Creato da fading_of_the_day il 17/11/2010

Fading of the day

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Post n°192 pubblicato il 01 Agosto 2014 da fading_of_the_day
 

Liquidai Mr.Stanford con la promessa che avrei ragionato sulla sua offerta. Lui, raggiante, non se lo fece ripetere due volte: mi inviò subito via email la bozza che il suo team di ghost-writer aveva sviluppato come concept del romanzo.

-Questo tizio era il mio corteggiatore - fece Sinead indicando atterrita la foto di Paredes
-...Nonchè il mio esperto di urbanistica... - aggiunsi io- Non c'è che dire: ha doti trasformistiche non comuni... O meglio aveva...

Dedicammo entrambi uno sguardo desolato alla sua foto. Era un ragazzo davvero giovane, forse sotto i trent'anni. Aveva svolto un "mestiere" complesso e rischioso ed aveva finito per pagare con la vita. Nonostante fosse, in definitiva, un criminale, avevo sempre pensato che morire a quell'età era, per chiunque, un'ingiustizia che portava in sè una tristezza infinita.

-Cos'hai intenzione di fare adesso?
-Vorrei capirci di più: insomma, se Paredes era un trafficante di opere d'arte ed è venuto a casa mia, vuol dire che qui c'è qualcosa di valore che gli interessava...
-Mi pare logico... Ma dando un'occhiata in giro, non mi pare che ci siano pezzi di alto valore...

Sinead spaziò con gli occhi in lungo e largo: in effetti, pur essendo lontani dal capire qualcosa in materia di antiquariato, era difficile riconoscere nella sgangherata pendola o nel mobilio rosicchiato dai tarli, elementi che potessero far scomodare uno dalla bocca buona come Paredes.

Osservai di nuovo la sua foto. Diamine se era giovane: ero così convinto che dimotrasse molto meno della sua età anagrafica, così tanto, che mi venne spontaneo assimilarlo ad uno studente di liceo. Viso dai lineamenti dolci ma espressione furba, da tipetto più scafato della media. L'avrei associato ad uno di quei ragazzi che marinavano la scuola e che preferivano andare a fumare al parco per sbirciare le giovani mamme con i passeggini. Eh si, perchè era esattamente così che avevo inquadrato Gaston Paredes. Uno di quelli che si vedevano nei retrobottega dei luna park, con il loro bagaglio di silenzi ed occhietti vispi; uno di quelli che sorrideva in automatico, con l'aria di chi la sapeva lunga, forte di quella consapevolezza ostentata da gestore di locali equivoci

-Io credo che la risposta sia da qualche altra parte...

Sinead strinse gli occhi, come nel tentativo di individuare con esattezza il punto in cui il cielo ed il mare facevano l'amore al calar del buio. Lasciò quelle parole lì, ad aleggiare come particelle di polvere sospese nella luce che proveniva dalla grande finestra del salone. Fuori, il cielo era biancastro, con qualche venatura grigia, come un velo di fumo simile alla pelle di muta di un immenso drago.

Poi si portò l'indice sul labbro inferiore. Era un gesto che faceva sempre quando rifletteva e che riconoscevo come postura esattamente a metà strada tra ragione ed istinto, tra materia e spirito, tra religione e ricorrenza pagana.

Quella sera Sinead, non che non lo avessi notato sin da quando era arrivata, aveva i capelli più lucenti del solito. Erano sempre rossi, ma di un rosso vivo, screziato da venature dorate, come l'oro del sole o dei tramonti africani. Fui indeciso se quella Sinead fosse più vicina ad una pin-up anni cinquanta con quanche taglia in meno, o ad una delle muse del Botticelli.

-'More ma ti sei imbambolato?
-No no... Assolutamente no... Pensavo solo... pensavo a cosa poteva aver interessato Paredes - mentii.

Sinead sorrise indulgente.

-Non mi inganni. Ormai ti conosco: so che stai pensando ad altro.. Come al solito sei stato risucchiato dal tuo mondo...

