Creato da fading_of_the_day il 17/11/2010

Fading of the day

....as night takes over

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Missing Information

Post n°18 pubblicato il 15 Febbraio 2011 da fading_of_the_day
 


Generalmente, quando si accingeva a varcare la foresta del sonno, gli oggetti tendevano ad apparirle duplici.

Uno specchio era una pozzanghera che rifletteva il proprio io distorto; la testiera del letto era la prua di una nave inghiottita dalla nebbia del mattino; il bianco abat-jour sul comodino era un niveo giglio.

Ma quella notte nella mente di Emma mancava l'ineffabile nullità che precedeva il torpore onirico. Non riusciva a riprodurre i consueti arzigogoli visivi. Seduta a bordo letto, si tormentava la frangia arrotolando la ciocca bionda intorno all'indice, con la faccia di un impiegato del catasto che tenta di decifrare il cuneiforme. E si, perchè ad Emma mancava una cosa fondamentale che non era riuscita ad ottenere dall'incontro con Luca: l'informazione.

Chi era, cosa faceva, cosa gli piaceva e cosa detestava. Non avrebbe mai avuto la sfacciataggine di porgli quel torrente di domande, ma con femminile scaltrezza, avrebbe potuto intuire queste informazioni dal linguaggio del suo corpo. Ma per qualche inafferrabile fattore, non ci era riuscita.

Si distese monoliticamente appoggiando la testa sul cuscino. Il suo corpo ricordava il sole basso d'inverno. Portò un braccio sul volto nell'illusorio tentativo di abbandonarsi all'arcano onirico. Non essere riuscita a dipingere un quadro chiaro la frustrava enormemente.

La ricerca della conoscenza è una saga di umiliazioni crescenti, che incorpora un rammarico ancor maggiore quando l'oggetto in questione suscita un interesse quasi morboso.

Perchè Emma si era accorta di una cosa nell'ultima ora insonne: Luca stava diventando una vera e propria ossessione. Evasivo, distante, controllato, ma poi capace di quel bacio.

L'informazione, forse c'era, ma era parziale. Mancava una parte essenziale.


-Partirò solo nel pomeriggio. A pranzo dobbiamo vederci. Devo sapere.


Tre frasi di senso compiuto, secche come un campo arido dal sole di luglio. Questo fece sobbalzare Luca durante il sonno. Non aveva spento il telefono. Pensava che il loro incontro fosse terminato con un punto. Nero e bello grande. Invece quei tre periodi stringati gli aprivano davanti agli occhi una strada nuova. Corrugò la fronte, strinse le sopracciglia, fessurò le pupille per difendersi dalla luce dello schermo.


-Ok fammi sapere dove e a che ora. 'Notte.


Delle tre, la più sibillina era quel "Devo sapere", che suonava laconica ma prospera di significato. Cosa doveva sapere Emma? Nella sua testa era ben chiaro, mentre in quella di Luca galleggiava come fuliggine smossa dal camino in un mare di dignitosa imperturbabilità.

Il pranzo avrebbe fugato i dubbi, il confronto avrebbe messo di fronte le due parti.

L'informazione, colta nella sua interezza, conduce sempre al passo taciuto.

 
 
 
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