Creato da fading_of_the_day il 17/11/2010

Fading of the day

....as night takes over

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Post n°141 pubblicato il 08 Maggio 2014 da fading_of_the_day
 

Provai una vertigine, provai quell'assenza istantanea di gravità causata dall'afflusso fulmineo di sangue al cervello. Quelle parole furono l'ebbrezza del vino a stomaco vuoto, la goccia di pioggia fredda che penetrava beffarda tra pelle e camicia.

Ripiegai il foglietto e la mia faccia - ci avrei scommesso - era priva di qualsiasi espressione.

Elisa tirò fuori dalla borsetta un pacchettino che mi fece scivolare davanti lentamente. Un piccolo vagone merci senza locomotore. In mezzo, tra me e lei, due linee parallele immaginarie, due binari disegnati dalle sue dita sulla stoffa. Elisa riportò le mani giunte davanti alla bocca, nella tipica posa di chi attendeva una notizia importante. Con gli occhi mi chiese di aprirlo. La guardai e scorsi la ciocca ribelle sospesa sulla sua fronte senza toccarla, come se avesse rispetto per la solennità del momento.

Non mi concentrai su ciò che avevo sotto il naso, ma seguii ad osservare la piccola creatura che amavo: lo facevo ogni volta che potevo. Cercavo sempre un particolare nuovo nel suo viso, una linea sulla pelle, un'increspatura delle labbra, un'inclinazione del mento. Elisa era per me una rivelazione quotidiana.

Poi sollevai il coperchietto e dentro, incastonati in due asole di velluto blu, c'erano due anelli d'oro bianco. Due fedi nuziali.

Era la prima volta che una donna mi faceva una proposta di matrimonio. Ora sapevo come ci si sentiva a stare dall'altra parte della barricata.

Alzai lo sguardo verso Elisa e stavolta i suoi occhi mi dicevano "ti prego, accetta". Le mani giunte come in preghiera, strette tra loro e bianche come le nostre qualche attimo prima, quando la sua morsa fermava il tempo, fermava il mio sangue. Il nostro sangue.

-Elisa io...
-Jeremy ti prego...

Sciolse le mani e ne appoggiò una sulla mia. Era calda e attraverso il pollice potevo sentire il battito del suo cuore. Correva come correva il mio.

Io ed Elisa. Elisa ed io. Averla per sempre era una delle cose che desideravo di più.

-Jeremy voglio diventare tua moglie

Mi disse perentoria, guardandomi con un bagliore negli occhi, un bagliore che non mi aveva mai regalato prima di quel momento. Un bagliore vivo, simile a quello di stelle lontane, che giungeva nitido dal buio dello spazio profondo, alla più alta velocità che la natura avesse mai conosciuto. Sollevai il palmo della sua mano e le baciai la punta delle dita.

-Ne sei sicura - le feci con un sorriso beffardo.

Sapevo che in quei frangenti il sarcasmo la irritava. Ma il divertimento stava proprio lì...

Lei mi guardò severa, ritrasse la mano e bevve un calice intero di bollicine tutto di un fiato. Io rimasi immobile, con il torace che non assecondava più il respiro. Poi si alzò, mi prese il viso tra le mani e mi baciò.

-Non rinuncerei all'onore di essere la signora Saint-Clair per nulla al mondo...

 
 
 
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LOVING ELISA BROWN 2/2

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