Creato da fading_of_the_day il 17/11/2010

Fading of the day

....as night takes over

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Post n°203 pubblicato il 03 Ottobre 2014 da fading_of_the_day
 

Passati alcuni giorni Fiona mi confermò la data in cui ci avrebbe fatto visita. Seguirono fasi di intensa e febbrile attesa in cui, io e Sinead, ci impegnammo per rendere quell'austera dimora quanto più accogliente possibile. Sistemammo gli addobbi natalizi, curammo il giardino, cercammo di creare la stessa atmosfera festosa e genuina che aveva impregnato l'aria di Edimburgo.

Dal nostro ultimo incontro avevo appreso che Fiona aveva abitato per un breve periodo insieme ad Elisa ed adorava quella casa. Mi raccontò che spesso ammiravano il calare della notte sorseggiando una tazza di cioccolata calda. Elisa più volte aveva chiesto a sua madre di trasferirsi lì, ma Fiona era uno spirito libero, un'animale inquieto e senza fissa dimora. Tenerla stanziale per più di un paio di mesi nello stesso posto era un'impresa ardua ed Elisa, pian piano, se ne era accorta. Troppi impegni, troppi interessi, troppe attività in giro per il mondo. Fare la spola tra Europa ed America non pesava a Fiona: viaggiare le piaceva ed Elisa, in cuor suo, sperava che con l'avanzare dell'età, la madre frenasse il proprio istinto da giramondo. Nella nostra breve chiacchierata romana mi aveva confidato che voleva instaurare un rapporto forte e saldo con la madre. Il loro ricongiungimento era stata un'occasione unica, irripetibile, troppo importante da lasciarsi sfuggire per entrambe.

Sinead si mostrò insolitamente irrequieta ed ansiosa per la venuta di Fiona, neanche fosse la sua di suocera. Per l'occasione aveva preparato il suo imbattibile irish stew con cui mi aveva conquistato alla prima cena da "conviventi". Io avevo spolverato dalla cantina un vino rosso d'annata, un merlot francese che avrebbe accompagnato l'importanza di quel piatto tanto corposo quanto succulento.

Alle sette e trenta suonò il citofono una puntualissima Fiona in elegante abito da sera, innanzi al cui splendore non sfigurava affatto la mia Sin, che illuminava la casa con un lungo vestito acquamarina, incantevolmente abbinato con il colore dei suoi occhi e dei suoi capelli.

La cena scorse rapida e piacevole: Fiona ci illustrò tutti i suoi progetti in essere e quelli ai quali stava lavorando. Era una donna con un'energia pazzesca ed una quantità di idee inesauribili. Ma la cosa che più avevamo ammirato era la sua straordinaria voglia di vivere, di andare oltre al dramma di aver perso sua figlia. Era un personaggio davvero positivo e mi dispiacqui molto nell'averla giudicata male senza averla davvero conosciuta. In fondo avevo maturato di lei una visione totalmente negativa, basata unicamente sui falsi racconti di Tom. Ero stato superficiale ed ora avevo capito davvero chi era Fiona Carter: una donna di mezza età, affascinante ed amante della vita.

 
 
 
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LOVING ELISA BROWN 2/2

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