S_CAROGNE

E liberaci dal cane Amen

I parte

Sfatando le dicerie dei critici che vogliono la vita della barese media condotta all’insegna di cene esclusive, escort e cocaina Sara riesce a rimediare un invito per una cena da parte di un garbato esponente della borghesia Parchitelliana soprannominato Il Frigido a causa della sua compostezza anglosassone (Il perché poi questi professionisti dai pallidi modi signorili vogliano uscire con me rimane un mistero).  

Di solito succede così: nonostante Sara non sia quel pezzo di gnocca che millanta di essere, il suo carattere sociopatico incoraggia lo stroncato ad incaponirsi contro l’evidenza pur di raggiungere il suo scopo ( l’masch: la dà scitt da sus abbasc*, direbbe la mia Vicina).

L’appuntamento viene fissato per telefono.

Il Frigido: Ehi, finalmente rispondi! Temevo avessi cambiato numero. Ti ricordi chi sono?

Sara: Come no, quello che a casa della Simo mi ha parlato per tutta la sera di quella cosa romantica chiamata cremazione.

Il Frigido: Eh eh eh (gongolio): Sei a Bari? Che hai fatto a Natale?

Sara: Sono stata a casa da sola e ho sfiorato il coma etilico. Tu?

Il Frigido: Ah ah ah (risata conclamata): La settimana prossima parto: ti va una pizza stasera?

Sara: Solo se offri tu.

Alle 21.30 Il Frigido arriva sotto casa_1971 a bordo di un’auto che vale quanto il PIL dell’intero quartiere.

Sara: Ciao, senti parcheggia qui il transatlantico ed andiamo con la mia auto perché devo portarmi dietro il cane.

Il Frigido: E che problema c’è? Dai, fallo salire, andiamo con la mia!

Sara dà un’occhiata agli interni il pelle chiara e senza parlare indica un cane fangoso che attende poco distante. Il Frigido recepisce e parcheggia senza fiatare.

In auto.

Sara: Allora, come ti trovi qui da noi in Terronia? (Il Frigido si è trasferito da poco)

Frigido: Beh, se l'anno scorso non mi avessero incendiato la macchina sotto casa ti avrei detto bene.

Dalle retrovie Vieni Qui scatarra come un vecchio tabagista di 80 anni.

Il Frigido: Non sta bene?

Sara: Magari. E’ solo il collare troppo stretto ma se non glielo metto a strozzo riesce a toglierselo. Senti, mi fermo un attimo a prendere un mio amico: ti dispiace?

Il Frigido (interdetto): No no, va benissimo: viene a cena con noi? (Dispiaciuto)

Sara: Per carità, ci manca solo quello. No no, lo lascio in macchina con il cane che altrimenti mi mangia i sedili dell’auto. L’ha già fatto una volta e se non me l’avessero tolta dalle mani l’avrei ammazzata con una spranga.

Il Frigido, perplesso, guarda fisso davanti a sé.

Arriviamo a destinazione: Geghe si presenta al Frigido con i suoi modi poco convenzionali: Wè, ciao sister, ciao bello, Io sono Geghe. Oh a quanto danno le verruche piane oggi??? No perché sto pieno.

Il Frigido lo saluta sorridendo con un’aria vagamente smarrita.

Si procede quindi verso il lungomare, la meta è un ristorante fichissimo di Bari: Il Pepe Finto. E già dal nome si capisce che è un posto accessibile solo ai possessori di American Express.

Il Frigido (rivolto a Geghe): Ehm, scendi?

Sara (Imperiosa): No che non scende, ti ho detto che deve restare in auto con il cane. Geghe ascolta, se vuoi fare due passi portatela dietro ma con il guinzaglio, ok? E se ti allontani chiudi l’auto. Guarda che se te la fai scappare ti spezzo i pennelli e ti incendio i quadri: ci siamo intesi?

Il Frigido ascolta il garbato dialogo con il capino mestamente reclinato e nel mentre fa il gesto di accarezzare Vieni Qui ricevendo in cambio una sonora ringhiata con sottofondo di scatto di mandibola che starebbe d’incanto in un racconto di Edgar Allan Poe.

Mi precede nel locale (un vero signore) e prima che la porta d’ingresso si chiuda alle nostre spalle chiede compito: ma davvero il tuo amico resta fuori tutta la sera con il cane?  

Sara risponde con un cenno affermativo del capo consono alla sua regale persona: anche la serata di Fantozzi con la signorina Silvani deve essere iniziata così. 

*Gli uomini: se vuoi riscuotere il loro interesse devi farli stare in campana (letteralmente: i maschi li devi buttare giù dal balcone per farli tornare di nuovo dietro il portone. Eh, la saggezza popolare).

Continua…