Creato da fading_of_the_day il 17/11/2010

Fading of the day

....as night takes over

HAUNTED BY YOUR....MUSIC (1/5)

 

HAUNTED BY YOUR....MUSIC (3/5)

 

HAUNTED BY YOUR....MUSIC (4/5)

 

 

« TraumnovelleBig City Nights »

Daylight Romance

Post n°57 pubblicato il 22 Luglio 2011 da fading_of_the_day
 

 

 

-Piano la schie..

I due trolley caddero in terra fragorosamente, anche se il resto dell'aereporto sembrò non curarsene. Lei gli si lanciò addosso con un salto, aggrappandosi con le braccia al suo collo e cingendogli il busto con le gambe. Lo guardò ma le sue labbra non composero alcuna parola. Chiuse gli occhi e lo baciò. Lui rimase inerte come un grande albero avvolto dall'improvvisa primavera.

Ad un tratto lui sentì, a poco a poco, che le gambe di lei stavano scivolando. Senza troppe remore, la sorresse con le mani, portando i palmi sotto il sedere. Lei si scostò dalle sue labbra, aprì gli occhi sorridendogli sorpresa e divertita. Lui fece come per scusarsi e dichiararsi vittima degli eventi, ma lei lo rassicurò, scrollando il capo nei più languidi "non preoccuparti" che i suoi poveri occhi avessero mai visto.

E riprese a baciarlo.

Emma si portò, pian piano, giù con le gambe scivolando in posizione eretta, senza staccare le labbra dalle sue. In piedi, per effetto dei tacchi era più alta di lui. Spostò le braccia dal collo e, prendendolo con il viso tra le sue mani, fece scivolare la bocca baciando il suo labbro superiore.


-E' finito un incubo


Sospirò staccandosi da lui per poi baciarlo di nuovo dolcemente a labbra socchiuse.


-Che c'è? - fece lei stupita dalla sua espressione fattasi di colpo assente - ormai siamo qui insieme...


Emma non terminò la frase, ma era chiaro dove voleva arrivare. Luca fu attraversato da una sensazione di già vissuto, assaporò il retrogusto del cibo di infanzia. Per effetto di una sorta di ancestrale incantesimo di autocompletamento, aggiuse nella sua testa "... e nulla potrà dividerci". Anche se non se lo disse con troppa convinzione. Quell'ondata di sfiducia era contesa da diversi litiganti. Come nella riedizione 2.0 di "Canto Di Natale" vedeva i fantasmi del suo passato e del suo presente tormentare il suo futuro.

Quegli spettri avevano nomi e cognomi.
Il nemico numero uno era Markus Neur. Era chiaro che non avrebbe lasciato in pace Emma tanto facilmente dopo quella fuga. Aveva il dente avvelenato e non aspettava altro che mordere chi lo aveva ferito in modo così doloroso.

Ma non era finita lì.
Luca durante la sua vita aveva lasciato, spesso, troppe porte aperte nelle relazioni sentimentali e questa postura finiva, il più delle volte, per tornargli indietro come un boomerang nei momenti in cui meno se lo aspettava. Così, alternativamente, si materializzavano le visioni di Alessia, Marcela e, ora, anche di Laura. Erano tutte potenziali minacce alla sua relazione con Emma.


-Sai ancora non ci credo. Insomma è strano quando qualcosa che desideri da così tanto diventa realtà
-Tesoro, il più è fatto, cerca di rilassarti


Le agitò le sue braccia incrociate dietro la testa per scrollargli la sabbia nera dal petto. 
Lui, scosso dal gesto, la prese per mano intrecciando le dita alle sue, in modo cosi stretto da sentir pulsare il sangue.  Emma respirò tutta la paura di quel gesto, tutto il malcelato timore di perderla nuovamente.


-Amore, ma stai bene?

 

Luca si bloccò trattenendo il fiato. Era la prima volta che lei pronunciava quella parola. Avvertì una vampa di calore espandersi nel petto. Godette per qualche secondo di quel silenzio. Non assoluto, perchè l'aereoporto continuava a brulicare di mille voci. Ma privato, di esclusiva proprietà di loro due. Poi rilasciò i polmoni e le spalle, inspirando lungo. Le si avvicinò al viso, accarezzandole una guancia con il dorso delle dita e, questa volta, fu lui a baciarla


-Certo che sto bene. Amore mio.


Poi l'abbracciò su un fianco, prendendo uno dei suoi trolley e insieme si diressero verso l'uscita.

Le porte scorrevoli si aprirono ed una luce forte, accecante, investì i loro volti. Sorrisero all'unisono, come se la stessa piuma li solleticasse simultaneamente.

Il sole era una palla di fuoco non ancora venata del rossastro che anticipa la notte.
Gli spettri del passato e del presente avrebbero nuotato alla larga ancora per un po'.

 
 
 
Vai alla Home Page del blog

LOVING ELISA BROWN 2/2

Citazioni nei Blog Amici: 18
 
 

ULTIME VISITE AL BLOG

cassetta2nodopurpureoNoRiKo564Rosecestlavielascrivanafading_of_the_daySky_Eaglesperanza1945IlGrandeSonnolab79cloneselvaggiopsicologiaforenserioga651965pantarei63rbfinancial
 

ULTIMI COMMENTI

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Giugno 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
 
 

AREA PERSONALE

 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963