Se me ne vado, perderò tutto. Perderò la fiducia in un futuro sbiadito, perderò luce, casa, cuore, testa … Impazzirò semplicemente con la solitudine bloccata tra la terza e la quarta costola. Alla fine perderò i miei sentimenti: paura e autostima. Smetteranno di temere il buio, perché solo nell’oscurità del campo vedrò ancora la sua sagoma. Diventerò timida, calma, misurato. La mia partenza sarà bloccata nella mia gola per molto tempo, mi sveglierò nel mezzo della notte e lo cercherò freneticamente nella seconda metà del letto, fredda, non spiegazzata dai suoi movimenti in un sogno. Al mattino preparerò il caffè per due e sbatterò le tazze contro il muro, soffocando dal dolore. Vale la pena l’enorme sforzo di abituarsi a vivere senza il suo sorriso.

So per certo una cosa: mi ammazzerò se rimango.

Oppure,l’inverso.