Fading of the day

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Mi appisolai con il telefono in mano: la voglia di sentire la voce di Elisa rimase sospesa sulla mia testa, con la stessa magia del carillon sulla culla dei neonati. Dormii in modo molto pesante, forse per tre-quattro ore ed era notte fonda quando fui svegliato di soprassalto proprio dal telefono. Un numero sconosciuto che preannunciava eventi nefasti.

-Pronto, parlo con il signor Jeremy Saint-Clair?
-Si mi dica...
-Sono il commissario Friedman, Scotland Yard.

La mano mi si ghiacciò sul telefono.

-Signor Saint-Clair: voglia perdornarmi l'ora, sicuramente l'ho svegliata, ma, vede, ho trovato il suo numero sul cellulare della signorina Brown e...
-Elisa?
-Si esatto: purtroppo la signorina è stata vittima di un'aggressione. Dato che abbiamo trovato molte chiamate al suo numero abbiamo supposto che lei fosse un familiare
-Come sta? Dove si trova?
-La signorina si trova all'ospedale: ha riportato ematomi sparsi e diverse escoriazioni ma nulla di grave per fortuna...

Non feci terminare il commissario che già ero in strada in cerca del primo taxi per l'ospedale. Li trovai il commissario con un paio di agenti che piantonavano la stanza di Elisa. Lei stava placidamente dormendo sotto l'effetto di sedativi.

-Signor Saint-Clair è un piacere, quando ho letto il suo nome pensavo ad un caso di omonimia
-A dir la verità, commissario, avrei gradito fare la sua conoscenza in altre circostanze...
-Capisco, ma può tranquillizzarsi: la signorina non ha riportato grosse conseguenze. Stiamo già procedendo con le indagini per accertare la dinamica dei fatti.
-Avete qualche idea circa i sospettati?
-Ancora no, signor Saint-Clair... E, anzi, avremmo necessità di farle alcune domande e...insomma, verificare il suo alibi... Spero mi capirà...

Fortuna volle che i fatti si fossero svolti durante la sera, poco prima delle ventidue. Ero casa e ricevetti una chiamata da Mr.Stanford,  il quale voleva sincerarsi riguardo al progresso dei nuovi capitoli. Parlammo una buona mezz'ora e mai colloquio fu più provvidenziale. La compagnia telefonica fornì il riscontro della telefonata: avevo un alibi ed era la prima buona notizia delle ultime due ore.

Il fattaccio avvenne mentre Elisa stava andando a lavoro. Scoprii per bocca del commissario che quella sera aveva chiesto a Tom il permesso di attaccare più tardi. Questo particolare mi parve una coincidenza strana. Forse doveva incontrare qualcuno?

Nel corso dei giorni immediatamente seguenti venni a sapere che Elisa era stata aggredita alle spalle, da qualcuno a volto coperto che indossava una sorta di tunica con cappuccio, molto simile ad una veste monacale. Non era stato possibile per lei identificare l'aggressore, perchè questi l'aveva cinta all'altezza del collo (erano evidenti i segni che riportava) e stordita con un colpo alla nuca. I lividi e le escoriazioni erano dovute alla caduta sul selciato, avvenuta a "corpo morto", in condizioni di incoscienza e su una zona dissestata del manto stradale. La scena era stata ripresa dalle videocamere di sorveglianza a circuito chiuso di una filiale della Bank Of Scoland, situata giusto di fronte al luogo dei fatti. Purtroppo le riprese avevano filmato Elisa ed aggressore che rivolgevano entrambi le spalle all'obiettivo.

-Chi ha commesso il crimine non aveva intenzione di ucciderla, altrimenti sarebbe stato nella possibilità di farlo. Quanto registrato dalle telecamere confermano anche che non voleva nè rapinarla, nè violentarla. Per cui crediamo che sia trattato di un atto intimidatorio.

Le conclusioni a cui era giunto il commissario Friedman non mi rassicuravano affatto.