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Post n°246 pubblicato il 17 Settembre 2010 da max_6_66
 
Tag: annina

Accidenti che stanchezza. Sveglia prima dell’alba, scarrozzata in auto fino a Genova, riunione, numeri, saluti, strette di mano, viaggio di ritorno, pagamento pedaggio al casello, e adesso non ce la faccio proprio più. Per fortuna sono quasi arrivato e l’auto conosce la strada a memoria. No, non ho una automobile spaziale supertecnologica munita di pilota automatico, si tratta solo di un modo di dire. Strade che ho imparato da bambino macinando chilometri in bicicletta, quando alcune erano diverse, quando il paesaggio era differente o addirittura alcune di esse esistevano come appendici senza sfondo o prive di asfalto, che mi hanno bagnato i piedi quando pioveva o che mi hanno trasmesso attraverso la suola di gomma di un paio di scarpe da ginnastica rotte e consumate dai chilometri, la canicola di luglio che le fa bollire. Potrei quasi dire che qualche volta ne ho assaggiato il sapore, di queste strade, non appoggiando volontariamente la mia bocca a loro, ma ritrovandomi spesso con la faccia a stretto contatto, per quante volte ci sono inciampato e caduto. No, questo è un posto dove non potrei mai perdermi nemmeno se fossi bendato. Non c'è pericolo.

Ma nemmeno nelle grandi città puoi perderti. Ci sono le tangenziali, i raccordi che circondano le città, che prima o poi, anche girando a caso, incontri. A quel punto imbocchi in un senso o nell’altro l’anello di asfalto, fino a che non incontri l’uscita giusta. Tecnologia, modernità urbanistica, razionalizzazione della circolazione automobilistica.

Non riesci a perderti nemmeno nelle piccole città di provincia, nei paesini. Non fai in tempo a fermarti, uscire di macchina per orientarti, capire dove sei finito, che subito qualcuno ti vede e ti chiede se hai bisogno di aiuto, se stai cercando una via o una località. A quel punto, il difficile è quando capisci subito le indicazioni e vuoi velocemente ringraziare e salutare la persona venuta in tuo soccorso. Niente da fare. Deve finire tutto il suo racconto, la sua spiegazione, magari arricchendola di indicazioni supplementari indicando varie vie alternative per arrivare nello stesso posto passando da una zona più bella o panoramica. Quando non si offrirà addirittura di accompagnarti, o di farti strada con la sua auto. E nel caso che questa persona non conoscesse le informazioni utili per ritrovare il giusto cammino, nessun problema. Si occuperà personalmente di fermare altri passanti chiedendo in tua vece informazioni. Non è raro che si formi proprio un capannello di persone e che nascano delle vere e proprie dispute riguardo alla strada migliore da consigliarti.

Ho festeggiato qualche mese fa i miei venticinque anni in giro per l’Italia in auto, ripensando a tutte queste avventure, queste persone. Strade di campagna che ad un certo punto finiscono ad un casolare e devi tornare indietro, tangenziali est e ovest, raccordi anulari, autostrade che costeggiano il centro abitato con i panni stesi mossi più dallo spostamento d’aria dei camion che dal vento, come nella città che ho incontrato oggi. E tirando le somme di questo quarto di secolo, ho appunto capito questo, che non mi sarei più perso. Non riuscivo più a perdermi.

Per questo sto facendo adesso guidare un po’ l’auto, da sola. Con un po’ di esercizio e buona volontà forse si può recuperare questa capacità.

Perché quando ti perdi vieni colto da un attimo di sconforto, che non ti abbandona fino a che non ritrovi la strada, ma ripensandoci a distanza di anni, i posti più belli li scopri così, costretto ad osservare, a cercare una via, magari trovandoti casualmente in posti che seguendo la strada corretta, la strada maestra, la strada normale, non avrei visto. Quando percorri la strada giusta, tutto è un film che passa velocemente proiettato sui finestrini della tua auto. Non rimane niente. Passano solo i chilometri, e i chilometri che ci è concesso di percorrere nella vita non sono infiniti.

Sono quasi arrivato a casa, questione di minuti. Un rumore strano della ruota anteriore destra. Ho forato. Accosto ai bordi di un piccolo cortile, quasi completamente recintato da una staccionata ricoperta di gelsomini. Mentre apro il portellone per prendere gli attrezzi mi stupisco del grande profumo che fanno quei piccoli fiori bianchi nonostante la loro stagione sia già verso il finire. Il padrone di casa mi vede mentre sta annaffiando il giardino e viene a chiedermi se ho bisogno di aiuto. Anche dal bar al lato opposto della strada vedo facce vogliose di venire a dire la loro sul modo migliore di cambiare la gomma.

