Creato da fading_of_the_day il 17/11/2010

Fading of the day

....as night takes over

HAUNTED BY YOUR....MUSIC (1/5)

 

HAUNTED BY YOUR....MUSIC (3/5)

 

HAUNTED BY YOUR....MUSIC (4/5)

 

 

« DayshiftSumerian Haze »

Bay Sunrise

Post n°2 pubblicato il 18 Novembre 2010 da fading_of_the_day
 

 


Erano quasi le 5 di mattina, il sole stava sorgendo sul porto di Byron Bay.

La brezza primaverile di quel novembre australe portava con sè profumi, immagini e suoni. Intorno il silenzio che faceva da preambolo ad una pigra giornata lavorativa, pienamente in accordo con i ritmi del posto.

Lei era lì, come spesso le capitava da un po' di tempo a questa parte, seduta su una panchina, proprio sotto il faro bianco. Un paio di jeans, scarpe da ginnastica e una felpa color panna con la zip. Un paio di grandi occhiali da sole schermavano le iridi nocciola; nella mano destra un caffè lungo, uno di quelli così lunghi da far rabbrividire anche un americano.

Ma a lei piaceva così, ormai era diventata una maniaca di quel bibitone nero e, in fondo, una tazza "take away" fumante non poteva che essere il miglior compagno per gustarsi il sorgere del sole. Di tanto in tanto, le labbra incontravano il bordo del bicchiere, ad intervalli piuttosto regolari, quasi rituali. Il caschetto biondo, asimmetrico, le copriva la parte sinistra del volto. La lunga frangia le si posava sulla lente e quasi le impediva di vedere. Così, la mano passava delicatamente sulla ciocca nel tentativo di ancorarla dietro l'orecchio, almeno finchè la prima folata di vento non avesse rimesso tutto come era prima.

In realtà, definire "asimmetrico" quel caschetto era riduttivo. La parte destra, era molto corta ed una riga sulla trequarti segnava l'inizio della lunga frangia. Quei capelli erano il suo orgoglio. Fino a qualche settimana prima li portava lunghi, oltre le spalle, ma ora aveva deciso che era tempo di cambiare. Perchè la chioma lunga si addiceva alla vecchia Emma. Ma non alla nuova.

Emma viaggiava molto per lavoro: Europa, America, Asia. Ma quando tornava a casa, quello era il suo mondo: piccolo e semplice, lontano dal traffico e dalle luci delle metropoli. E già, proprio le metropoli che sembravano inghiottirla, lei così delicata ed esile.

L'unica in cui avrebbe messo le tende, era Amsterdam: zero traffico, biciclette, arte a portata di mano e, perchè no, divertimento. Ci era stata diverse volte e, non foss'altro per lo spiccato accento australiano, la si sarebbe potuta scambiare tranquillamente per una qualsiasi ragazza olandese. Ormai conosceva quei vicoli come le sue tasche e le piaceva perdersi nella movida notturna.

In quel momento però si sentiva distante da quel mondo.
Poca voglia di uscire, di guardarsi attorno. Tendeva ad autosoffocare la sua vivida curiosità quasi adolescenziale. Emma non aveva molta voglia di vivere il mondo in quel particolare frangente della propria vita.

Ora aveva bisogno di tranquillità, di stare con sè stessa.

E il faro era tutto ciò di cui aveva bisogno.

 
 
 
Vai alla Home Page del blog

LOVING ELISA BROWN 2/2

Citazioni nei Blog Amici: 18
 
 

ULTIME VISITE AL BLOG

cassetta2nodopurpureoNoRiKo564Rosecestlavielascrivanafading_of_the_daySky_Eaglesperanza1945IlGrandeSonnolab79cloneselvaggiopsicologiaforenserioga651965pantarei63rbfinancial
 

ULTIMI COMMENTI

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Giugno 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
 
 

AREA PERSONALE

 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963