Creato da fading_of_the_day il 17/11/2010

Fading of the day

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Post n°156 pubblicato il 29 Maggio 2014 da fading_of_the_day
 

La sede della Gran Loggia di Scozia era un'imponente edificio situato in George Street, esattamente nel punto di intersezione in cui passavano le direttrici che conducevano, rispettivamente, all'Holyrood Palace ed al Castello di Edinburgo. La particolarità topografica mi colpì: pensai che non fosse una coincidenza la sua semplice raggiungibilità dai due simboli della sovranità scozzese.

Il Gran Maestro Massone reggente, fratello Gordon di Esslemont, era un uomo di mezza età davvero affabile nei modi. Dopo i convenevoli, mi condusse in una sala privata in cui avremmo potuto discorrere con la giusta intimità.

-Mi perdoni Saint-Clair, non la giudichi una domanda né scortese né impertinente: ma davvero lei non ha mai approfondito le origini del suo cognome?
-Maestro, no, e non me ne vergogno. Insomma: non avrei mai pensato ad un collegamento del genere...

Il Gran Maestro mi spiegò i dettagli di ciò che mi aveva anticipato per sommi capi durante la nostra conversazione telefonica.

Secondo alcuni documenti ufficiali depositati presso la Loggia, ero il discendete della famiglia Sinclair, la cui formazione risaliva circa all'anno mille, ossia in pieno Alto Medioevo. Il cognome Saint-Clair rappresentava la versione francesizzata, originale, dello scozzese Sinclair. Nel corso dei secoli, ci fu anche un passaggio intermedio, in cui prevalse un'altra translittereazione francese, la Saint Clare. A partire dal sedicesimo secolo, i Conti di Caithness adottarono la nomenclatura inglesizzata, mentre, l'altra branca familiare, i Baroni di Rosslyn, continuarono con quest'ultima.

I miei antenati provenivano dalla Normandia, regione situata nel nord della Francia, dalla quale si spostarono in Inghilterra al seguito di Guglielmo il Conquistatore, il quale ne divenne re nel 1066, dopo la vittoriosa battaglia di Hastings, raffigurata nel famoso arazzo di Bayeux.

In base ad i carteggi che Gordon mi mostrò, avrei ereditato, in linea diretta di successione da Henry I Sinclair, il palazzo di Kirkwall, nelle Isole Orcadi, di cui egli ne era conte nel quattordicesimo secolo. Henry I Sinclair era nonno di William, il quale fece erigere la cappella di Rosslyn e che, secondo un'antica leggenda, giunse in America circa cent'anni prima di Colombo: proprio da lì sarebbe iniziata la linea di discendenza da cui sarei nato io.

Secondo quanto contenuto nel libro mastro della Gran Loggia di Scozia, nel "mio" palazzo sarebbe custodito un tesoro di enorme valore, frutto delle ricchezze accumulate proprio da William Sinclair di ritorno dal suo viaggio nelle Americhe. Parte di esso sarebbe stato mio, mentre parte sarebbe andato proprio all'organizzazione massonica, che, in tal modo, avrebbe potuto saldare il suo debito con l'NF.

C'era però una condizione affinchè tutte le tessere del mosaico si incastrassero alla perfezione: avrei ereditato il palazzo delle Isole Orcadi solo se fossi stato cittadino scozzese. Proprio qui si agganciava la questione del matrimonio con Elisa, perchè, secondo le norme vigenti, rappresentava la condizione necessaria per acquisisre cittadinanza britannica. A conclusione di tutto, sarei divenuto proprietario del palazzo di Kirkwall, e parte delle sue ricchezze avrebbero posto fine a quella sorta di schiavitù, sotto la quale Elisa e le sue "sorelle" erano assoggettate da molto tempo.

