Creato da fading_of_the_day il 17/11/2010

Fading of the day

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Your Memories Remain

Post n°6 pubblicato il 09 Dicembre 2010 da fading_of_the_day
 




"Ciao Emma, quattro chiacchiere le faccio volentieri. Del resto l'archeologia è una delle mie grandi passioni. Se vuoi il mio contatto msn è crossing_planet@hotmail.it". A presto, Luca.

Letta l'email, Emma non indugiò un secondo e aggiunse il contatto al suo messenger.


"Ehilà, sei stata rapidissima"
"Guarda, è stato un caso, mi sono connessa solo 5 minuti ed ho trovato la tua mail...."
"Dunque, anche tu sei appassionata di antiche civiltà e affini?"
"Diciamo di si, mi interessano molto...
"Cosa in particolare?"
"Sumeri e Babilonesi.... Ma in realtà ti ho contattato principalmente per un altro motivo"
"Ah, ecco...."
"Per caso conosci un certo Danny?"
"Accidenti, come siamo diretti. Fammi pensare..."
"Sai, è molto importante per me saperlo"
"Danny, Danny... Dammi qualche altra informazione.... Ma dove avrei dovuto conoscerlo scusa?"
"Danny ha studiato presso l'università di Ginevra. Si era laureato in...."
"Ahhh, quel Danny!!! Maddai!!!! Si ci siamo coosciuti sul forum 'Ancient World'. E' un grande appassionato di Mesopotamia. Ci siamo scambiati più volte link e titoli di libri. Ma lui non è svizzero, se non sbaglio...."
"No è australiano. Anzi era, purtroppo. E' morto circa sei mesi fa."


Emma tolse lo sguardo dal monitor e tentò, invano, di trattenere le lacrime. Pensare a lui le toglieva sempre il fiato, si sentiva stringere il petto. Ma riuscì a farsi forza: respirò lungo, si asciugò il viso e riprese con la chat.


"Accidenti, ad un certo punto non lo avevo visto più on line, ma non immaginavo minimamente che fosse accaduta una cosa del genere. Come è successo?"

"Guarda è una storia lunga.... Adesso non mi sento di parlarne. Scusa."
"Ci mancherebbe, non preoccuparti. Beh, immagino che Danny fosse molto importante per te..."
"Si, era il mio fidanzato"


Di nuovo Emma si sentì morire. Questa volta decise che non poteva e non voleva trattenere il suo pianto. Continuare a parlare del suo Danny, seppur con un perfetto sconosciuto, le faceva troppo male.


"Senti, avrei mille cose da chiederti, ma si è fatto tardi. Grazie per la chiacchierata, a presto"
"Ok, ciao Emma, grazie a te. A presto"



Spense il pc e si coricò immediatamente. Chiuse gli occhi, sperando di cadere rapidamente nel sonno profondo. Ma dopo quella chiacchierata, il quieto riposo era una chimera, solo una pia illusione.

Il suo passato, inevitabilmente, riemerse a galla.
Le venne in mente la prima volta che si erano incontrati.

Era d'estate, avevano 16 anni.

Su un'affollatissima spiaggia di Byron Bay i loro sguardi si erano incrociati in mezzo a decine di ragazzi che festeggiavano la fine della scuola. Per Emma fu un tuffo al cuore. Parlarono per tutta la sera come se il mondo intorno a loro non esistesse.

Si baciarono, giurandosi amore eterno.

Durante tutti quegli anni si erano amati nonostante tutto e e tutti, avevano fatto mille sacrifici, spesso facendo migliaia di chilometri solo per vedersi qualche ora.

La carriera di Emma ed i suoi frequenti viaggi non avevano minato nulla del loro rapporto. Di lì a pochi mesi avrebbero festeggiato il loro decimo anniversario. Volevano regalarsi un lungo viaggio in Europa: Parigi, Londra, Amsterdam, Barcellona, Roma: avevano stabilito tutte le tappe del viaggio dei loro sogni, ma il destino aveva deciso che negar loro quella grande gioia.
Il destino aveva deciso di togliere ad Emma il grande ed unico amore della sua vita.

Emma si sedette gambe incrociate al centro del suo grande letto. Di dormire non se ne parlava: sentiva il bisogno di aprire il suo diario.
Si trattava del diario che aveva iniziato a tenere dopo la scomparsa di Danny, sul quale appuntava le sue emozioni, i suoi ricordi, le sue poesie e tutte le frasi che le venivano in mente. In quel diario c'era tutto il suo mondo, era l'unico modo con cui poteva mantenere un legame con Danny.

Decise di leggere il primo pensiero che aveva scritto.


"Your memory remains, I breath it closer...."


Così chiuse gli occhi, strinse il diario al petto e diede un lungo respiro.

Si rese conto che aveva ragione.
Danny era ancora lì: nella sua mente, nel suo cuore.


 

 
 
 
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