Creato da fading_of_the_day il 17/11/2010

Fading of the day

....as night takes over

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Rendez Vous

Post n°8 pubblicato il 16 Dicembre 2010 da fading_of_the_day
 




Il suono della radio che ruppe il silenzio della mattina arrivò alle sue orecchie come un indefinito ronzio.

Ma, ben presto, la musica lasciò il posto alle parole, incalzanti come la macina di un mulino.
Emma era sdraiata su un fianco, rannicchiata ed infastidiita da tutta quell'entropia. Tirò la coperta fin sopra i capelli, strinse gli occhi, piegò il cuscino sulle orecchie e cercò di riaddormentarsi.
Quel debole tentativo durò pochissimi minuti. Il più era fatto, ormai metà di lei era già veglia.

Malediceva ogni volta quella radio, ma era l'unico modo per vincere la sua pigrizia, per dare una scossa alle immobili fibre del suo corpo. Poi, però, appena riavutasi dallo shock del risveglio, si ricordava che era un regalo di Danny e, improvvisamente, ogni singola nota le pareva soave come una maestosa sinfonia d'ochestra.

Realizzò che nel pomeriggio avrebbe dovuto incontrarsi con Markus e una nausea mortale annegò il suo animo. Radunò le forze, mise i piedi fuori dal letto. Un lungo caffè era quello che le serviva per sistemare testa e stomaco.

Il resto della mattinata trascorse pigra, tra un po' di musica e la lettura di un giallo che stancamente si era impossessato del suo comodino da un paio di mesi. Uno di quei mattoni da 700 e rotte pagine che le aveva regalato la sua amica Sophie.


"Leggilo, è divino!"


Le aveva detto, in maniera così convincente da trasmetterle lo stesso entusiasmo con cui un bambino si sveglia la mattina di Natale. Ma il feeling tra loro due era durato ben poco, forse lo spazio di un centinaio di pagine. Ora il piacere della lettura aveva lasciato il posto al gusto della sfida: cascasse il mondo, doveva ad ogni costo arrivare alla fine. Sapeva che Sophie l'aspettava al varco.....

Durante una delle sue frequenti pause, alzò gli occhi verso la finestra. Fuori c'era un bel sole. Un sorriso le si stampò in volto: aveva una scusa per rimettere quello scomodo libro sul comodino ed uscire. Decise di andare al The Pass per mangiare qualcosa. Non le andava molto di sistemarsi: si dedicò al make up solo lo stretto e necessario, si infilò un paio di jeans, le consuete scarpe da ginnastica e la sua affezionata camicia di lino che usava per andare al mare.

Da casa sua il locale distava un quarto d'ora a piedi: le piaceva molto quel posto. Si godeva di una splendida vista dell'oceano e la sera il tramonto creava uno spettacolo indescrivibile. La vegetazione era molto rigogliosa ed arrivava fin quasi sul bagnasciuga, lasciando un lembo di pochi metri di terra ai fortunati bagnanti che riuscivano a trovar posto durante la bella stagione.

Si sedette al solito tavolino con vista e ordinò un panino ed una birra.

Era pensierosa quel giorno, ma la conversazione notturna con Luca c'entrava poco. C'era una canzone che le girava in testa, la stava ascoltando alla radio mentre si preparava e non voleva saperne di lasciarla in pace. Uprising le piaceva perchè era un pezzo di protesta, un grido di ribellione contro lo status quo. A suo modo, anche lei in quel momento si sentiva così. E si che, finora, era sempre stata vista come la dolce fanciulla disincantata, sognatrice e innamorata della vita. Ma tutto era stato stravolto e sentiva dentro un nuovo e tumultuoso sentimento di rivalsa.

Paranoia is in bloom
The PR transmissions will resume
They'll try to push drugs
Keep us all dumbed down and hope that
We will never see the truth around

Another promise, another scene, another
A package not to keep us trapped in greed
With all the green belts wrapped around our minds
And endless red tape to keep the truth confined


Ecco, tra le cose che doveva evitare c'era proprio la paranoia, che l'aveva fatta ricominicare a fumare. Non voleva e non poteva: se l'avesse saputo Markus sarebbe andato su tutte le furie. Mentre la musica scorreva nella sua testa, girava accuratamente la sigaretta nell'incavo del posacenere, quasi a modellare l'estremità accesa.

They will not force us
They will stop degrading us
They will not control us
We will be victorious

Assorta in quel futile gioco, non si accorse che aveva compagnia.
Una mano le si posò sulla spalla.


-Come mai sei gia qui?


Si girò di scatto e le apparve il volto strafelato e grondante di sudore di Markus


-Ma, soprattutto, perchè stai fumando? Sai che non fa bene alla tua voce....


Ecco, la voce, era tutto quello che gli interessava.


-Cos'hai fatto? Sei stravolto!
-Si si, cambia discorso tu.... Vabbè.... Ascolta visto che sei già qui, approfittiamo e parliamo ora che dopo sto incasinatissimo.


Emma spense la sigaretta con la furtività del bambino che nasconde la mano piena di biscotti alla madre.


-Sono tutta orecchi. E' successo qualcosa di grave?
-Succede che loro mi stanno mettendo sotto pressione. Vogliono che facciamo il grande botto anche in Europa. Vi hanno organizzato un tour di supporto ai Secretum Omega e....
-Aspetta, aspetta.... Cosa c'entrano i Secretum Omega? Quelli fanno metal!!!! Noi dovevamo andare con gli Static Sunburn.... Che diavolo succede!!
-....Succede che ci sono grossi interessi dietro.... Quelli della Bladetron si sono messi in mezzo ed hanno piazzato i loro
delfini.
-Da non credere....
-E' tutto deciso. Hanno già stampato pure le locandine. Eccola! Leggi "Invisible Line in Tour Europeo con i Secretum Omega". C'è anche la tua foto. Sei pure venuta bene...
-Lascia perdere...... Ma è una stronzata!!! Artisticamente parlando non c'entriamo nulla noi e loro...
-Lo so, ma bisogna chiudere un occhio e porgere l'altra guancia. Per stavolta è andata così. Consoliamoci con l'assegno che ci hanno fatto...


Dopo quella notizia, Markus si congedò, preso com'era dai mille soliti impegni. Emma rimase un altro po' e poi decise di fare una passeggiata in spiaggia. Immersa nei suoi pensieri non si rese conto dello scorrere del tempo: era quasi giunta l'ora del tramonto. Si sedette sotto un albero ed attese. Un vento leggero le accarezzava la frangia, con il piede disegnava delle linee curve sulla sabbia, ripensando a quando era bambina d'estate e giocava a biglie con suo fratello. Un sentimento misto di paura e nostalgia la assalì. Il passato riviveva nei bei bellissimi ricordi che custodiva, ma del futuro era disorientata ed inquieta.

Osservò il sole morire, sorrise e pensò che era valsa la pena aspettare.

 

 
 
 
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