S_CAROGNEAvvertenze: questo è un blog, bipolare come i più comuni disturbi dell'umore |
Sara
AREA PERSONALE
Vecchio Paz
Esistono persone al mondo, poche per fortuna, che credono di poter barattare una intera Via Crucis con una semplice stretta di mano, o una visita ad un museo, e che si approfittano della vostra confusione per passare un colpo di spugna su un milione di frasi, e miliardi di parole d'amore...
Cazzaturificio: esperienze e profezie di sfiga
Sliding Doors
Funeral Party
La strana coppia
C'eravamo tanto amati
Sliding doors 2
Maledetto di un gatto
Ad Maiora
Similia similibus
Pari opportunità
Cazzaturificio 2
Convivenza
Non ho (più) l'età
Facciamo finta che
Scientology
Indovina chi viene a cena
I diari della motocicletta
Vogliosara ed io
Palese Macchie
Nella terra dei Cachi
Chiare fresche e dolci acque
Le metamorfosi
Orroroscopo 2009
Torna a casa Lassie
Angeli con le pistole
Lido Epitaffio
Paradise Lost
Quel che resta del giorno
Eldorado
Post fuori stagione
Come eravamo
Invettiva
Capovolgere prima dell'uso
La Creatura ed Io
La Creatura ed Io (reprise)
L'incontro
E' per te
Dentro la notizia
Indovina chi viene a cena
Necessaria_mente
Altro giro altra corsa
La sposa era bellissima
Mentre la mia bella dorme
Ogni promessa...
Il lungo addio
Pericolosa Creatura
Casa_1971
Natale in casa 1971
Pasqua con chi vuoi
Pasquetta mistica
Florence Nightingale
L'ultima cena
Pussycat
La casetta del Dr Moreau
Pinne, fucile ed occhiali
La finestra sul porcile
Il Natale ai tempi del colera
La cena dei cretini
A Sud di nessun Nord
Sans culottes
Hic sunt leones
Cantami o Diva
Pollice verde
Mestolo d'oro
Mestolo d'oro 2
Mestolo d'oro 3
Mestolo d'oro 4 La giusta regolarità
Mestolo d'oro 5 L'idraulico
Mestolo d'oro Dessert
Filo D'Oro
Mestolo d'oro La prova del cuoco
« God Save The Queen(Parte II) | Il Natale ai tempi del colera » |
Post n°441 pubblicato il 22 Dicembre 2008 da delilah79
Ore 3 svegli. Ore 4 alla stazione degli autobus. Autobus in ritardo. Freddo boia. Ore 6 aeroporto. Ore 7 perquisizione post metal detector (che, chiaramente, al mio passaggio non suona, bensì intona direttamente Jingle Bells !). Ore 7.30 annuncio dall’altoparlante: VOLO CANCELLATO. Ore 9.30 in fila per il rimborso, o per notizie sul nostro triste destino e sul perché il volo sia stato cancellato. In centinaia apprendiamo che l’aeroporto sarà bloccato per l’intera mattinata e che non voleranno aerei per l’Italia da lunedì a v e n e r d ì, causa inconvenienti dovuti ad una manifestazione di ambientalisti contro l’ampliamento dell’aeroporto di Stansted. Traduco: una stronza di 21 anni, a capo di non più di 60 persone, mentre io venivo denudata e perquisita, entrava nella pista degli aerei mandando in tilt un intero aeroporto. http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/GdM_cronache_NOTIZIA_01.php?IDNotizia=217469&IDCategoria=1 http://omniclimate.wordpress.com/2008/12/08/stansted-climate-protest-or-why-agw-must-be-challenged/ Ore 13 apprendiamo che i nostri bagagli sono dispersi. Ore 14 siamo di nuovo sull’autobus in direzione Londra pregando di trovare un posto in albergo. Lo troviamo. “HO FAME!”. Si pranza. Alle 17 riesco a connettermi sul sito Alitalia. Per la modica cifra di 323 euro (che se non si risolleva dalla crisi giuro che Fantozzi lo incendio!) provo ad accaparrarmi un biglietto che rompa la catena nefasta di quest’incubo dal nome Londra! Ma la mia carta di credito non funziona. Comincio a capire che la sfiga non ha nazionalità. Esiste e basta. Egli generosamente mi anticipa il denaro necessario. Siamo stanchi, ma a quel punto la parola d’ordine è REAGIRE: Usciamo. Passiamo la più bella serata desiderabile. Covent Garden. Lui viene incontro a me, io a lui, impariamo ad equilibrarci o, forse, a comprometterci. La pioggia fitta di ritorno ci vede sorridere. Peccato che i pub chiudano alle 23.30. Peccato non poter bere una bottiglia per strada. Peccato per queste strane e rigide regole english che si sgonfiano al primo sfregamento d’ago. La nuova stanza ha i letti divisi. L’ultima notte a Londra ci vede dormire in pace, ma separati, in pace perché separati ed è giusto così. Morale del mio viaggio, qualunque esso sia o sia stato:
|
https://gold.libero.it/scarogne/trackback.php?msg=6159199
I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
Erba
ULTIMI COMMENTI
Inviato da: cassetta2
il 30/10/2023 alle 18:35
Inviato da: What weather today
il 12/04/2022 alle 14:11
Inviato da: Weather
il 12/04/2022 alle 14:10
Inviato da: Weather forecast
il 12/04/2022 alle 14:10
Inviato da: panglos
il 15/03/2021 alle 09:54
CERCA IN QUESTO BLOG
MENU
Guida Michelin
I riciclotteri
Lido Boscoverde
Vini e cucina
Pizzeria S. S.
