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Un blog creato da sara_1971 il 13/07/2007

S_CAROGNE

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Sara

 

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Vecchio Paz

Esistono persone al mondo, poche per fortuna, che credono di poter barattare una intera Via Crucis con una semplice stretta di mano, o una visita ad un museo, e che si approfittano della vostra confusione per passare un colpo di spugna su un milione di frasi, e miliardi di parole d'amore...

 

Cuor di Carogna

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Diario di una gravida

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« SinnermanMagnolia »

L'incontro.

Post n°750 pubblicato il 14 Giugno 2011 da delilah79

Lei fuma nevroticamente sigarette, mentre guarda il mondo affacciata alla sua nuova finestra. Non lo immaginava così il suo piccolo angolo di libertà.
Lui. Lui non si sa cosa faccia, forse impegnato nei suoi lavori per allontanarsi da uno specchio che riflette un’immagine troppo dura da riconoscere.
E lei, lei, così premurosa a fare da ponte. Un ponte traballante, su sabbia bagnata.
Lei si sbagliava.
Lui si sbagliava.
Lei si bagnava, lui piangeva.
I suoi whisky valevano la pena di un tentativo. Una melanzana, la chiave di un incontro fortuito, ma cercato.
Si diventa grandi. La pelle si stanca dinanzi agli schiaffi e non sempre si è pronti a parare i colpi, specie se diretti ad altri.
Carne, sugo, olio, aglio… pane… gli ingredienti per una ricetta che non si cucinerà stasera.
“Ma poi”, si chiede lei, “perché fingere? Perché non potersi crogiolare in un malessere che intorpidisce la mente?”.
E la musica è alta e la birra è ghiacciata.
Non sempre la si cerca la libertà. Non sempre la si capisce. Non sempre la si desidera.
E lei pensa che sarebbe bastato solo giocare a trottola senza lasciare che il meccanismo si intoppasse per colpa dell’olio mancante nell’ingranaggio.
E lei conta i suoi spiccioli, mentre lui conta i suoi perché.
E l’eclissi si avvicina.
Si mette in ordine nei cassetti quando bisogna ordinare i pensieri. E la giarrettiera sparisce insieme alla voglia di osare.
E lei, conta i suoi grammi di pasta integrale e li mescola alle sue gocce di bromuro. E lui passa in rassegna i suoi dischi e dimentica. Smarrisce la strada delle sue cosce, della sua pelle bianca, del tintinnio delle loro risate, del rombo della sua macchina d’epoca senza assicurazione. Lui perde la specialità di un ricamo di rara fattura.
Si diventa piccoli. La pelle si apre a ferite nuove cui non ci si abitua. Lei cerca la bellezza nelle briciole della sua solitudine.
Lui parla con i suoi sbagli.
La moda di un sentimento è sempre perversa.
La cenere cade, si spegne. La strada è solitaria. La notte regala luci tenui di lampioni. Rumore di tacchi e ballerine del sesso. La notte regala una passeggiata tra viali fin troppo noti.
Lei esce con la voglia di fotografare Morfeo.
Lui si attorciglia nelle sue lenzuola.
Sarà una luna nuova a farli rincontrare ed avranno nomi diversi e diversi occhi.
Sarà una nuova ricetta. Saranno due gatti. Saranno Lui e Lei. E la ruota gira per impossibilità di fermarla. E la vita ruota per mancanza di coraggio.

 
Rispondi al commento:
panglos
panglos il 15/06/11 alle 18:27 via WEB
BELLO!
Ancora ricordo quella bravissima ragazza [il corsivo segnala un eufemismo] di Delilah che mi faceva sognare dietro un'imminebte paternità virtuale... ancora ricordo con orrore la Delilah adolescenzializzante di alcuni post [non ci crederete, ma ha avuto il coraggio di affermare che ha dormito in un letto singolo abbrancicata ad un uomo senza che a lui venisse duro, senza che lei allungasse la mano]... ricordo però anche la Delilah migliore, quella che ho imparato ad amare... donna matura che sa come vergare un foglio bianco
...la Delilah di questo post...
 
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