-Abbiamo cercato di temporeggiare quanto più possibile - proseguì Gordon - ma, ad un certo punto, l'NF inizò a fare pressioni sulle nostre sorelle, Liz, Madison ed Elisa. Il nostro principale problema era che il National Front disponeva di un'arma davvero importante: Tom Brown, stando a contatto con le sorelle, aveva canali preferenziali per mettere in atto una vera e propria strategia della tensione. Le ragazze hanno retto per molto tempo ma tutto si stava davvero facendo insopportabile...

-...ed è qui che entravo in gioco io.
-Esatto, Saint-Clair, e di questo me ne vergogno. Averla manipolata era l'ultima cosa che avremmo voluto, ma c'erano in gioco le vite delle nostre sorelle.

Capivo fino ad un certo punto le ragioni di Gordon, anche se mi bruciava quello che Elisa mi aveva fatto. Ripensavo all'inganno del suo amore, alle sue parole, ai suoi gesti alle notti d'amore. Tutto era finzione. Ricacciai indietro quei pensieri e con essi le lacrime che di lì a poco non avrei risparmiato. Cercai di concentrarmi su altri aspetti della vicenda per riconquistare un po' di compostezza.

-Certo che quando Elisa scoprirà che Tom è suo padre, sarà un duro colpo per lei...

Gordon fece una smorfia tirando le labbra da una parte.

-Saint-Clair, anche su questo punto vedo che lei è all'oscuro della verità. Elisa ha sempre saputo che Tom è suo padre. Ha sempre saputo che lui fa parte dell'NF. Quello che non sa è che Tom è stato l'autore materiale di tutte e tre le aggressioni. E, mi creda, spero proprio che si tenga alla larga da questo dettaglio il più a lungo possibile...

Mi abbandonai al pesante schienale in legno massiccio della mia sedia. Era tutta una maledetta finzione: tutti sapevano tutto, ad eccetto del sottoscritto che aveva vissuto per mesi nella menzogna.

-Alla luce di tutto ciò cosa pensa di fare, Saint-Clair?
-Vede, Maestro...
-Mi chiami pure Gordon
-Vede, Gordon, capisco tutte le vostre motivazioni e le implicazioni, anche gravi, che la vicenda si porta dietro. E, mi creda, sono davvero stanco. Vorrei gridare al mondo intero l'equivoco in cui sono finito con tutte le scarpe, ma ciò non farebbe altro che allungare i tempi e, chissà, quando questo incubo finirebbe

Feci una pausa. Dovevo apparire davvero stanco, tanto che Gordon, mi allungò un bicchiere d'acqua.

-Per cui è mia intenzione fare quello che si deve. Sposerò Elisa, erediterò il palazzo, voi pagherete il vostro debito e io ritornerò a casa mia. Dopodichè non vorrei sentir più parlare di logge massoniche, movimenti secessionisti, alchimia e compagnia bella...
-Saint-Clair, se lei ci aiuta, io le prometto che, chiusa la vicenda, tornerà tutto come prima per lei. Ed in più, ci avrà anche guadagnato dal punto di vista economico.

Guardai Gordon e l'immagine che gli mostrai era quella di uomo stanco e deluso.

-Gordon, con tutto il rispetto, i soldi non mi interessano. Lascerò la mia parte ad Elisa. Ci sposeremo in municipio e dopo la cerimonia partirò per il Canada. Sono davvero disgustato da tutta questa faccenda e dal comportamento della mia futura moglie. Darò mandato ai miei legali di predisporre tutti gli incartamenti necessari, affinchè lei possa disporre a firme disgiunte del palazzo di Kirkwall e del suo contenuto. Ovviamente, Elisa non potrà vantare nessun altro diritto patrimoniale all'infuori di quello

-Saint-Clair, non so come rigraziarla: spero che le sia di conforto sapere che l'intera Gran Loggia di Scozia le è immensamente grata per la sua preziosa collaborazione. Lei sta contribuendo a far sopravvivere un'istituzione che esiste da circa quattro secoli

 
 
 
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