Creato da fading_of_the_day il 17/11/2010

Fading of the day

....as night takes over

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Post n°125 pubblicato il 11 Aprile 2014 da fading_of_the_day
 

Elisa cambiò espressione. Aveva interpretato la mia empasse. Ormai le bastavano pochi secondi per leggermi dentro, per leggere i dubbi che, ogni tanto, affioravano dal mio incoscio in superficie. Erano dubbi e domande legittime dal mio punto di vista. Ma non dal suo.

In un attimo il cielo si fece grigio e nubi in lontananza minacciavano tuoni e fulmini.

-Ascolta Jeremy: a me non interessa nulla del resto del mondo, nè di cosa possa pensare la gente. I numeri sono solo numeri. Io ti amo e questo mi basta.

Tirò fuori quello che aveva tutto di un fiato, come se avesse paura che la interrompessi.
Io dissimulai il disagio che provavo, proseguendo nel riempire le tazzine di caffè. A dire il vero non ero immune da quelle beghe.
Si trattava si un discorso già saltato fuori più di una volta. La dinamica era la seguente: io che accennavo alla questione che tutti ci avrebbero dato addosso per via della differenza d'età e lei che andava su tutte le furie.

Quando Elisa si irritava per quel motivo, quando tirava fuori le unghie come un animale ferito, si trasformava in un vero capolavoro di femminilità. Difendeva le sue scelte, creava un cerchio di terra bruciata attorno a noi due per tener fuori i nemici. Le dava fastidio quello che si sentiva in giro, i gossip che i giornali davano in pasto all'opinione pubblica, le stupide insinuazioni dei salotti televisivi.

"La bella ragazzina ventenne che sta con lo scrittore di successo solo per soldi"

In sintesi era questo il motivo del suo fastidio.

-Elisa, dovremmo sempre fare i conti con questi pettegolezzi. Certi pregiudizi non ci lasceranno mai in pace.

-E io me ne fregherò sempre. Li guarderò sempre dall'alto in basso finchè non si stuferanno. Io starò sempre con te Jeremy, che gli altri lo vogliano o no.

Sembrava una minaccia, ma era il grido di battaglia di una ragazza con i piedi ben puntati per terra.

Elisa si era infervorata: il viso avvampato di calore mostrava lineamenti tesi. Era tremendamente fascinosa in quella versione e la adoravo. Come adoravo il pensiero che la donna con cui stavo prendesse di petto certe situazioni, mi faceva sentire al centro del mondo. Le diedi un bacio sulla fronte come si fa con i bimbi arrabbiati e le sorrisi con fare paterno.

-Jeremy, è inutile che fai così, sai che io non passerò mai sopra a questa cosa
-Ma hai tutte le ragioni del mondo e ti appoggio, mio piccolo gatto selvatico

Elisa si staccò ancora arrossata in volto, ma stavolta, con un sorriso ironico che le disegnava le labbra. Mi diede un pugno sul petto.

-Quanto sei stronzo quando fai così.

 
 
 
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LOVING ELISA BROWN 2/2

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