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Sara
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Vecchio Paz
Esistono persone al mondo, poche per fortuna, che credono di poter barattare una intera Via Crucis con una semplice stretta di mano, o una visita ad un museo, e che si approfittano della vostra confusione per passare un colpo di spugna su un milione di frasi, e miliardi di parole d'amore...
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Post n°568 pubblicato il 20 Settembre 2009 da erbavoglio_70
Al ritorno dalle vacanze generalmente si paga pegno accettando un invito a cena a casa di amici, di quelli che strada facendo sono diventati grandi e concedono truismi a manciate. Una serata stimolante come il gioco dell'oca. E diciamolo: in certi casi la cosa più eccitante che possa accadere è stare fermi tre giri. Così, se giochi in quattro o in cinque, mentre aspetti, puoi pure scrivere un post. E così ero diligentemente seduta, annuivo con misura, atteggiavo gli occhi a guisa di persona interessata e vagamente intelligente. Ammetto che il vino era buono. Confidavo anche nell'arrivo di qualcuno. Che ne so: un messo reale sarebbe potuto passare di lì per caso, per annunciare un party in zona, oppure un over trenta single e carino nonché divertente e disposto al dialogo, e ovviamente smarrito fra i tetti di Poggiofranco, avrebbe potuto chiedermi informazioni... Mentre ormai immaginavo distintamente anche il suo codice fiscale, ho captato il discorso di tre commensali. L'argomento in sintesi: spiagge-giornali-tradimento-non ci sorprendiamo se non si sposa più nessuno. Sono rimasta sconvolta. Mi spiego. Anna annuncia con enfasi che il prossimo anno cambierà spiaggia, stanca di dover combattere per un ombrellone, di essere assediata da ogni tipologia di bagnante, di dover manifestare tolleranza verso venditori ambulanti, bambini imbrattati di crema solare, lasagne unte, chiassosi giovani dai succinti costumi sgargianti. Insomma: se non proprio un girone dantesco, il suo lido era una sorta di Woodstok senza concerti (e soprattutto senza fiori). Seguendo una ferrea (e personalissima) logica, Stefano le chiede il suo segno zodiacale. Anziché ignorarlo, o almeno accusarlo di inopportunità, quasi non aspettasse altro, Lucia inizia a discettare sulla attendibilità degli oroscopi a disposizione dell'uomo medio italiano. Inutile dire che in quanto a originalità, lucida follia, insondabile ispirazione, impalpabile consistenza, vince su tutti l'oroscopo di D, la Repubblica delle Donne, in allegato il sabato. La vanità dell'argomento catalizza l'attenzione degli astanti, ormai irrimediabilmente infervorati. Tutti, tranne Pietro e Martina. Ma loro, ormai è chiaro, sono in crisi, come dimostra l'improvviso interesse che suscita l'etichetta della bottiglia di acqua minerale sulla tavola (probabilmente presto cercheranno di avere un figlio). Seguendo una banale associazione di idee, sospinto in realtà dall'urgenza di difendere la sua posizione di single incallito, Francesco chiede - sperando in una risposta negativa - se qualcuno abbia letto dell'ultima sentenza in fatto di divorzi. Dissimulando la sua soddisfazione procede nella narrazione, mal celando però il suo giudizio sulla vicenda. Lo osserviamo comunque incuriositi: lui rende avvincente anche il tema più lasco, è una sua dote. In sintesi (per i dettagli cliccate qui) un matrimonio prevede una fedeltà che va di gran lunga oltre quella sessuale. Fa capolino il concetto di lealtà che, cito, impone di sacrificare gli interessi e le scelte di ciascun coniuge che si rivelino in conflitto con gli impegni e le prospettive di vita comune. Ovviamente è seguito un frastuono di opinioni, quasi tutte non condivisibili, dalle più becere alle più erudite. Con classe sono riuscita a lanciare sguardi interdetti o ammiccamenti alle numerose fazioni avverse riuscendo a non rivelare il mio giudizio sulla vicenda, che rasenta il nichilismo cosmico. Quel che segretamente mi preoccupava – e mi preoccupa ancora – è che, se Sara dovesse miracolosamente trovare un marito, questi la mollerebbe poco dopo senza pagarle gli alimenti. Prontamente sono stati trovati nuovi argomenti di conversazione perché a Giulia – che si sposerà a fine mese, ha quartant'anni, finalmente la casa dei suoi sogni, e vuole assolutamente un bambino – i commenti sarcastici sull'inutilità del convolare a giuste nozze con i tempi che corrono procuravano fastidio e il promesso sposo, Carlo, l'ha prontamente difesa, aiutato dalla sua carissima amica Roberta. Insomma quando sono andata via, ricordandomi improvvisamente di aver lasciato il gatto senza cibo, si dibatteva più comodamente della prossima giornata di campionato. |
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Buonasera.
Il fatto è che ero incazzato nero... sono andato in bicicletta in centro dove c'era l'unico negozio aperto per comprare una birra; mi sono avviato incurante del tempo che minacciava pioggia... che ci metto? manco un'ora e sono qui... all'andata non è successo nulla, ma al ritorno ha cominciato a piovere: 5 chilometri di bici sotto la pioggia; sono rientrato bagnato come un gattino che abbia perso la sua mamma [bella questa metafora, me la devo appuntare].
Per farmi perdonare ti dedico una canzone che sento molto mia (una delle tante) quella che a mio parere è la canzone più bella che sia stata dedicata a Settembre
Quello invernale è molto più pericoloso fatto di emozioni, sensazioni e splendidamente celato da una discreta pioggerellina che ripara da occhi indiscreti.
Roberta è l'amante di Carlo?
Vedo attraverso l'oblò il tuo cellulare che gira in fase "centrifuga".
Tu mi capisti
Hai una muta di cani...
usala...
con il gatto capobranco.