Striscia la scarogna
Vuoi il mio posto
Programma elettorale
Controdecalogo
Cara ti amo
Mi vendo
The M.M. 1
The M.M. 2
Moratoria dello zigote
Gioventù bruciata
Silvia e Debbi
68
Venghino siori venghino
La grandezza di una nazione
Il segreto per diventare ricchi
Dai diamanti non nasce niente...
Illecito Sollecito
L'Intervista
Intervista col vampiro
In nome del Padre
L'intervista (3)
Il Gattopardo
Dell'Incognita e della Radice
Alla cortese pazienza dei lettori
Così fan tutti
Inviato speciale
La casualità dell'impasto
L'Arpia e il peloso
L'Undicesimo comandamento II parte
L'undicesimo comandamento
Mai dire mai - seconda parte
Mai dire mai
Arrivederci a presto
Un tranquillo weekend di paura
ma li mortacci mia
Superciuk
Casa dolce casa
Certe notti
Occhio, malocchio, prezzemolo e finocchio
Niente di nuovo sul fronte Sud
L'Allerta
La Sciura (?) Sara
Prima che qualcuno pronunci verbo: So che l'ultima lettera di ciascun rigo non si legge, ma NON SO perchè. Colpa sicuramente di Sara! Per cui, tenendo conto che si comprende lo stesso, i volenterosi che vogliano leggere la fine del fortunoso viaggio, si applichino. La strada del Paradiso, si sa, è in salita! Vado a lavorare. Baci, abbracci e frivolezze.
Per quanto concerne il post, invece, mi spiace, ma non posso che confermare che non hai capito granché. Forse sono stata poco chiara. Forse non c'era molto da comprendere, ma solo da leggere. ;)
Traendo le conclusioni sui tre sconclusionati post, direi che Delilhuccia è stata brava nel farci respirare l'aria che ella ha respirato durante il soggiorno anglosassone [come amiamo noi intellettuali dire anglosassone in luogo di inglese!].
Riflessioni sulle conclusioni...
(1) Più che imparare a dire NON VOGLIO dovresti imparare a dire NO!!!
Non voglio ha in se il sapore della giustificazione [No, perché non voglio] NO!!! ha il gusto dell'affermazione del proprio Io: a te non deve fregare nulla dei processi associativi che mi portano verso il diniego, l'unica cosa che ti deve interessare è che è "NO!!!"
(2) Viaggiare in cerca dell'ispirazione fa troppo On the road, roba vecchia... A mio parere il bello di un viaggio è che ti porta a contatto con realtà diverse, non necessariamente migliori, semplicemente diverse. Col viaggio impari realmente a conoscere l'altro, un altro diverso da te quanto tu sei diverso da lui.
(3) Aver paura solo se si incontra un leone famelico o equivalenti, la paura, ove per essa intendiamo la paura dell'ignoto (corollario alla paura per l'altro) è sempre e solo la paura di noi stessi.
(4) Vado a cercare sullo Zingarelli la parola Perfezione.
(5) Respirare al presente... queste tre parole da sole valgono i tre post.
Poteva andarti peggio...
Un dirottamento e tu, ostaggio di Al Quaeda, sbattuta in uno sperduto angolo Afgano senza possibilità di navigare. -ipo-
La vicinanza con te potrebbe avere effetti taumaturgici, sfiga premettendo. -ipo-
Gran bei tempi, ci sentivamo dei templari.-ipo-
Da tempo avevo la sensazione che Delilah non gradisse il tono di alcuni commenti ai post, ricordo che ebbe a dire molti post or sono che avrebbe avuto molto da dire su alcuni commentatori... ho la memoria lunga, lo dico senza vanto.
