Sebbene alcuni siano già entrati sul mercato, ci sono ancora dozzine di vaccini contro il coronavirus in fase di sviluppo in tutto il mondo.

Alcuni utilizzano tecnologie collaudate, altri impiegano nuovi approcci. Tutti i vaccini sono stati testati in modo diverso e ad alcuni è stato permesso di andare a vivere anche prima di essere rigorosamente testati. La sua efficacia varia e i risultati degli studi preliminari vanno dal 50% a oltre il 90%.

Finora, le autorità di regolamentazione di diversi paesi ne hanno consentito l’uso di una mezza dozzina, la maggior parte in base a disposizioni sull’uso di emergenza. Altri stanno per farlo. Tutto ciò che è disponibile ora richiede due dosi, somministrate a settimane di distanza.

Ecco alcuni dei vaccini più avanzati:
-Pfizer: sviluppato con BioNTech; Concesso in licenza da Stati Uniti, Regno Unito, Unione Europea, Organizzazione mondiale della sanità e altri paesi.

-Moderno: sviluppato con il National Institutes of Health degli Stati Uniti; Concesso in licenza da Stati Uniti, Regno Unito, Unione Europea, Organizzazione Mondiale della Sanità e altri paesi.

-AstraZeneca: sviluppato con l’Università di Oxford; concesso in licenza da più di 40 paesi, tra cui Gran Bretagna, India, Argentina, Messico e Unione Europea.

-Sputnik V: sviluppato dal Gamaleya Research Institute of Russia; autorizzato in Russia, Argentina e Bolivia, tra una dozzina di paesi.

-Sinopharm: Autorizzato in Cina e in alcuni altri paesi, come Ungheria, Serbia e Marocco.

-Sinovac: autorizzato in Cina, così come in Turchia, Brasile e Indonesia.

-Bharat Biotech: Autorizzato in India.

-Johnson & Johnson: in fase di sviluppo; una dose; si prevede che presto richiederà l’autorizzazione dalla Food and Drug Administration statunitense.

-Novavax: in fase di sviluppo.