 
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Commenti al Post:
nunzi06
nunzi06 il 17/09/10 alle 20:00 via WEB
sai io se perdo la strada mi sento vulnerabile... è vero, presto maggiore attenzione ai particolari ma non riesco a goderne della bellezza ma se capita di ritrovare la strada il ripercorrere quella appena conosciuta mi fa vedere i particolari da un altro punto di vista che è curiosità, delizia, fantasia.... ^_^
(Rispondi)
 
SEMPLICE.E.DOLCE
SEMPLICE.E.DOLCE il 17/09/10 alle 20:42 via WEB
....una lieta serata ....che sia pena di serenità e di gioia infinita ...un dolce saluto...^_^ Marina
(Rispondi)
 
 
espirin
espirin il 18/09/10 alle 00:04 via WEB
e si scopri' che Massimopiero era una stallona di due metri con due poppe tipo air-bag e il sedere antisismico! Che bella notizia che ci hai dato! Io pensavo che le persone gentili fossero assolutamente diminuite e invece... pur se non sei donna ti aiutano! Ma dove vivi tu? A proposito1 Se ti vuoi perdere una bellezza, senza possibilita' di ricorrere al tom tom perche' tanto non le porta queste strade... vieni a napoli, prendi l'asse mediano e cerca di entrare ad aversa ed uscire a caivano! Se ci rieci vinci un premio in monnezza...perche' solo monnezza trovi a caivano, ahime'! Mi piace che ci sia gente gentile! Mi hai fatto star bene ora! Grazie! Notteeeeeeeee
(Rispondi)
 
SEMPLICE.E.DOLCE
SEMPLICE.E.DOLCE il 18/09/10 alle 15:45 via WEB
Un'altra settimana è passata... e un nuovo weekend sta per iniziare... pronto ad accoglierti per farti emozionare... con solo riposo e divertimento d'affrontare... Buon weekend!!!Marina
(Rispondi)
 
gratiasalavida
gratiasalavida il 18/09/10 alle 17:53 via WEB
Condivido pienamente: tirare dritti per la propria strada è indubbiamente il modo migliore di risparmiare tempo. Cosa ce ne facciamo del tempo risparmiato,tuttavia, se lo avremo speso unicamente per correre da una meta a quella successiva, senza godere delle divagazioni che il cammino può riservarci? Ciao. Cinzia
(Rispondi)
 
turrianna2009
turrianna2009 il 18/09/10 alle 20:30 via WEB
...strada facendo, s'incontrano persone dal cuore generoso, è allora che ti rendi conto della differenza, raccordi e tangenziali, con i piccoli paesini ...tutto sommato, è bello percorrere senza ripetere il medesimo percorso e invece dei grossi centri, andar a fiuto...magari ci si trova invitati ad assaggiare spicchi di sapori...^__^...come ritrovarsi e ricavare del tempo...
(Rispondi)
 
SEMPLICE.E.DOLCE
SEMPLICE.E.DOLCE il 19/09/10 alle 00:11 via WEB
...una dolce notte piena di sogni ...Marina
(Rispondi)
 
pipitola
pipitola il 19/09/10 alle 08:57 via WEB
Ho un po' paura di perdermi, anche se come dici tu e' praticamente impossibile. E' la sensazione di andare al buio, quello che ti angoscia e di lasciarsi trasportare dall'istinto. Questo ci spaventa, in macchina e nella vita, guidare al buio. Buona Domenica :-)
(Rispondi)
 
carezzadellanima
carezzadellanima il 20/09/10 alle 13:14 via WEB
Se mio marito nn sbagliasse più strada, nn sarebbe mio marito. Lui dice che così si riesce a vedere sempre posti diversi. Ciaoooo Max......un bacione!
(Rispondi)
 
giostella2
giostella2 il 22/09/10 alle 15:11 via WEB
Ciao Massimo, nell'ultimo tuo post ti ho lasciato solo un sorriso, ma qui, voglio lasciarti più di un sorriso ... Non smetterò mai di dire che hai un dono eccezionale, un dono che io ti invidio tanto .... Sai anche io ho paura di perdermi ... ma forse più che di perdermi, ho paura di affrontare strade nuove da sola, ma alla fine mi faccio coraggio, perchè in fondo l'avventura mi piace parecchio e mi stimola ... soprattutto mi aiuta a superare molte delle mie paure ... E poi è vero, è perdendosi che si scoprono luoghi meravigliosi, è perdendosi che si apprezza davvero ciò che la nautura ci offre!!! Ma oggi, purtroppo è diventato impossibile anche perdersi, proprio perchè tra nuovi raccordi, nuove rotonde, nuovi cartelli stradali e soprattutto la gente che ti si avvicina per aiutarti ormai è davvero difficile perdersi .... ah ah ah ah ...Un sorriso Massimo, un sorriso davvero grande ....La piccola Gio.
(Rispondi)
 
daianasara
daianasara il 23/09/10 alle 17:50 via WEB
a volte è bello lasciarsi condurre dalla strada,dell'imprevisto...un caro saluto Massimo,sempre bellissimi i tuoi racconti
(Rispondi)
 
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