massimopiero

...lei all'inizio non vedeva lui e si è subito affezionata, una bambina vivace ma con un difetto, lui si che la vedeva, giovane e carina, chissà perché, se non fosse stata così, lui la avrebbe comunque aiutata, se fosse stata una barbona vecchiotta, buona ma brutta, avrebbe avuto la stessa premura, comunque sia andata, il film è un capolavoro, le parole non servono, dovrebbe essere d'insegnamento, spesso se non sempre la mimica è più esaudiente...

è bellissima questa scena...

Chaplin in questo film si rifiutava ancora di usare il sonoro...Diceva che Charlot era come un ballerino,che non può entrare in scena parlando poichè rovinerebbe la magia,,,quindi come far capire ad una ragazza cieca o meglio ,farle credere che ad avvicinarsi a lei è un uomo ricco?Poi gli viene il lampo di genio...Far sbattere una portiera di una macchina di lusso...Chaplin sacrificherà Charlot facendolo parlare per una causa nobile e alta...Il "Discorso alle Nazioni",dopodichè non lo interpreterà mai più..Come al solito Chaplin ribalta la situazione....Lui si che si innamora di lei perchè è giovane e bella ma ella si innamora di lui perchè lo crede bello e ricco,mentre è lui il vagabondo cencioso....Infatti,quando riacquista la vista e lo vede fuori dalla vetrina lo deride insieme alle sue amiche perchè non lo riconosce...solo quando lo toccherà e dal tatto capirà che si tratta di lui non c'è l'happy end di un amore che sboccia lo stesso perchè la fioraia amava la sua anima....C'è quella scena struggente dello sguardo di lui che ha capito che ella ne prova non amore ma solo pietà.

La ricchezza, la bellezza, la forza fisica e bruta in alcuni casi, comunque l'apparenza, queste sono le qualità che neghiamo, ma come una calamita, chissà per quale strano congegno, attraggono e non solo nella fantasia...

...Ops...perché nel contattare i maschietti si comportano in maniera diversa a seconda dell'età delle femminuccie, in alcuni casi quasi sgradevole se hanno "over"...ma decisamente più "soft" se jeune, è un altro modo di guardar l'esteriorità...