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il mio filo d'erba

Post n°42 pubblicato il 06 Ottobre 2009 da max_6_66
 
Tag: Fania
Foto di max_6_66

Una cosa importantissima che ho imparato dal mio nonno paterno è la perfezione del creato. Di qualunque essere o situazione esistente al mondo era capace di individuarne la ragione dell’esistenza. Perché anche di cose che prese da un certo punto di vista sembrano non positive si trova una ragion d’essere, dimostrando quindi, che niente è stato creato per caso. Basti pensare che in natura il ciclo della vita ha un suo inizio e una sua fine per tutti gli esseri viventi, e dalla fine di uno è legato spesso il principio o comunque la sopravvivenza un altro. Beh, dalla morte della gazzella trae vita il leone, questo è semplice da capire, così come in vita la gazzella prende sostentamento dalla morte delle piante e dei germogli di cui si  nutre. Fin qui tutto facile e tutti siamo bravi. Mio nonno era bravo a spiegare le cose un po’ più difficili (è scomparso quando io avevo sette anni, quindi le mie conoscenze erano limitate), ma anche a fartele vedere  da un punto di vista difficile e originale. Quindi, non solo mi ha insegnato che i serpenti (che io odio più di Indiana Jones…) sono utilissimi perché mangiano i topi, ma anche perché ad esempio lui non diceva che la gazzella muore e questo serve per la sopravvivenza del leone, diceva che se non ci fossero i leoni le gazzelle diventerebbero troppe e invaderebbero il mondo, mangiando tutti i germogli e le piante sulla faccia della terra rendendola un deserto. E’ stata la prima persona alla quale ho sentito dire che il lupo non è cattivo e che ha una paura terribile dell’uomo.

Non capivo allora il significato di questo stravolgimento di visuale, ma la diffidenza riguardo alla lista dei buoni e dei cattivi che  senso comune e  pubblica opinione ci forniscono su un piatto d’argento, penso di averla imparata allora. Le domande dei bambini però (si sa….) sono terribili, e anche lui aveva un paio di punti deboli. A cosa servono le zanzare e i ragni era la primo. Il secondo era un dubbio di natura sessuale. Se la gallina è la femmina e il gallo è il maschio, il pollo cos’è….?

Io adoro il mese di Marzo e soprattutto la primavera. Non è un luogo comune ne una cosa detta per dire. Il 21 di Marzo è il giorno in cui ho lasciato casa dei miei genitori, sono andato alla Coop, ho comprato un paio di lenzuoli e sono venuto ad abitare dove vivo adesso. Non si è trattato di una scelta critica nei confronti della mia famiglia e non sono scappato, è una casa che avevo già comprato e stavo ristrutturando. Però, ho scelto comunque quel giorno anche se non era pronta. E ho dormito su un materasso messo per terra perché non avevo ancora i mobili né la camera da letto. I miei primi caffè li ho fatta aspettando che venisse l’acqua calda di rubinetto e mettendoci il Nescafè. Ma senza perdersi nei particolari, marzo è il mese in cui mi occupo del giardino. Semino, annaffio, do il concime (ritornando a mio nonno…..è il primo che mi ha detto che anche la cacca…..). Io sono spesso considerato una persona fredda, perché mi emoziono poco davanti alle disgrazie che fanno vedere con sadismo e dovizia di particolari alla televisione. In realtà dopo che ho seminato mi alzo da letto mezz’ora prima per i dieci giorni successivi perché prima di andare a lavoro mi metto ad osservare il terreno. E il primo giorno che vedo una puntina di verde che ne esce divento talmente felice che tutti in ufficio me ne chiedono il motivo.

Fine Agosto di quest’anno, appena rientrato dalle vacanze. Sono arrivato alla Malpensa alle 22,30. Le solite quattro ore di macchina per tornare a casa. E’ buio, meglio così, vado a dormire. Ma la mattina arriva in fretta e prima o poi dovrò andare in giardino a vedere il disastro. E’ stata tutta colpa mia. Preso dalla frenesia della partenza non mi sono preoccupato di trovare qualcuno, che so i vicini, che si occupassero delle cose più elementari come un minimo di annaffiatura. Cerco di dilungarmi sul caffè, ne ho fatta una caffettiera da sei, ma capisco che non posso berlo tutto, devo aprire la porta e andare fuori. Sono stanchissimo, ma cerco di reagire con un guizzo alla tristezza, rastrello, terriccio, e via al lavoro. Lavoro ad occhi chiusi, tolgo rami e foglie secche, cerco di tagliare un po’ della poca erba rimasta, di far prendere aria al terreno. Mi sembra di riconoscere in un angolo il primo filo che avevo visto spuntare a primavera che adesso è ingiallito, irreversibilmente. Arrivo direttamente alla sera. Non ho neanche pranzato. Un giorno intero sotto il sole, con i gatti del vicinato tutti radunati nel cortile di casa mia ad osservarmi e scambiarsi ogni tanto uno sguardo tra loro come per dire “non ce la fa…….non ce la può fare !”. E’ quasi l’ora di cena, il grosso del lavoro è fatto. I gatti mi salutano, ancora scuotendo la testa, e se ne vanno verso le rispettive abitazioni. Inizio ad annaffiare, poca acqua, molto nebulizzata, pioggia sottile. Adesso sento anche la fame, però avrei voglia di qualcosa di veramente buono, di goloso, non tanto per nutrirmi ma per consolarmi, tipo qualcosa di dolce, pieno di crema, un bel tiramisù, delle bignè straboccanti. Nella dispensa solo una zuppa di legumi e una banana. Va bene, è un calice amaro che va bevuto fino in fondo. Dopo la cena ancora un’oretta di annaffiatura, poi rientro in casa, mi siedo sul divano e penso di meritarmi una birra gelata. Tra dieci o quindici giorni spunterà in mezzo al secco una fogliolina verde. Se viene qualche giorno di pioggia anche prima. La stessa pioggia che ci bagna i vestiti, fa aumentare vertiginosamente il traffico stradale, rovina una scampagnata.

Adesso mi accorgo della seconda emergenza. La casa è un disastro, piena di polvere, di terra portata dal giardino e di ragnatele. Abitando in campagna, in una vecchia casa ristrutturata, la natura prende velocemente il sopravvento. Anche le zanzare abbondano. Ragni e zanzare. I ragni servono per mangiare le zanzare e le zanzare servono da cibo per i ragni. E’ incredibile come la soluzione ai profondi misteri della vita ci appaia a volte così limpida. E’ sufficiente stare stravaccati sl divano con una birra gelata. Si, ma se la gallina è la femmina e il gallo è il maschio…….il pollo ? Lotte furibonde in cortile perché la mezzanotte è arrivata e i gatti sono tornati. Lottano, soffiano, si azzuffano e si graffiano per l’amore, come tutte le notti dal primo giorno di primavera e per tutta la bella stagione. E con tutto questo amore in giro, il mio giardino non può morire. Le piante l’erba possono sembrare secche e la terra arida e polverosa, ma sotto, c’è sempre una piccola scintilla, un germoglio che resiste, aspettando la pioggia sottile che filtra nel terreno. Non è un miracolo, è la vita.

Dimenticavo, mio nonno mi diceva sempre che la morte del bruco è la nascita della farfalla.

 
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