S_CAROGNEAvvertenze: questo è un blog, bipolare come i più comuni disturbi dell'umore |
Sara
AREA PERSONALE
Vecchio Paz
Esistono persone al mondo, poche per fortuna, che credono di poter barattare una intera Via Crucis con una semplice stretta di mano, o una visita ad un museo, e che si approfittano della vostra confusione per passare un colpo di spugna su un milione di frasi, e miliardi di parole d'amore...
Cazzaturificio: esperienze e profezie di sfiga
Sliding Doors
Funeral Party
La strana coppia
C'eravamo tanto amati
Sliding doors 2
Maledetto di un gatto
Ad Maiora
Similia similibus
Pari opportunità
Cazzaturificio 2
Convivenza
Non ho (più) l'età
Facciamo finta che
Scientology
Indovina chi viene a cena
I diari della motocicletta
Vogliosara ed io
Palese Macchie
Nella terra dei Cachi
Chiare fresche e dolci acque
Le metamorfosi
Orroroscopo 2009
Torna a casa Lassie
Angeli con le pistole
Lido Epitaffio
Paradise Lost
Quel che resta del giorno
Eldorado
Post fuori stagione
Come eravamo
Invettiva
Capovolgere prima dell'uso
La Creatura ed Io
La Creatura ed Io (reprise)
L'incontro
E' per te
Dentro la notizia
Indovina chi viene a cena
Necessaria_mente
Altro giro altra corsa
La sposa era bellissima
Mentre la mia bella dorme
Ogni promessa...
Il lungo addio
Pericolosa Creatura
Casa_1971
Natale in casa 1971
Pasqua con chi vuoi
Pasquetta mistica
Florence Nightingale
L'ultima cena
Pussycat
La casetta del Dr Moreau
Pinne, fucile ed occhiali
La finestra sul porcile
Il Natale ai tempi del colera
La cena dei cretini
A Sud di nessun Nord
Sans culottes
Hic sunt leones
Cantami o Diva
Pollice verde
Mestolo d'oro
Mestolo d'oro 2
Mestolo d'oro 3
Mestolo d'oro 4 La giusta regolarità
Mestolo d'oro 5 L'idraulico
Mestolo d'oro Dessert
Filo D'Oro
Mestolo d'oro La prova del cuoco
« La cena dei cretini* | Bon Voyage! » |
Post n°452 pubblicato il 14 Gennaio 2009 da erbavoglio_70
Sì: a volte mi prende la smania e qualche volta, perché no, mi inchioda, di trascorrere con te ciò che volgarmente definiscono quotidiano. Il passo tra il magico fantasticare nel precario equilibrio di ore rubate alla routine e l'angosciosa, ma rassicurante, certezza di condividere orari e cessi, è breve. Non mi chiederei dove sei - cosa fai - a chi pensi, ma sarei manifestamente al tuo fianco - ti osserverei – non avresti scampo. Non ti cercherei, ti avrei lì, mio: il tuo posto sarebbe quello alla mia sinistra. Non cedo mea sponte il mio. A meno che tu non mi faccia trovare altrove, come fosse poesia, sbattendomi con la verga magistralmente celebrata dalla Merini o dalla Duras. Fare l'amore è un triviale modo di trascorrere il tempo in maniera aulica, anelando a brandire il nostro stesso cuore a guisa di un coltello. Eventualmente per infliggerci un eterno castigo. Nel mentre la ragione cede insicura il passo all'istinto, alla foia, e ormai arde il falò delle vanità: il dovere, la misura, gli ideali, la rivalsa, l'ovvio, l'altrove, la schermaglia sono cenere. Io e te. Il mio corpo e il tuo. Diretti ormai verso il punto di non ritorno, dove il dare e il ricevere si confondono (ci sono così tanti alberi che non si vede il bosco), dove l'animale vuole godere/sfregarsi/strusciarsi sull'altro e a lui chiede voluttà, ma non solo. Vuole veder fremere, struggere di desiderio, venire come fosse la prima volta (di certo sarà l'ultima), anche se è chiaro che nell'orgasmo e con l'orgasmo qualcosa si stia perdendo. La purezza? Il sentimento? No, solo la cognizione del dolore. Sono piena di te, non sazia. Divento avida, quando stiamo insieme, e gelosa perché è lei, quella