Fading of the day

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Quando Elisa mi spiegò tutto, fu come vedere dall'alto un immenso mosaico fatto con tessere di domino. Mano a mano che le sue parole andavano avanti, mano a mano che le schedine cadevano le une sulle altre, vedevo costruirsi la conseguenzialità tra gli eventi, ordinarsi i rapporti causa-effetto. Il tutto aveva la dimensione di una rivelazione, una epifania che accolsi come un atto di fede, tanto era incredibile ed indeterminabile. Mai avrei potuto prevedere cosa ci fosse davvero dietro a tutto quello che era accaduto. Semplicemente perchè mi mancavano alcune informazioni basilari.

Elisa, Liz e Madison erano tre alchimiste riuscite nel secolare intento di trovare la quadratura del cerchio. Avevano scovato il modo di convertire metallo plebeo in aristocratico oro. Ad innescare quella passione fu Liz, che aveva studiato chimica all'istituto professionale. Tra il serio ed il faceto, un giorno, raccontò alle altre due di aver approfondito più volte l'argomento e che sapeva dell'esistenza di un testo medievale, conservato presso l'università svedese di Uppsala, in cui venivano descritti i passaggi in dettaglio. Si trattava di estratti contenuti in "Philosophia Magna", opera dell'alchimista svizzero Paracelso.

Elisa colse la palla al balzo: dato che doveva reperire alcuni tomi presso la biblioteca nazionale di Oslo, decise che valeva la pena fare una piccola deviazione. Seguì le indicazioni di Liz e trovare il testo fu un gioco da ragazzi. Ora rimaneva solo un piccolo particolare. Il testo era in latino e nessuna delle tre lo conosceva. Qui entrò in gioco Robert, conosciuto durante la sua escursione scandinava: l'ideologo del suo partito di appartenza si dava il caso fosse un professore di lettere a Stoccolma.
Morale della favola: Elisa tornò baldanzosamente ad Edimburgo con la traduzione del testo.

-Quindi l'agendina è...
-...un formulario alchemico...

Squadrai Elisa sconcertato e deluso. Lei lesse le mie emozioni.

-Jeremy, capirai bene che non potevo sbandierare ai quattro venti la cosa
-Ma come? Proprio tu che mi hai accusato di tenerti nascosto le cose che facevo?
-Jeremy hai ragione, ma vedi, c'è un motivo ben preciso dietro...
-Io...Elisa...io...Non so più cosa pensare, non riesco a rendermi conto in che casino siamo messi
-Ok, provo a spiegartelo io...

Elisa mi raccontò che Liz aveva avuto rapporti molto stretti con il National Front, una frangia conservatrice scozzese di estrema destra, che aveva fatto furore soprattutto negli anni settanta e ottanta. Recentemente il suo peso politico ed il suo impatto sull'opinione pubblica avevano subito un brusco declino, motivo per cui, nel corso dei tardi anni novanta ed inizio duemila, il movimento aveva perlopiù sonnecchiato. Tuttavia, a partire dal 2011, in seguito alla conquista di alcuni seggi nel parlamento scozzese, l'attività del National Front era tornata prepotentemente alla ribalta.

Liz, per mezzo di alcune amicizie poco raccomandabili, era entrata in contatto con il movimento. In particolare, aveva stretto amicizia con un certo Josh Anglesey, uno dei capi carismatici del redivivo National Front, il quale si era mostrato molto interessato alle capacita chimico-alchemiche di Liz. Per riconquistare una certa leadership, soprattutto agli occhi dell'opinione pubblica, e per reclutare nuove leve, era necessario mettere in campo una massiva campagna di pubblicizzazione. E, per fare ciò, erano necessari soldi. Tanti soldi. Il ruolo di Liz era proprio quello di finanziare il National Front.

Per completare il piano mancava solo reperire la materia prima.