Le sue dita tra le sue dita al mattino. Nessun odore di caffè o colazione preparata.

Ma con l’odore della pelle desiderata e preparato per un nuovo giorno senza domande.

I suoi occhi nei suoi occhi la sera. Nessun sussurro sulle labbra o promesse di routine.

Ma con sussurri agli angoli dell’anima e promesse di battito cardiaco.

Tuttavia, tra mattina e sera,il gusto della vita si erge. Dritto o piegato, faccia o schiena, con noi dentro.

Siamo vivi, ieri i ladri di ieri e i pazzi degli acri di domani. Amore. Nessuna idea Ma per amore.

Per il bene dell’altro, il nostro. Il nostro che parla tranquillamente di me, di te, di me e di te e di te e di me. Non su di loro, sugli altri.

Veniva dalle sue storie. Quali sono le sue storie adesso. Non perché li hai rubati, ma perché li ha dati a se stessa.

Senza chiedere nulla in cambio. Senza farle scrivere il suo nome sulle pagine di lei, che le accompagna giorno dopo giorno.

Veniva dal suo mondo. Qual è il suo mondo adesso. Non perché l’ha rubata come un matto, ma perché ha sciolto le grazie delle sue prigioni. Senza nemmeno saperlo. Senza indurla a mentirgli magnificamente, nei momenti che indossa, ma non li porta sulle spalle giorno dopo giorno.
Questa è la sua storia.
Lui è il suo mondo.
E così via
Ma molto e poco, tutta la VITA si erge. Con domande e risposte, con gioia e dolore, con noi dentro.

Nella vita restiamo mezzo pieni, ma interi. Non prendere in prestito metà dell’altro, ma essere l’altro.

Di dolore. Del desiderio reciproco, il nostro. Il nostro che sente tutto di me, di te, di me e di te e di te e di me.

Quando ci sentiamo, quando nessuno ci vede.

Lei è la FEMMINA in esso. Non la sua donna. Perché è libera e questo la rende bella.

È l’uomo in lui. Non suo marito. Perché è ambizioso e questo lo rende forte.

Il resto del tempo, quando e quando vogliono, sono la donna e l’ uomo nella loro storia o mondo.

Con paura, con paure, con desideri, con sogni. A rischio di innamorarsi l’un l’altro un giorno.

La donna in esso e l’uomo in esso. Non è un film o un libro. Ma è la prova che a volte l’amore che portiamo in noi, si muove, piange da solo, nella bocca grande, per una persona. Quella persona.