri e oggi ho persino giocato a fare l'antipatico. Questo però la dice lunga su chi tema chi: Michele è un po' geloso della sua posizione, è insicuro, invidioso del "palcoscenico" che altri si possono costruire. Je_est, Esperimente, Terremoto e tanti altri: loro neanche perdono tempo a risponderti. Ti ignorano, non competono. In verità nessuno compete. Tu sei il Grande Panglos, non scherziamo. Allora anche Anonimo va bene, perché Anonimo sta al posto suo. E Xileo, anche. Ma France no, lui risponde nel merito. Apre la pagina e commenta, risponde ai commenti: ecco allora che Panglos lo vede come un avversario, lo trova invadente. Diciamolo: France ti ruba la scena. Il fatto è che France tutte queste seghe mentali non se le fa. Se potesse France uscirebbe con Sara, Erba, Anonimo, Delilah, terremoto, Xileo, Je_est e pure Panglos. A France delle pippe mentali che ti fai non gliene può fregare di meno. Lo capisci almeno questo? Io rispondo spontaneamente e, se ho qualcosa di meglio da fare e non sono inchiodato alla scrivania, neanche ci vengo sul blog. Il problema di France te lo fai tu, a me di Panglos non importa nulla: chi vuole essere la primadonna?
Non risponderò pedissequamente alle tue elucubrazioni. Le tue accuse sono risibili e dovresti darci un taglio, per la tua dignità. Da quando sono su Scarogne leggo Panglos che scrive di essere il migliore, di conoscere il web come nessun altro. A me del web, in questi termini, mi frega meno di niente. Ho il problema di far sapere ad un fornitore a cinque chilometri che mi serve il tale componente e che mi serve adesso: questa è la mia rete. Non ho neppure un palmare, né un navigatore satellitare, e so pulire ancora un carburatore (non è che disdegni la tecnologia, quella informatica inclusa; ma, se dovessi stilare una classifica, ci metterei prima il lavoro, la famiglia, gli amici, l’amore.. la figa, l’ho detto già la figa?). No, Michele, non ho mai detto di essere un esperto e tanto meno di essere uno scrittore. Quello malato di autoreferenzialità sei tu.
Se ripeterai all'infinito che sono ignorante, stupido e con inesistenti possibilità, forse qualcuno si abituerà all'idea, magari per simpatia nei tuoi confronti; ma questo accadrà solo nel tuo piccolo mondo, su queste pagine, tra quattro sparuti navigatori. In realtà ciò non farà di me un ignorante né uno "senza possibilità". E, parimenti, non farà di te un esperto di web, un uomo colto o uno scrittore.
In fondo mi dispiace, Michele, non era mia intenzione innescare in te pulsioni di inferiorità e inadeguatezza, né metterti di fronte alla cruda realtà. Dovresti capire, però, che se a volte uno non ti risponde non è per manifesta inferiorità, ma perché ti compatisce. L’aria di mare ti farà bene.
Chi ha parlato d'amore? Io non l'ho fatto. E non mi interessano le tue lezioni. E' incredibile come proprio quelli che non sanno vivere pretendano di insegnare la vita agli altri. Tu pretendi di insegnarci la psicologia. Se a qualcuno interessa puoi tenere una lectio magistralis all'università, l'aula sarà certamente gremita.
Il problema è che tu sei tra questi anonimi giocherelloni e ti rode, perciò hai perso le staffe. Non è grave, se a Sara piace così si terrà gli anonimi, i personaggi, i 4f e tutti i tipi di ananasse: chi vuole restare resta e chi si scoccia se ne va. Qual'é il problema? Il diritto di critica è forse un problema? Ti piace fare il dardo, non il bersaglio. Credimi, è così per tutti.
Io arrabbiato???
:))))))))))))))))))))))) macciao
Ma si, finiamola qui. Tra un po' ci posteranno sopra qualcosa e non resterà nulla dell'inutile scaramuccia di una domenica afosa.
Proverbio del giorno: se spunti in cielo, in testa di torna.
Ricorda, non è difficile... soggetto / predicato / complemento
Hai qualche nuovo dramma da comunicarmi? Attendo sfiduciata.
Sara ricorda che il 12/07/2010...
quella roba...S C A D E.
X DUE..
P.S. Il congedo potrebbe durare un bel po', dipende da quanto sarà convincente l'imbecille. Qualora non lo fosse a sufficienza, non portate sigarette, non fumo. Grazie.