Fading of the day

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Tornai a casa che Elisa era appena rientrata. Indossava un maglione bianco e soffice, al cui tepore si stava rilassando sul divano. Mi diede un bacio distratto e mi resi conto che aveva lo sguardo assente, che vagava chissà dove.

Negli ultimi giorni l'avevo vista parecchio tesa: c'era qualcosa che la preoccupava e temevo che non si trattasse dei problemi "ordinari". C'era dell'altro, me lo sentivo. Attraversai piano la stanza verso il mobiletto dei liquori, come se non volessi svegliarla da quella sorta di trance. Versai due dita di Lagavullin nei bicchieri da whisky e mi riavvicinai al divano.

-Eli tutto bene?

Elisa, in un primo momento, non rispose. Continuava a guardare fisso davanti a lei, in modo inespressivo, come sotto effetto di droghe. Poi mise a fuoco la mia figura e si riebbe.

-Sono solo un po' stanca. Oggi a lavoro c'era un casino che non immagini... Le maledette partite di campionato. Il pub diventa una bolgia quando danno il calcio

Prese il bicchiere che le avevo porto e bevve. Aveva il viso scavato, che il trucco solo parzialmente riusciva a mascherare. Mi spostai dietro alle sue spalle ed iniziai a massaggiarle il collo. Elisa socchiuse gli occhi con beatitudine ed abbandonò la testa all'indietro.

-Bravo, amore mio, così...

Mi abbassai con la bocca vicino al suo orecchio

-Sei sicura che non c'è altro che ti preoccupi? - le sussurrai.

Elisa fu attraversata da un leggero fremito che avvertii sotto le mie mani, una lieve scossa che mi scorse attraverso le dita.

-In effetti Jeremy, c'è qualcosa che vorrei dirti. Riguardo al matrimonio, vedi...
-Ecco, lo sapevo... ci hai ripensato...

Elisa si staccò dal contatto, si girò verso di me e mi sorrise con scherno. Quel visino impertinente era irresistibile.

-Ma no stupido, tutt'altro... Volevo dirti che ho ripensato alla tempistica e vorrei accelerare le cose... Mi sono resa conto che le indagini e tutto il resto vanno per le lunghe e mi sono stufata di aspettare. Che dici se ci organizziamo per settimana prossima?

Sentii un calcio nello stomaco. Qualcosa di lontano, ancora teorico, tutto d'un tratto si materializzava. Assumeva dei contorni, una scadenza temporale. Fui assalito da un misto di paura ed eccitazione e non ebbi la prontezza di rispondere.

-Si tratterebbe di una cerimonia davvero snella ed informale con rito civile, ovviamente. Mi sono informata su ristorante, inviti e tutto il resto. Si può fare, non è una pazzia. Avremo pochi invitati ed il tutto durerà lo spazio di una serata. Che ne dici?