Fading of the day

Disarm Yourself

"E' come se quelle parole lo mantenessero ancora in vita. Lo so sono una stupida...."

Erano passati alcuni secondi, forse un minuto. Quelle parole risuonavano nella sua testa come un tormentoso pendolo. Braccia conserte e sguardo vuoto, con la fissità tipica di chi cerca un suggerimento laddove non potrà mai trovarlo, Era come impietrito, svuotato. Quelle parole gli apparivano di una sincertià disarmante, di una purezza e spontaneità che mai aveva riscontrato altrove. Rimanere coerente alla sua linea era impossibile, ma il buon senso gli imponeva di non scadere nella commiserazione. Racquistata un po' di lucidità, le parole tornarono a fluire come al solito. I pensieri, però, scorrevano in una nuova forma.

-Non sei stupida, è molto bello quello che dici.
-Ti ringrazio, sto cercando di andare avanti, ma non è facile. Ogni tanto ho dei momenti di debolezza e mi aggrappo anche alle sciocchezze
-Non devi giustificarti. Vedi, ognuno reagisce a modo proprio dinnanzi a certi eventi. Io non sono nessuno per giudicare, né posso immedesimarmi in te per capire cosa provi. Posso solo dirti che se il mio blog è ruscito e regalarti qualche attimo di conforto, ne sono lieto.
-Beh, non nego che scambiare quattro chiacchiere con te mi ha fatto bene.


Da un certo punto in poi era come se si fosse acceso un'interruttore in lui. Ora riusciva a portare la conversazione su un piano diverso rispetto ad i soliti canoni. In un secondo si destò dalla quella sensazione ovattata, domandandosi se stesse approcciando l'argomento nel modo migliore. Non trovando risposta immediata, si riabbandonò all'inerzia della discussione.

-Hai mai pensato di rifarti una vita?

Irruppe brusco e ben conscio che una sparata del genere l'avrebbe spiazzata di sicuro.

Lei esitò, tentò più volte di scrivere qualcosa, ma era palese il suo disagio. Arretrò un poco con la sedia allontanandosi dal monitor, quasi avesse bisogno di respirare. Chiuse gli occhi, serrò le labbra. Avrebbe voluto aprire il vaso di Pandora e sfogarsi, ma qualcosa la frenò. Forse il pudore verso i sentimenti che provava, forse la paura che quel vaso, una volta aperto, sarebbe stato difficile da richiudere. Fatto sta che quell'esitazione fu provvidenziale: il suono del telefono di Luca la tolse dall'imbarazzo.

-Emma, scusami ma devo lasciarti: mi chiamano al telefono. Ci sentiamo presto. Ciao.

Quell'interruzione le fu gradita e si sentì sollevata come il pugile alle corde che aspetta impaziente il gong di fine round.

Luca chiuse rapidamente la finestra di dialogo e si precipitò al telefono dove ad attenderlo c'era una gradita sorpresa.

La sua voce era inconfondibile. Era tonda e rassicurante al tempo stesso. Sapeva trasmettere allegria con il suo marcato accento catanese e la risata, poi, era contagiosa come nessun'altra. Era così sincera e genuina da riuscirti a strappare un sorriso anche nella peggiore giornata della tua vita.

Non si erano mai visti di persona, ma condividevano gli stessi interessi musicali e tifavano per la stessa squadra di calcio. Questo era bastato affinchè entrassero in simpatia. Come capita di frequente nel'era del "Web 2.0" si erano conosciuti su internet e da lì era nata una piacevole amicizia fatta di mail, frequentazioni degli stessi forum e, di tanto in tanto, telefonate.

Fino allora solo il caso aveva impedito loro di incontrarsi. E anche stavolta il fato sembrava remare controcorrente.

-Ciao Luca come stai!
-Ehilà Giusy!
-Hey, mi sa che anche stavolta ci dice male.... Ho casini con il lavoro non posso salire per il concerto.
-No, ma dai... Certo che se evitassero sempre di farli al nord uno magari avrebbe meno problemi...
-Eh, a chi lo dici, io poi da quaggiù mi sento proprio sfigata con le location...
-Azz, immagino
-Senti avrei da chiederti un favore. La rivista per cui collaboro avrebbe bisogno di un po' di foto. So che sei bravo e se mi mandi i tuoi dati ti faccio avere un pass per l'antipalco e per il backstage dove puoi incontrare la band....
-Maddai, certo che te li do!
-.... anzi "le" band. Si è aggiunta una support di cui non ricordo il nome. Fanno rock mi han detto che son bravini ma non li ho mai sentiti.
-No problem, incontrare i Secretum Omega sarà una goduria...
-E poi visto che sei buono approfitto. Mi dovresti scrivere anche due righe di recensione, non troppo diciamo 300 parole...
-Sarà fatto, per loro questo ed altro....