Creato da fading_of_the_day il 17/11/2010

Fading of the day

....as night takes over

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Revolving Doors

Post n°26 pubblicato il 04 Marzo 2011 da fading_of_the_day
 



-Non so se sto facendo la cosa giusta....
-Amico mio, in questi casi non esistono cose giuste o sbagliate. Come ti muovi fai casini...
-Mi sento come se stessi camminando su un tappeto di lampadine, come faccio un passo sento crack
-E ci credo... Io piuttosto, fossi in te, mi accerterei bene delle intenzioni di Alessia. Non è che ti pianta dall'oggi al domani come l'ultima volta?
-Bella domanda... Secondo te sono riuscito a capirlo?... Ah, ma, poi, la sai l'ultima? Ora si è rifatta viva anche Marcela...
-Ma chi l'Argentina? Allora sei proprio nella merda.... Fidati...


Luca e Marcela si erano conosciuti in Spagna.
Lei, 1.65, capelli lunghi, neri e ricci, sedere da infarto, voce appena un filo roca e quella cadenza sudamericana che sapeva trasformare una semplice doppia "L" in poesia erotica. Questa era Marcela. Non passava inosservata e nel locale in cui lavorava era lei la star. Si erano incontrati. Lui le aveva chiesto un margarita, lei con simpatia le aveva risposto di non chiamarsi Margarita, ma bensì Marcela.
E quando una ragazza fa una battuta del genere può voler dire una sola cosa.

Erano le sei di pomeriggio, tic più tac meno.
L'attenzione del sole si stava riducendo progressivamente in ampiezza, segno che, almeno per quel giorno, ne aveva abbastanza del genere umano e desiderava ampliare lo spettro delle  possibilità notturne. Le nubi pian piano si addensavavo in cielo rincorrendo, prima che fosse troppo tardi, il vivo rossore che andava sfumando. Luca sorseggiava un cuba libre, pre-aperitivo del sabato sera, tentando di regolare il termostato del cervello.

Nell'ultima settimana era successo di tutto. Per uscire da quel labirinto, non bastava invertire semplicemente le gomme e ripartire sorridenti, sgommando. Ci volevano la freddezza del trapezzista ed i polmoni ampi del nuotatore.

Innanzitutto, la notizia clou era che Emma si era decisa.
Ma non nella direzione in cui lui sperava. Semplicemente aveva decretato - con poca convinzione - che Luca non era la scelta vincente. Luca sapeva che un amico di lei, un certo Markus, già tempo addietro, si era avvicinato a lei, violando la distanza di sicurezza. Emma lo aveva scrutato, basita, accelerare minaccioso negli specchietti retrovisori. E lui, non soddisfatto, aveva anche osato lampeggiare più di una volta con i vistosi lenticolari bianco ghiaccio.

Lei, in un primo momento si era spaventata, aveva messo la freccia e si era spostata sulla corsia di destra, sperando che passasse quanto più rapidamente possibile. Invece, con sagace spirito di emulazione, anche lui si era spostato ed accodato al suo vistoso bagagliaio. Al ragazzo non mancava il mordente. Non appena assaporati i primi segni di cedimento, aveva preso il primo volo e l'aveva raggiunta in Germania, dove si sarebbero svolte le successive tappe del tour, presentandosi con un monumentale mazzo di fiori ed uno folgorante sorriso di marmo.

Dunque lei aveva ceduto. Forse più per sfinimento che per puro convincimento.
Ma così era.

Luca aveva accolto la notizia con lo stesso animo di chi vede fantozzianamente  sfumare un "13" al totocalcio al 94° su autogol. Poi pian piano si era riavuto, aveva riflettuto e si era convinto che se lei non lo voleva, non poteva mica legarla ad una sedia e minacciarla con una pistola. Così aveva rielaborato "l'opzione Alessia". Si erano parlati più volte sia per telefono che di persona. Infine, l'aveva chiamata per fissare una sorta di "nuovo primo appuntamento". Si sarebbero visti proprio in serata per riprendere da dove avevano interrotto.

Ma non era tutto. La settimana era stata decisamente intensa.

Marcela si era riaffacciata con la prepotenza delle sue forme, del suo profumo, della sua voce. Era a Roma, aveva trovato lavoro in un locale del centro e anche lei, come Alessia, voleva riprendere il discorso interrotto l'estate prima. Ufficialmente non si erano mai lasciati: per loro avevano deciso gli eventi, le circostanze. Marcela era una giramondo, una con la valigia sempre pronta, amante della vita. I soldi che guadagnava li spendeva quasi tutti. Amava dire che li "rinvestiva per sè stessa". Questo era stato uno dei punti dolenti della loro relazione. Era una tipo di persona con cui era difficile costruire un legame a lungo termine, un rapporto saldo. Finita l'estate, si erano persi di vista, ognuno per la sua strada ma non c'era mai stato nessun fatale e solenne "chiudiamo qui".

Le porte aperte. Questo era il vero problema di Luca, ne aveva lasciate troppe nella sua vita.
Ed ora gli spifferi entravano da tutte le parti.




 
 
 
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LOVING ELISA BROWN 2/2

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