me di carne e liquidi, quella che ti eccita, quella che vuoi veramente. Mi chiedo e ti chiedo se sai che ci sono io, anche io. All'apice del tuo e del mio piacere siamo ineluttabilmente soli. Poi arriva il tuo abbraccio. Dolcissimo è trovarti lì al mio fianco. Dopo. Il tuo respiro (sospiro) sul collo, nell'orecchio. Odo, atteso, anche il mio nome. Lo pronunci quasi con sorpresa: lo so, avevi dimenticato che io, tutta intera, proprio io, fossi lì. Sembri felice di vedermi, odi et amo: irrimediabilmente, anche se presto l'acqua cancellerà gli odori, il danno è fatto. Siamo nella stessa barca. Eravamo due, sembravamo uno, siamo e saremo due. |
https://gold.libero.it/scarogne/trackback.php?msg=6305181
I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
Erba
ULTIMI COMMENTI
Inviato da: cassetta2
il 30/10/2023 alle 18:35
Inviato da: What weather today
il 12/04/2022 alle 14:11
Inviato da: Weather
il 12/04/2022 alle 14:10
Inviato da: Weather forecast
il 12/04/2022 alle 14:10
Inviato da: panglos
il 15/03/2021 alle 09:54
CERCA IN QUESTO BLOG
MENU
Guida Michelin
I riciclotteri
Lido Boscoverde
Vini e cucina
Pizzeria S. S.
Striscia la scarogna
Vuoi il mio posto
Programma elettorale
Controdecalogo
Cara ti amo
Mi vendo
The M.M. 1
The M.M. 2
Moratoria dello zigote
Gioventù bruciata
Silvia e Debbi
68
Venghino siori venghino
La grandezza di una nazione
Il segreto per diventare ricchi
Dai diamanti non nasce niente...
Illecito Sollecito
L'Intervista
Intervista col vampiro
In nome del Padre
L'intervista (3)
Il Gattopardo
Dell'Incognita e della Radice
Alla cortese pazienza dei lettori
Così fan tutti
Inviato speciale
La casualità dell'impasto
L'Arpia e il peloso
L'Undicesimo comandamento II parte
L'undicesimo comandamento
Mai dire mai - seconda parte
Mai dire mai
Arrivederci a presto
Un tranquillo weekend di paura
ma li mortacci mia
Superciuk
Casa dolce casa
Certe notti
Occhio, malocchio, prezzemolo e finocchio
Niente di nuovo sul fronte Sud
L'Allerta
La Sciura (?) Sara
Già da ieri sera mi sentivo talmente carico che la peperonata, mista alla pepata di cozze, avevano creato nel mio apparato digerente un intruglio pronto ad esplodere.
Stamane, appena entrato nel mio sgabuzzino preferito, il water, terrorizzato dalla mia presensa, se non fosse stato saldamente ancorato al pavimento, sicuramente sarebbe scappato via.
Due, tre torrenti di acqua non hanno cancellato gli odori.
Il danno è fatto.
Adesso mi portano fuori per i bisognini… insieme al cane. –ipo-
(Erba, ti credevo più discreta. Manca solo che tu ci scriva il mio nome e cognome, poi l'avranno capito tutti.)
(Gli anni passano ma il ritornello resta.)
Giusto ieri ne ho vista una ad un distributore di benzina. -ipo-
Il mio parere? Se fosse stato Mahmud Ahmadinejad a fare ciò che sta facendo la turpe coppia Ehud Olmert - Tzipi Livni, oggi Teheran sarebbe rasa al suolo. Vergogna, vergogna tutti. v
P.S.: Ipo, mi sei caduto di grazia con moto verticale accelerato. esperiMente, non ti conosco ma già mi stai terribilmente sui coglioni.
Vale anche il viceversa. Prendi il caso di Ipo e Dipiu: restano per me due persone assolutamente simpatiche pur avendo assunto posizioni che si collocano fra il triste e il deprecabile. v
Hai distribuito anche oltre la provincia?
Magari a San Giovanni Rotondo o a Pietrelcina? -ipo-
Sono infatti andati ad infognarsi nelle latrine del Medio-Oriente.
Diciamo allora che gli occhi non si devono fermare a guardare il bagno ma devono cercare di vedere oltre...
Direttamente nella fogna ove giungono i liquami. -ipo-
strisce di gazzate. -ipo-