L’obbligo Può Valere Solo Su Categorie Strategiche

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Intervista A Luca Zaia –
«Noi Per La Volontarietà L’obbligo
Può Valere Solo Su Categorie Strategiche»

8 minuti di lettura.

«Noi per la volontarietà L’obbligo può valere solo su categorie strategiche»
Gaia: no ai green pass alla francese, senza quartiere
I contrari Sui no vax il governo faccia una campagna che risponda puntualmente alle fake news
«Credo che il nostro documento sia in qualche modo una pietra miliare». Luca Zaia è soddisfatto dei 5 punti che sono stati messi nero su bianco dal governatori leghisti e da Matteo Salvini riguardo alla lotta al Covid: «Dal punto di vista del partito, quella è la nostra linea. E dal punto di vista istituzionale, è la posizione di governatori che rappresentano oltre zo milioni di persone». In fondo, non era scontato: la Lega fin qui non ha avuto una posizione nitidissima. O no? «Salvini ha voluto mettere un punto fermo, ci siamo incontrati e il risultato è un documento equilibrato di un partito che riconosce e incarna la responsabilità di governo. E che evita il diffondersi di leggende metropolitane. Prima fra tutte: la Lega non è contro i vaccini». Lei non lo è mai stato. Ma in commissione la Lega ha bocciato il green pass. «Guardi, i nostri emendamenti erano 916, una prova muscolare in commissione che all’occorrenza praticano tutte le forze politiche. Li hanno ritirati tutti tranne 4o, alcuni dei quali strategici: la proroga del green pass da 9 a 12 mesi, la proroga della possibilità di assunzione di medici e infermieri dall’estero, il riconoscimento del test salivare per il green pass». Ma se si arrivasse all’obbligo di vaccinazione? «Noi siamo per la campagna vaccinale, siamo per promuoverla e siamo per la volontarietà, salvo che per alcune categorie strategiche come per esempio i medici. E facciamo la linea. II documento che abbiamo fatto è una pietra miliare. La Lega non è contro i vaccino
lanciamo appello al governo: prenda in mano con decisione la comunicazione. Non lasci spazio a un pensiero sopra rappresentato come quello No vax. Una Pubblicità progresso che risponda puntualmente alle tante fake news». Parla di pensiero No vax sopra rappresentato per il flop delle manifestazioni annunciate dell’altro giorno? «No, ne parlo perché in Veneto i vaccinati sono ormai l’80%. E attenzione: questo non significa che il 20% sia contrario. Ci sono i contrari a tutti i vaccini, quelli contrari al Covid, ma ci sono anche quelli che non possono vaccinarsi e soprattutto coloro a cui la disinformazione ha fatto venire paura». Insomma, vaccinazione quasi solo volontaria? «Non dimentichi che noi siamo stati l’unica regione in Italia che per dieci anni non ha avuto l’obbligo vaccinale. Gli undici vaccini per i bambini sono stati resi obbligatori dalla legge Lorenzin, io ho gestito il non obbligo parlando ai cittadini. Certo, un’area grigia resta sempre, i fondamentalisti No vax non si sono vaccinati nemmeno con la Lorenzin. Peraltro, nella Ue l’obbligo non c’è. E devo dire che quando si parla di obbligato- serietà, io penso sarà solo per certe categorie. Ma al momento non è dato sapere, ce lo svelerà Draghi». E sul green pass? «La vaccinazione ha funzionato, in Veneto l’80% dei ricoverati sono non vaccinati e a fronte di tanti ammalati abbiamo pochi ricoveri. E in ogni caso, il nostro documento riconosce il green pass, ma non alla francese, non senza quartiere. In Francia serve anche per aprire la finestra, non credo possa essere quello il modello». Martedì però si va in Aula. Che cosa voterà la Lega? «Per amor del cielo, io ho un rispetto assoluto per i lavori e l’autonomia del Parlamento. Però, spero che si tenga conto anche del parere delle nostre regioni, non siamo certo quattro gatti ma rappresentiamo un terzo del Paese. Ecco, io spero che il Parlamento, nel rispetto della sua autonomia, non salti a pié pari i principi ragionevoli che abbiamo messo nero su bianco». Non c’è qualcuno che nella Lega ai No vax ha strizzato l’occhio? «Guardi, se chiede a me, le dico che vorrei che il tema del contrasto al Covid diventasse una “No fly zone” della politica. Di tanti temi si può discutere in maniera accesa, qui ci sono indicazioni scientifiche che dobbiamo seguire. Per dire: quale politico avrebbe disposto il lockdown senza specifiche indicazioni scientifiche? Nessuno, credo. il nostro ruolo è quello di trovare un punto di equilibrio, ma non si può scappare da quello che dice la comunità scientifica. Che cosa dovrei fare, da responsabile della sanità pubblica? Non fornire i vaccini? Ma se lo facessi, verrebbero a fari il Tso».

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L’obbligo Può Valere Solo Su Categorie Strategicheultima modifica: 2021-09-05T10:36:16+02:00da SensoAstratto
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