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Sara
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Esistono persone al mondo, poche per fortuna, che credono di poter barattare una intera Via Crucis con una semplice stretta di mano, o una visita ad un museo, e che si approfittano della vostra confusione per passare un colpo di spugna su un milione di frasi, e miliardi di parole d'amore...
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Post n°309 pubblicato il 30 Maggio 2008 da sara_1971
Che bella la mia nuova sede lavorativa. C’è un po’ di tutto. Il tecnico che compare sporadicamente in dipartimento al solo scopo di depositare l’agognato certificato medico, l’amministrativo che gioca a scacchi, l’ordinario munito di palmare intento ad organizzare telefonicamente una copula adultera, lo studente simpaticamente cazzaro: tutti uniti nella quotidiana non ordinarietà del lavoro. Ed in questo scenario altamente disturbante c’è anche la Prof che si trascina sul posto di lavoro il figlioletto. Vezzeggiativo non appropriato. Diciamo che arriva accompagnata da uno stramaledetto nano con lo sguardo da asino scaltro. E’ per questo che appena mi giunge la loro voce dal corridoio la mia mano si paralizza sulla tastiera. Il loro arrivo è preceduto dalle polifoniche moine di quelle sgarrupate delle segretarie due stanze più in là che vedono nel pargolo d’oro una buona occasione per ingraziarsi la madre in previsione delle festività (leggasi ferie): masticando patatine e liquirizie il piccolo duce si accomoda distrattamente sul divano della stanza della madre sfogliando un fumetto per poi passare al videogame. Si avvilisce se qualcuno non lo vizia, povera stella. A questo punto inevitabilmente mi raggiunge al computer: lo accarezzo con uno sguardo finemente venato di disprezzo per farlo stare al suo posto ma mi ignora, lanciandosi in una gara di rutti di diverse tonalità. Per il quieto vivere faccio finta di nulla ma lui inizia a cantare tutte (tutte) le sigle dei cartoni animati, mentre io mi domando perché alla genitrice non venga in mente che il figlio non è Bocelli, e che non è particolarmente piacevole starlo a sentire mentre urla a due centimetri dall’orecchio. Ma forse sono io che non riesco a cogliere i segni precoci di un genio musicale in via di formazione (indizi che invece una madre nota sempre in abbondanza). Avverto imperioso il bisogno di attaccarlo alla bombola dell’ossigeno per trovare finalmente la pace (un gas da trattare con la massima attenzione, l’ossigeno, per permettere al vostro cervello di madre di svolgere il suo quotidiano compito educativo) finché una proiezione spettrale infinitamente familiare si materializza alla porta: “Ti adora, ti sta sempre attaccato, si vede che con i bambini ci sai fare”. E io mi trattengo dal risponderle perché ad essere sinceri quelli con cui sono perennemente costretta a destreggiarmi non sono i bambini, diciamo che appartengono ad un altro genere, ma forse è preferibile non specificare quale. Postilla protofemminista: in tanti anni di precariato mai visto un prof (genere maschile) costretto a trascinarsi al lavoro il proprio pargolo. Mai. |
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Un saluto festoso a chi gode e a chi sgobba. -ipo-
Ciao.. -ipo-
Non barattarlo mai con pane e pomodoro. -ipo-
Cambia formato ogni volta che lo guardo??
E' normale o devo tornare dall'oculista? -IPO-
Sabbia straniera che il pc non sopporta. -ipo-
Peggio del mio formaggio con i vermi. -ipo-
Il tuo di post denota una certa incapacità a relazionarti con i bambini. In una situazione come quella che descrivi, Maria Montessory consiglia un urlo sul capo e un calcio nel culo, meglio se seguito da un altrettanto vigoroso calcio nel culo alla madre.
Attenta quando passi da Piombino.
Ho saputo che da quelle parti sparano a pallettoni. -ipopreoccupato-
Sono trascorsi solo pochi mesi quando ti sei imbattuta in un tragico bivio:
Lasciare il lavoro (deprimente) fatto di suore con barba, baffi e scudiscio oppure continuare ad essere flagellata in attesa di nuove possibilità?
Dopo aver imboccato il sentiero giusto oggi scrivi:
Che bella la mia nuova sede lavorativa. C’è un po’ di tutto.
Un ambiente bucolico, festoso e cazzeggiante ove, al posto di fascicoli ed alambicchi troneggia la nutella e ci si organizza per inciuci extra-coniugali.
Allora la mia domanda è:
Vuoi proprio trovare il pelo nell’uovo (di cioccolata)?
Lascia divertire il piccolo pargolo e lecchineggia la madre sua, gerarchicamente più in alto.
Lascia sfogare la sua abilità canora nei tetri e sordi uffici.
Lo sappiamo anche noi che con i bambini, anche più grandicelli, ci sai fare.
Trepidanti aspetteremo quindi il momento in cui ci comunicherai di avergli spezzato le gambine e le braccine.
Il tritadocumenti può essere pericoloso.
-ipo-
Spiagge incontaminate (?), gite in moto, falò sulla spiaggia... chi c'era con te sulla spiaggia, devo mettermi a cantare "Rapput" di Bisio?
Parlami un po' della chiavetta (cosa consente di fare di preciso)... mi sto programmando un'estate (in parte) da eremita ed ho bisogno di sapere se una "chiavetta" potrebbe servire a non isolarmi completamente dal mondo.
Lo prendo come un complimento... ci siamo conosciuti circa un anno fa.
In ginocchio invoco il tuo (eventuale) perdono.
I casini che mi affliggono durante questo (inizio) fine settimane mi fanno pensare che...
perfino tu... sei meglio.
DOVE SEI, SARUCCIA MIA?
(Questo è un grido d'amore, mica quei rantoli che emettevi tu qualche tempo fa!)
Se invece cercavi raffinato cazzeggio... siamo qui per servirla!!!
Se mi racconti il finale della creatura vengo (nel senso di "apposta") a Napoli per ucciderti...
Però questo puoi dircelo: saranno soldi spesi bene?
Al finale non ci sono arrivato, riprenderò la lettura nei prossimi giorni.
Non per spararmi le pose, ma non lo sto solo leggendo, lo sto saggiando. Una volta saggiato tutti potranno divorarlo come conviene.
io e Sara... binx e deli... ipo e erba...
... la facciamo crollare Bari!!!
Buonanotte a tutti, ad Erba, a Binx e a chiunque legga il messaggio.