Nel deserto e nel pesante silenzio della notte, risvegliato nei 4 strani paesi e illuminato di tanto in tanto dai raggi stanchi delle vecchie pallide signore, la vita si sta svegliando sulla terra crivellata dai colpi di mostruosità …
È mezzanotte e so … devo dormire, ma il perdono soffoca nelle menti polverose e si accovaccia sulle scale della vita, riposa in un sonno deforme, in cui smorza l’esistenza minore dell’anima umana. Il vento porta il dramma, il povero addormentato sui gradini, sulle cure di tutti, e il suo sogno sibilato con ardore si scioglie dalle realtà orribili …

Il perdono non è più perdonato oggi!

E poi desidero, quando la tua palpebra chiusa è in un sogno, il mio pensiero è di stare accanto al tuo occhio a lungo attirato.

Cerchi di vedere il mio valzer nascosto e i turbinii in cui i miei pensieri sono vertiginosi, ascolti l’incredibile pioviggine della pioggia annunciata dal meteorologo dell’anima, vuoi catturare i resti di luce che sono rimasti indietro, ma che evaporano in una leggera oscillazione , ami quello sconosciuto sconosciuto che tiene a mente lo strano verso che ogni notte in un sogno, in un sussurro ti dico, fermi le fessure da cui scaturisce la mia amara dimenticanza e metti delicati contorni di calde maree sulla mia sterile riva, ma soprattutto, perdoni il mio malinteso e malato il mio ordine emotivo!

Invano inizierebbe un nuovo giorno … se non mi perdonassi di essermi sbagliata …!

A coloro che non perdonano do il loro perdono e se non lo accettano, prima nel velo dell’ombra per vestire la mia natura, e poi il loro sguardo per cancellare il cono di luce …Amen