Creato da fading_of_the_day il 17/11/2010

Fading of the day

....as night takes over

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Post n°152 pubblicato il 23 Maggio 2014 da fading_of_the_day
 

-E' con sommo dolore, Saint-Clair, che le do questa notizia: la signorina McIntyre, purtroppo, non ce l'ha fatta. E' spirata durante la notte. I traumi riportati erano particolarmente gravi e vaste emorragie interne avevano interessato gli organi vitali

La voce di Friedman, dall'altro capo del telefono, era tremendamente metallica e fredda. Aveva l'odore del ferro e lasciava in bocca un gusto amaro.

Elisa era seduta a terra davanti al divano. Aveva le gambe raccolte al petto, cinte dalle braccia serrate. Si dondolava sul sedere come un cavalluccio di legno appena abbandonato da un bambino. Gli occhi assenti piovevano lacrime silenziose.

Rimasi qualche secondo senza fiatare, in rispetto della gravità della notizia e per lasciare che quelle parole trovassero degno ricovero nell'aria. Quel lasso di tempo non trascorse invano, perchè fece scoccare una scintilla nella mia testa. Mi saltò in mente un particolare che non collimava rispetto a quanto era accaduto nei due episodi precedenti. Mi allontanai dal salone verso la camera da letto: non volevo che Elisa stesse a sentire quei particolari.

-Friedman, so che siete ancora agli inizi di questa indagine, ma c'è una cosa che vorrei chiederle...
-Mi lasci indovinare, Saint-Clair: la sua domanda è se credo o meno che si tratti della stessa mano...
-Lei ha doti divinatorie, commissario...

Friedman fece una risata, per la verità, un po' tirata, forse a causa della tensione. Aveva già sul groppone due aggressioni per le quali brancolava ancora nel buio. Ora si aggiungeva un supposto omicidio: immaginavo la pressione mediatica che aveva addosso e non lo invidiavo per nulla.

-Saint-Clair, so che non è educato, ma prima di risponderle le faccio io una domanda, a mia volta: vuole che le dica ciò che penso o ciò che vorrei che fosse?
-Se vuole, entrambe le opzioni, commissario...
-Quello che vorrei è che si trattasse del medesimo assassino-assalitore. Quello che penso, in base alla mia esperienza, è che non lo sia, purtroppo...

Si alzò un silenzio tra noi, durante il quale entrambi riflettemmo. Non ero totalmente sicuro che l'ipotesi basata sull'esperienza del commissario fosse quella più plausibile. Il cerchio, con la morte di Liz, si chiudeva: se l'intenzione della mente che aveva architettato tutto era quella di intimidire/eliminare le ragazze, allora la missione poteva dirsi compiuta.

_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _


Fu una botta davvero dura. Di colpo mi sentii sola, fragile ed in pericolo. Presi a camminare nervosamente avanti e indietro per la stanza, cercando di capire cosa fare. Poi mi asciugai le lacrime e cercai di riprendermi. Dovevo essere lucida, ragionare con serenità. Proprio come faceva Liz, la mia Liz.

Sentii di là Jeremy che parlottava con il commissario. Approfittai e chiamai Robert.

-Liz è morta! Liz è morta!

Non gli diedi neanche tempo di rispondere che iniziai ad inveire contro di lui e contro quei bastardi dell'NF. Nonostante lui non c'entrasse nulla (almeno fino a prova contraria) si sciroppò dal primo all'ultimo i miei insulti. Rimase calmo e distaccato ma collaborativo. Questo mix non era da lui e mi mise una gran inquietudine addosso. Non si capiva mai cosa passava per la testa di Robert. Mi disse che non aveva ancora nessuna notizia e che non sapeva chi c'era dietro l'omicidio di Liz.

-Me la sto facendo addosso, Robert...
-Devi stare tranquilla: finchè non avranno quello che vogliono non possono farti nulla. Non vi torceranno un capello. A tutti e due.
-Ma allora perchè Liz? Cosa c'entra?
-Semplicemente potrebbe essersi davvero trattato di un banale incidente. Un tizio ubriaco o strafatto che l'ha tirata sotto... Non ci avevi pensato?

Non sapevo come prendere quelle parole, anche se da un lato mi faceva comodo sperare si trattasse di un normale investimento. In quel momento non avevo molte altre alternative, se non aggrapparmi alle sue parole, sperare che fosse davvero un banale incidente. Appena sentii Jeremy mettere giù il telefono, corsi da lui e mi lanciai tra le sue braccia. Sentivo la vita piano piano scivolarmi tra le mani: stavo perdendo tutte le persone che amavo e ora mi rimaneva solo lui.

 
 
 
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