Creato da fading_of_the_day il 17/11/2010

Fading of the day

....as night takes over

HAUNTED BY YOUR....MUSIC (1/5)

 

HAUNTED BY YOUR....MUSIC (3/5)

 

HAUNTED BY YOUR....MUSIC (4/5)

 

 

« Inner JourneyBarcode »

Words Unspoken

Post n°16 pubblicato il 10 Febbraio 2011 da fading_of_the_day
 


Emma avvertì l'imbarazzo causato dalla condivisione di un pensiero così intimo. Così, con fare rassicurante si avvicinò, appoggiò le mani su entrambe le sue spalle e fissò la sua dignitosa imperturbabilità.

Poi allargò le palpebre e con femminile bisogno di sapere gli pose la domanda più ovvia.


-Cosa c'è che non va?


Lui irrigidì la mascella nella sua tipica smorfia da rettile preludio ad una replica difensiva.


-Ti confesso che non ero preparato a questo.


La domanda più ovvia aveva ricevuto la risposta più ovvia.

Trascorse un lungo ed indefinito attimo di magnanimo silenzio durante il quale lei lo guardò con compiaciuta indulgenza. Poi successe qualcosa che né lui né lei osavano aspettarsi.

Lui si sporse verso il suo opulento universo di biondezza ed australianità, immergendosi nell'algida aristocrazia che il biancore della sua pelle emanava.
Senza guardarla negli occhi, appoggiò le sue labbra abbracciando l'inferiore di lei. L'untuosità del lucido gli penetrò dentro con la rapidità del veleno e la dolcezza del miele. Il contatto durò il breve fremito di qualche secondo.

Poi, le bocche si staccarano ed il viso di lei si riempì di voluttuosa luce. Entrambi abbassarono lo sguardo, vinti dal turbamento dell'inatteso incontro ed adagiati nel silenzio, morbido ricovero delle parole.

Erano fissi, immobili come due scogli che si guardano in mezzo al mare.
Sullo sfondo, il canto dell'interminabile spazio aperto.

Non era quello il momento di grigi calcoli sui 'perchè' o sui 'percome' di quel bacio. All'unisono si rianimarono come risvegliati da una gialla folata di primavera. Assaporarono ciascuno le proprie labbra, scrollarono le spalle contratte e diedero vita ad un vivace sorriso di complicità ad accompagnare il protrarsi dell'intesa.


-Ora devo andare. Domani si parte.


Tagliò corto Emma.

Lui rimase sorpreso per l'uscita repentina ma dissimulò bene il disagio. Sarebbe stato il suo turno per porre la propria domanda ovvia: Ci rivedremo?
Ma, a torto o ragione, desistette. In fondo cosa sapeva lui di lei e lei di lui? Avrebbe avuto un senso rivedersi? Le domande - stavolta non banali - iniziavano a moltiplicarsi.

Così, con il fare frettoloso di chi si è appena ricordato di un impegno urgente (o che fa finta di averne uno), la salutò con un distante bacio sulla guancia.


-Anche io domani sono in partenza


Si limitò a dire più per cortesia d'agio che per onestà.

La mezzanotte era passata da un pezzo, la nebbiolina fuori dal locale rendeva più solenne e grave il saluto. Le mani si strinsero un'ultima volta. Poi, le schiene si allontanarono in un fragoroso silenzio

 
 
 
Vai alla Home Page del blog

LOVING ELISA BROWN 2/2

Citazioni nei Blog Amici: 18
 
 

ULTIME VISITE AL BLOG

cassetta2nodopurpureoNoRiKo564Rosecestlavielascrivanafading_of_the_daySky_Eaglesperanza1945IlGrandeSonnolab79cloneselvaggiopsicologiaforenserioga651965pantarei63rbfinancial
 

ULTIMI COMMENTI

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 

AREA PERSONALE

 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963