S_CAROGNE

Mi son venute in mente le letture dei valori di destra e quelli di sinistra fatte da Fini e Bersani... c'erano forse differenze? Parliamo ovviamente di posizioni che ormai sono lontane dalle loro radici storiche e che nel tempo si sono smussate e avvicinate, si potrebbe dire che almeno si parlano, il che non è poco visto il panorama politico. L'analisi politica delle società attuali pone un un bisogno fondamentale al sopra di tutti i vari e variopinti schieramenti, onestà e correttezza nella gestione delle cose e servizi pubblici. Questo bisogno è trasversale in ogni cittadino indipendentemente dalla sua appartenenza politica, si rimane sempre più perplessi, ed è un eufemismo, nel vedere le schiere di indagati presenti nel governo e il sostegno che essi continuano ad avere, dall'altra parte ci si incazza anche di più nel vedere che la maggior controparte non sembra esprimere grandi novità per indagini su bustarelle al partito. In questo panorama parlare di cultura di destra o di sinistra è molto difficoltoso, se ne può parlare, ma dovremmo parlare di nicchie. Sommariamente possiamo descrivere la difficoltà della destra nel creare cultura parlando del suo dna, per antonomasia sono i conservatori, quindi normalmente hanno difficoltà davanti ai cambiamenti e nella gestione dei disagi che le società producono nel corso della loro storia. La cultura imperante è quella economica con i valori oggi si tende a pulircisi il culo, la cosa angosciante è che anche l'economia è al collasso, il modello economico basato sulla continua crescita sia produttiva che di guadagno, ora è evidente a tutti, non funziona ed è irrealizzabile così come dall'altra parte il comunismo reale poneva dei problemi all'individuo, anche se mi viene in mente che la differenza fondamentale del disagio sociale è nella scritta che si legge arrivo all'areoporto di Avana più o meno dice così: “Nel mondo ci sono milioni di bambini che soffrono la fame e sono analfabeti, nessuno di loro è cubano”. Questa nostra nuova società votata al liberalismo deviato, che non ha nemmeno più niente a che fare con la parola originale, perché non è il bisogno liberale quello che viene sentito dalle persone, ma la necessità, di giustizia e tasse eque, cittadini al di sopra delle leggi o evasori fiscali non si possono più vedere e questo modo di gestire la cosa pubblica ha aperto un squarcio che non fa altro che creare differenze sociali gigantesche e che saranno esponenziali col passare degli anni. Se l'umanità vuol sopravvivere a se stessa credo debba introdurre la regola delle tre E: Equo Etico Ecologico, direi che è sola possibilità che ci rimane, cambiare modello di sviluppo, continuare a lasciare fare ad tizio, che dall'inizio degli anni 80 ci propone come modello culturale con tette e culi sempre più grossi sia stato abbastanza devastante, anche se come dice Panglos [essere un bel è un bel culo]