Creato da fading_of_the_day il 17/11/2010

Fading of the day

....as night takes over

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Need To Feel Loved

Post n°66 pubblicato il 14 Ottobre 2011 da fading_of_the_day
 


Nel suo immaginario aveva sempre visto quell'evento lontano mesi o anni.
Era come il Natale osservato dalle fiorate terrazze d'estate. Era come il giorno del matrimonio che i parenti ti profetizzano sin dalle elementari.
Aveva i contorni sfocati di un campo biancastro illuminato da una luce accecante.
Aveva i contorni irrisolti di un futuro troppo lontano per essere accettato così all'improvviso.

Dall'atmosfera soffusa del pub scozzese irruppero gli occhi vispi di Emma, animati da un bagliore particolare nelle pupille che non nascondeva l'importanza del momento. Con le dita lisciava nervosamente la frangia e, di tanto in tanto, si guardava attorno, turbata dalla potenziale vicinanza di altri avventori.


-Vedi, io non ho nessuna intenzione di immischiarmi nelle tue cose personali, ma capirai bene che mi infonde un po' di tensione questa faccenda.


Mentre le parlava manteneva gli occhi bassi sul bicchiere ed osservava le bollicine della birra che compivano evoluzioni ascensionali.


-Io vorrei capire.... - proseguì con lo sguardo fisso sulla sua pinta corretta al lime - .... vorrei capire il senso di questo incontro. Mi pare che le cose siano già state chiarite da tempo.
-Infatti - esordì lei con un'ottava più alta del normale, facendo un piccolo balzo in avanti sulla sedia - ....infatti.... E' tutto a posto. Si tratta solo di una formalità.
-.....della quale, mi permetterai, non vedo la minima esigenza - sbottò lui alzando finalmente gli occhi - non vedo alcun motivo per cui tu debba fare il giro del mondo per una banale formalità.


Emma gli strinse entrambe le mani, sporgendosi con il viso quasi aldilà del boccale di birra, come se quello fosse il reale ostacolo tra loro due.


-Dobbiamo sistemare soltanto delle cose che sono rimaste sospese. Nulla di più.


Emma fece per baciarlo, ma lui si ritrasse.


-...lo so bene cosa è rimasto in sospeso. Lo so bene.... Però, al contempo, c'è molto altro che non so. Ad esempio, non so cosa succederà quando tu sarai lì, cosa succederà quando sarete faccia a faccia nella stessa stanza....

 

Quella presenza scomoda si riaffacciava di nuovo, dopo che, per tante volte, era stata ricacciata dietro le quinte con sonori spintoni. Markus era il fastidioso impiccio che ogni tanto riaffiorava in superficie, era l'ingombrante cadavere che nelle notti di bassa marea il lago restituiva alla riva.


-Non ti capisco- fece lei stizzita allontandosi dal tavolo ed agitando le mani - sembra che questi ultimi mesi per te non abbiano significato nulla.
-Tutt'altro -
riprese lui rendendo più grave il tono della voce -  Proprio perchè questo periodo insieme ha rappresentato molto non vorrei che tu andassi. Emma, vorrei capire cosa succederà quando usciremo da questo pub, quando domattina il tuo volo decollerà. Vorrei capire se la mia vita potrebbe cambiare.


Emma emise uno sbuffo, un principio di risata smodata. Poi tra tutte le carte del mazzo, pescò quella con scritto "sarcasmo" sul dorso.


-La tua vita cambiare? Di cosa mi stai parlando? Eri tu che vivevi in un altro emisfero? Eri tu che stavi per sposarti?


Terminata l'ultima parola si bloccò di colpo. L'uscita non era stata delle più felici.


-Mi stai considerando un intralcio? Sembra quasi che ti dispiaccia non esserti accasata con quello lì...
-Scusa ho esagerato. Stavo solo cercando di dirti che chi tra noi due ha avuto la vita più scombussolata sono stata io.


Luca inarcò il sopracciglio ed arretrò con il capo, scuotendo la testa.
-Non stai rendendo giustizia alla mia vita privata. Decisamente no.


Si adagiò sullo schienale e le dita iniziarono a disegnare traiettorie casuali sull'esterno del bicchiere.


-Forse quella che non si rende conto sei tu. Ti sei dimenticata quello che ho fatto per averti, le centinaia di chilometri mangiati, le lettere che ti ho scritto...
-Io mi rendo conto benissimo, solo che vorrei un po' più di maturità nel nostro rapporto. Vorrei che ogni volta che mi allontano, tu non ti facessi sopraffare da mille paure.
-Parli di maturità proprio tu? Che sei la prima che tira fuori le unghie ogni volta che parlo con un'altra donna?



Luca abbandonò la conversazione con una vivida delusione sul volto. Tutta quella faccenda di Emma che sarebbe dovuta ritornare a casa per qualche tempo era sempre stata molto di più che una semplice ipotesi, fin dall'inizio della loro storia. Ma da prospettiva remota ed impalpabile, nel giro di pochi giorni, si era trasformata, improvvisamente, in una inevitabile tappa della loro relazione.

La fattura era in scadenza ed era giunto il momento di pagare.

 
 
 
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LOVING ELISA BROWN 2/2

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