S_CAROGNE

Mi sembra che non sia la prima volta che affrontiamo il tema dell'interpretazione delle parole. Personalmente ho conosciuto una persona di estrema destra, tanto da essere stata schedata dalla polizia, il cui cantautore preferito è Guccini, un'amica mi raccontato di essere stata ad un concerto del medesimo con un suo amico di destra con la stessa passione per Guccini. Quindi mi sembra evidente che oltre alla interpretazione delle singole parole ci debba essere qualcosa nei testi delle canzoni e non solo nelle canzoni, che dobbiamo riconoscere come nostro. Il senso di appartenenza sembra essere una delle nostre necessità per interagire... l'amica in effetti mi ha riferito del disagio del suo amico quando al concerto su alcune canzoni un discreto numero di persone alzavano il pugno chiuso. Non credo sia necessario fare le pulci alle parole o alle strofe delle canzoni di De Andrè per alzarne o diminuirne il valore, Jimi Hendrix ha suonato stirando e distorcendo tutte le note dell'inno nazionale americano, testo sacro per gli americani, non ha inventato niente e forse neanche tanto originale per i suoi critici, ma Jimi suonando in quel modo l'inno gli ha dato un senso di appartenenza.