Una piccola digressione, a mio parere comunque a tema: non ho mai usato word per i miei commenti, poggio le dita sulla tastiera e le lascio correre, usare word è a mio parere un segnale che non si è capito qual è l'essenza di un blog.
Non condivido la forma che dà Delilah alla sua amarezza, alla sua critica ai critici. Un commento non deve necessariamente essere costrurrivo, la critica deve essere costruttiva quando è rivolta ad un lavoro in divenire, quando si critica un lavoro compiuto non si ha il dovere di essere costrurrivi.
Ho già avuto modo di accennare al fatto che a mio parere spesso viene fuori un diverso modo di concepire il WEB. Ricordo che anni fa mi affacciai a questo mondo, ne fui subito affascinato per le enormi potenzialità, tre click e ti ritrovi a parlare con l'altro capo del mondo. Illustravo il mio entusiasmo a mia sorella la quale ammirava la mia capacità di lasciarmi andare dicendo che lei mai avrebbe saputo farlo, attrubuiva lei la facilità con cui mi relazionavo agli altri al fatto che io usassi il computer da mattina a sera. Fondamentalmente sbagliava, certo la confidenza con il mezzo meccanico aiuta, ma a mio parere ciò che mi ha reso facile sfruttare le potenzialità del mezzo cominicativo è l'aver portato a termine un processo di conoscenza di sé. Io distinguo nettamente fra vita reale e vita virtuale. Il virtuale è fatto per la quasi totalità di proiezioni, se si parla con profondità non si parla all'altro, ma si parla a noi stessi.
Ma cerchiamo di non discostarci troppo dal tema introdotto da Delilah e raccoto e condiviso da Benedetta. Io vedo S_CAROGNE non come un luogo ove si propongono scritti da analizzare e criticare, ma come una piazza nella quale si tenga una qualunque manifestazione aperta a tutti. Sul palco c'è chi si esibisce, magari raccontandosi, nella piazza i commentatori. Accade che qualcuno sia affascinato dallo spettacolo che si tiene sul palco e lo commenti, qualcuno ascolta distrattamente magari con la mente rivolta alle zucchine che ha sul fuoco, qualcuno passeggiando si ferma ad un capannello dove si parla di calcio... chiedere a tutti di seguire chi parla sul palco è svilire l'essenza stessa di libera manifestazione di piazza. L'esempio non è stato fatto a caso: se provate a scorrere i commenti quando sono molti avrete netta la sensazione di incontrare dei capannelli di persone ciascuno dei quali affronta un tema. Io adoro questo modo di concepire un blog.
E' veramente tardi... a Benedetta rispondo domani... le devo una risposta perché Benedetta ha dimostrato, in linea con Delilah, di non aver colto il senso del mio ultimo commento indirizzato a lei (quello sulla morte, sull'ignoranza ecc.), non credo di essermi mai esposto qui su S_CAROGNE come in quel commento... Benedetta l'ha marchiato a fuoco definendolo cinico...
Ripeto non mi sono sentito preso di mira. Credimi, non hai idea di quanto poco mi si addica la figura del bambino che si piange addosso.
Una serena notte.
Panglos, mi spiace essere così rude, ma : non hai capito molto di quanto intendevo dire. Pazienza, probabilmente non mi sarà fatta capire io. Loscr, grazie per il canto (simpaticissimo), ma non volevo discolpe, cercavo solo un confronto. Quello che intendevo dire e ribadire è che ognuno ha il diritto di scrivere quello che più gli pare, MA ci sono modi e modi per farlo. Panglos, quello che accetto, ma gradendo poco, sono alcuni commenti che a volte salgono come caterpillar sulle parole di un post (N:B.: e non parlo necessariamente dei miei). Non penso che non lo si possa fare, dico solo che, in alcune occasioni, persone che, come te, dimostrano di saper andare oltre con la loro analisi, potrebbero anche comprendere che se qualcuno ha scritto qualcosa, salvo che non sia una barzelletta, si sta un po' mettendo a nudo. Con piacere, con rischio e con consapevolezza, ma pur sempre a nudo. Quindi, ben vengano sempre tutte le critiche, ma eliminando quelle superflue e ridondanti. Infine, il fatto che tu non abbia capito mi è chiaro quando riconduci tutto all'ultimo post. Leggo sempre i tuoi commenti e spero di comprenderne il senso. Il mio discorso è generale, non riguarda solo te e non riguarda solo me e te.
