Creato da fading_of_the_day il 17/11/2010

Fading of the day

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The Light In Things

Post n°23 pubblicato il 23 Febbraio 2011 da fading_of_the_day
 



C'era stato un tempo in cui le ragazze guardandolo emanavano due tipi di reazioni: interesse o indifferenza. Era più probabile che dai loro severi ed accigliati sguardi esalasse la seconda. Ma poco importava: entrambe le posture erano pur sempre motivo di orgoglio.

Poi quella fase si era conclusa.
Ora, semplicemente, le ragazze lo trapassavano con lo sguardo.

Quella consolidata condotta andava oltre qualsiasi tipo di considerazione ed accresceva la sua personale storia di umiliazione. Gli umiliati sono in cerca i considerazione, ma vengono quasi sempre trattati in maniera sbrigativa, stereotipata. Gli umiliati cercano considerazione, la agognano come il viandante agogna il postribolo.

Nonostante ciò, quel giorno accadde che una campionessa di stile decise di offrire su un abbacinante portavivande argenteo la propria considerazione.


-Anche oggi siamo qui....



Luca era pronto col piglio da esperto centometrista a strisciare il consunto, rigato ed ormai anonimo tesserino. Una voce, femminile dietro di lui, ruppe il sacro rito dell'attesa.


-Si, e, fortunatamente, è per l'ultima volta questa settimana....


Lei sorrise sorpresa dalla battuta di ritorno, quasi quel gesto fosse inaspettato.

Alessia era una di quelle fanciulle che in molti si sarebbero girati a contemplare, inanimatamente ciondolanti tra le vetrine di un centro commerciale, sbuffatamente accaldati in un'affolata pizzeria o piacevolmente vigili sul bagnasciuga di Sabaudia.

Alessia era un concentrato di femminea e stilosa mediterraneità. Sarebbe stata testimonial adeguata per una qualsiasi pubblicità sulle grazie della nostra penisola. Incorporava buona parte delle doti e dei vezzi per i quali le donne italiane vengono adulate in messianica prostrazione dalla maggioranza dei maschi della Terra.

Capelli castani con riflessi biondi, carnagione scura, occhi affusolati che incastravano iridi grandi e nere. Seguiva la moda e non lo nascondeva. Anzi, lo dava a vedere. Stivali, mini, pantacollant, cappottino avvitato, occhiali ampi D&G, Luis Vuitton penzoloni sul braccio destro. Ogni giorno era possibile ammirare un perfetto campionario di buon gusto, nel range delle tonalità marrone-nero-grigio che fa tanto eleganza universale.

Ma non era tutto. Alessia era portatrice di una bellezza che trascendeva lo scorrere cronologico.

Invariabilmente, la si sarebbe potuta ammirare avvolta in una soffice e candida tunica da patrizia romana, affacciata con femminile bisogno di osservare dalla finestra di un castello medievale o contornata da dame di compagnia in un opulento salotto ottocentesco.

Alessia era un'ipostasi del tempo.

Anzi era qualcosa di più
Alessia era una di quelle ragazze che avevano reso Luca un "privilegiato".


-Dove rimani? - approcciò lui con consumata ambiguità vernacolare
-Sto dalle parti di San Giovanni
-Ok, se ti serve hai un passaggio


Il rimani era un'ovvio espediente linguistico usato in sostituzione di un "dove abiti" o di un "dove sei diretta". Il succo era lo stesso ma decisamente più sottile. Di contro lei non aveva opposto resistenza alcuna, rispondendo con un inequivocabile "sto".

Da quel giorno i passaggi si intensificarono al pari le soste nel delizioso monolocale di Alessia.

Dalle loro frequentazioni lui apprese che lei non era così convenzionale come poteva apparire. Dai suoi sorrisi dalle sue espressioni si leggeva fame di disobbedienza e dissolutezza, tipica di chi dalla vita ha avuto troppo e vuole proseguire. Ciò faceva si che i suoi occhi fossero spiritosi ed accattivanti. Alessia aveva dei vizi oltre a molte virtù. Aveva dei vizi e se ne compiaceva.

Le bastava guardare qualcosa per ottenerla. Proveniva da una famiglia agiata. A 18 anni aveva guadagnato con la fresca patente un'argentea decapottabile tedesca. A 20 aveva il suo appartamento personale. A 24 una laurea ed un lavoro.

Alessia era una decisa, che se voleva qualcosa se la prendeva senza fare troppi complimenti. Con mollegiata postura felina, si era acquattata nel'ombra, aveva scrutato nell'erba alta i netti contorni di Luca e lo aveva scelto come successiva preda.

La loro relazione era durata alcuni mesi, 5 o 6 forse, poi, complice un cambio di sede lavorativa, si erano pian piano persi di vista. Si erano visti un'ultima volta. Lei gli aveva dato un esteso ed abissale bacio, che travalicava il concetto di semplice saluto e si inseriva con merito ed esuberanza nella categoria delle esperienze sovrannaturali.

Lui, di contro, le aveva dato a mano solo una semplice lettera.
Perchè lui era un esperto di donne e lettere. Era un esperto di donne e parole.

Infine, le aveva rivolto una domanda. L'ultima.


-Ti vedi con un altro?
-Non farmi domande e non ti dirò bugie.



Gli aveva replicato lei, con occhi sgranati e limpidi che non nascondevano una certa dose di scialbo disinteresse.

Lui aveva accettato quell'addio con composta delusione, tipica di chi ha parallelamente portato avanti un percorso di forgiante rassegnazione. Quella lungimirante preparazione, da una parte lo aveva reso conscio di una imminente ed ineluttabile Waterloo, mentre, dall'altra, lo aveva convinto che fosse cosa buona e giusta godere appieno delle attenzioni di Alessia, ogni volta che se ne presentava la congiuntura favorevole.

Su questa scorta, nel frequentarla, aveva sviluppato, nel tempo, l'abietta eccitazione del cacciatore di Christie's che compra un Picasso da uno stagnaio. Sapeva che tutto sarebbe potuto finire nel giro di un amen. Da un giorno all'altro. Era basilare approfittare di ogni squarcio di sole.


-Insomma, dove rimani?


Quella sera, il messaggio giunse repentino, spigliato ed inatteso.
Era passato tanto dall'ultima volta, il suo numero era nella stiva della sua rubrica in buona compagnia con quello del suo odiato relatore dell'università. Luca aveva quasi rimosso quel passato, sporto com'era nell'australianità dei suoi recenti pensieri.

La subitanea sorpresa non gli impedì di sorridere.
Luca sorrise alla vita, sorrise agli sguardi delle donne. Ora non lo trapassavano più.
Ora, nei loro occhi, scorgeva la luce di un fertile interesse.

 
 
 
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