Creato da fading_of_the_day il 17/11/2010

Fading of the day

....as night takes over

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Post n°202 pubblicato il 02 Ottobre 2014 da fading_of_the_day
 

Nei giorni seguenti non ci furono sviluppi di rilievo nelle nostre indagini. Tutto sembrò acquietarsi, come se le mille congetture che avevamo tirato fuori fossero un eccesso analitico fine a sè stesso.

Si stava avvicinando il periodo natalizio ed il fermento, nell'aria, era tangibile, tanto che ricevetti una mail dallo staff del Kings Wark in cui venivo invitato ad una serie di eventi benefici, organizzati allo scopo di reperire fondi a favore delle famiglie disagiate. La trovai un'iniziativa encomiabile e pensai che avrebbe rappresenntato, altresi, un'ottima occasione per farci una piccola "vacanza". In più, sarebbe stata un'ottima opportunità per rivedere Fiona e farla conoscere alla mia Sin.

Rivedere Edimburgo, sebbene l'ultima visita fosse stata recente, rinfocolò in me una serie di sensazioni familiari e positive, enfatizzate ancor più dagli addobbi e dall'atmosfera di vivida attesa che permeava le strade ed i locali del centro. Giungemmo al Kings Wark che ormai era l'imbrunire ed il locale era stracolmo di gente che animatamente partecipava ad una riffa. A chiamare i numeri era una più che brilla Fiona, che non risparmiava battute e doppi sensi ad ogni numero estratto da un panierino di vimini. Appena Sinead la vide, rise e, in cuor suo, scommisi che quella vista avrebbe cancellato con un colpo di spugna le frecciate che mi aveva lanciato sulla mia presunta "love story" con la signora Carter.

Non appena Fiona mi scorse spuntare da nugolo di teste assiepate fin in fondo al locale, fui accolto da uno scrosciante applauso. Ad ampi gesti la padrona di casa mi fece segno di avvicinarmi al palchetto da cui dirigeva le operazioni. Poi mi diede il microfono ed io, da consumato showman, rapidamente mi calai nello spirito della serata: ringraziai tutti per aver presenziato a quell'importanto evento di raccolta fondi e li incitai a non perdere l'opportunità di degustare le numerose birre che la casa proponeva.

L'evento si protrasse fino a notte fonda ed i risultati andavano oltre ogni più rosea aspettativa: eravamo tutti entusiasti che qualcuno, meno fortunato di noi, potesse trascorrere un Natale più sereno e spensierato. Uscito l'ultimo cliente, Fiona accatastò decine di boccali sporchi sul bancone, prima di riporli con cura nella lavastoviglie. In viso le si poteva leggere un'espressione stanca ma soddisfatta e mi strinse il cuore quando notai gli occhi leivemente arrossati e lo sguardo perso in un angolo nascosto del lavandino: stava certamente ripensando a sua figlia, a quanto quel locale fosse stato un progetto che avevano portato avanti insieme. Ero certo che avrebbe voluto condividere quei momenti con Elisa, sentirla finalmente vicina: figlia, amica e socia in affari. Cavalcare l'onda emozionante di quel nuovo status che le avrebbe rese, forse per la prima volta, davvero inseparabili.

Ci accomiatammo calorosamente con la promessa da parte di Fiona che presto sarebbe venuta a farci visita a Kirkwall. Espresse il forte desiderio di rivedere la casa dove aveva vissuto Elisa e portarle dei fiori.

 
 
 
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LOVING ELISA BROWN 2/2

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