Non sono d'accordo, infine, sul carattere costruttivo (che non pensi debba esserci) dei commenti. Il lavoro qui è sempre in fieri, perchè una critica ad un post più essere costruttivaper il post successivo. Intendevo questo. Commenti psicoanalitici sforano. A mio parere non puoi farli se non sotto forma di abbozzo di "consiglio" perchè, ribadisco, tu non sai chi scrive. Tu sai solo cosa ha scritto. Esempio: che ne sai se ho davvero paura? Che ne sai se non dico NO? Che ne sai chi sono veramente? Allora, critica, come è giusto e stimolante che sia, il post, ma se entri nella "psiche" fallo a tua immagine e somiglianza. Ancora, giusta l'idea della piazza, del comizio, della scarpa in faccia a Bush. Ma, se si parla di cicorie ed il commento mi fa una acida considerazione sulla rapa, oppure sul fatto che a me piacciono le cicorie e al critico no, stante il diritto di espressione, permetti che è una punto stonato???
Termino con una semplicissima considerazione. Il "finto" cinismo di Sara o l'allergia verso i modi affettati e nauseanti di buonismo moderno, sono stucchevoli per me quanto per ogni affezionato di questa tana, immagino. Pertanto, questi miei commenti non cercano lo spirito natalizio perduto. Cercano solo di affermare il vostro diritto di dire quello che vi pare (a mio giudizio meglio se intelligentemente) e il mio diritto di dirvi: pinco, o pallino, a 'sto giro hai pisciato di fuori. Fattena una ragione! (La signorilità a volte mi contraddistingue, lo sapete!!!)
Detto questo, panglos, l'amore non è bello se non è litigarello. Non ho smesso d'amarti, prova ne sia il tempo che spendo per risponderti!
(1) I commenti che passano come un caterpillar... io penso che uno spazio WEB (vorrei ricordarti che siamo su uno spazio WEB) sia fatto per deporci cosa ci pare e come ci pare. Questa non è una rivista letteraria ma uno spazio diviso in due: in alto, nel paradiso, si depone un post; in basso, nel girone dei dannati, si rilasciano frammenti di pensiero. Non amo definirli commenti perché non sempre lo sono ed io penso che il fatto che non sempre lo sono sia una legittima scelta del commentatore. Che io ritenga i vostri scritti (tuoi, di Erba e di Sara) degni della mia attenzione è testimoniato dal fatto che mi sono perso non poche puntate di Maria De Filippi per leggerli. Pretendere una critica letteraria dai toni civili su uno spazio web significa non aver capito l'essenza dello stesso. Devo dire che sei in numerosa compagnia, fino ad ora ho incontrato due sole persone virtuali che a mio parere hanno capito a fondo cosa sia uno spazio web; il primo è il mio antico amore Nick_manlesta, il secondo, staccato di qualche misura è Vuelo, il mio ragazzo. Entrambi dimostrano di aver capito che questo è uno spazio fatto di parole; personalmente amo chi come me (questioni di affinità) mette insieme le parole su di un filo teso a cento metri da terra e le fa danzare, chi le fa volteggiare, chi spara loro... il mio idolo in assoluto è Bergonzoni.
Ora pretendere dal visitatore una uniformità di linguaggio significa trasformare il web in uno dei tanti noiosi spazi che riempiono le trasmissioni televisive e certi giornali. Io amo considerare questo uno spazio libero, nel senso più vasto del termine, ossia privo di regole. A mio parere chi non condivide questa impostazione dovrebbe cercare altri spazi... uno potrebbe essere un blog i cui commenti vengono preventivamente visionati da una commissione di saggi.
(2) Qui mi tocca ripetermi: non riesco a trovare un solo motivo per prediligere una critica costruttiva ad una critica caterpillar. Sbaglia l'autore a sentirsi ferito per una critica aspra, sbaglia perché dimostra una volta di più di non aver capito l'essenza di questo spazio. Con questo non voglio dire che le critiche debbano essere necessariamente feroci, quello che voglio affermare è che la ferocia è una delle possibilità offerte dal linguaggio, in questo senso ed in questo spazio legittima.
(3) Io non ho ricondotto tutto all'ultimo post, ho semplicemente mostrato stupore di fronte al fatto che tu ti sia liberata proprio quando poco avessi da liberarti. Continui d'altra parte a dimostrare di non aver capito il senso del mio commento, nemmeno dopo che te l'ho spiegato: io non pretendo di sapere come sei fatta oltre le parole, qui mi pare ch'io sia il solo ad aver sottolineato che a ciascuno di noi viene data consistenza fisica unicamente in base a processi proiettivi; io non so come sei fatta, se sai dire "NO" se sai dire "SI" se ami le bietoline o se ami le cicorie, io ho semplicemente aggiunto alla tua visione delle cosa la mia senza criticare la tua... che poi, volendo, sarebbe anche un commento a tema privo di caratteri feroci... quello che invochi, mi pare.
Eh no! Mi capita di pisciare di fuori, ma questa volta il vaso l'avevo centrato...