La vidi sorridere, mentre inclinava la testa di qualche centimetro ed osservai i suoi occhi verdi, di un verde esagerato, fiabesco. Occhi rotondi e perfetti come smeraldi.

-Ed è per questo che ti amo. Perchè sei un po' così... In fondo sei un sognatore...

Si avvicinò e mi baciò a labbra dischiuse. Allungò le braccia dietro la mia testa, cingendomi il collo ed il suo corpo respirò, ritrovando il suo assetto ed allineandosi di nuovo alla verticale terrestre.

Appoggiammo le nostre fronti e fu lì, attraverso i suoi occhi, che la vidi, la vidi passeggiare per una di quelle strade immaginarie, che esistevano solo nella mia mente. In una di quelle strade del passato o del futuro: era proprio lì, che attraversava un incrocio, vestita diversamente, con una maglia attillata a manica lunga, da cui spuntavano le dita livide dal freddo ed un paio di fuseaux scuri, incastrati in stivali a punta fine e tacco alto. I suoi capelli erano sempre rossi ed inondati dal vapore del suo respiro, che sbuffava nell'aria passo dopo passo. Mentre avvertivo il sangue sciogliersi e scorrere in senso inverso, fui colto dal desiderio gravitazionale di allungare le mani e toccarle i fianchi. Ma Sinead anticipò ogni mio possibile gesto e non lo fece con un movimento fisico, ma, bensì, con gli occhi e con le labbra.

Si vestì di quell'espressione sfuggente da sottobosco, da fruscio di steli d'erba, da fronde di alberi appena mossi dal vento. E percepii di nuovo quelle fusa, quei gemiti interiori. Riconobbi che era tornata quella Sinead, quel felino maculato che traeva piacere dall'odore di ciò che desiderava.

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Ricevuto in data 03/08/14 @ 15:35
Ieri sera sono andato ad ascoltare Daniele Si Nasce. E' un vero e proprio "esegeta" di Renato Zer...

 
Commenti al Post:
oltre_ogni_suono
oltre_ogni_suono il 01/08/14 alle 10:26 via WEB
Se nella storia precedente c'erano intrighi politici e di stregoneria con inframezzi d'amore, in questo proseguo di quella storia è accaduta la cosa inversa: tanto amore con inframezzi di misteri vari. E' l'amore che regna sovrano, Sinead ne da tanto e ne pretende altrettanto, è come se, come una pantera, si avvicinasse alla sua preda, la catturasse e la tormentasse prima di mangiarla e poi la mangia quando vuole, quando le và di farlo. E' magnifico osservarla mutare. In questo post in particolare, ci sono tantissime belle metafore e immagini: mi piace l'immaginare cielo e mare fare l'amore, mi piace immaginare le squame del drago, la venere di botticelli, la ragazza in strada al freddo, la pin-up... dolcezza e sensualità che si mixano in perfetta armonia per creare una quadro in cui i pensieri vengono messi da parte per poter dedicare tutta l'attenzione a questi due innamorati. Riesci a descrivere tanto bene le immagini che esse fluiscono sotto pelle e donano emozioni, luoghi incantati in cui fluttuare. Sinead è sensualità pura, spicca ancora di più la sua differenza con Elisa. Sinead è una donna esperta che sa amare, sicura di se, che prende ciò che vuole, che punta e i suoi obiettivi e li raggiunge in pochi passi, è una cacciatrice... bellissima, me la immagino dalle linee morbide, senza spigoli (che erano il segno distintivo della fragile Elisa dal corpo ossuto). Diciamo che quando hai detto che i capelli sembravano più brillanti mi sono "preoccupata" un pò per via del fatto che "leggenda" vuole che le donne incinte sprizzino luminosità... Parlare della morte del moderno Lupin mette tristezza anche a me, bhe certo, non faceva un nobile mestiere, ma i ladri che si occupano esclusivamente di opere d'arte hanno un certo fascino: un gentiluomo che vuole possedere cose di buon gusto. Una tela, oggetto semplice e anonimo, diventa un capolavoro se ricoperto di pennellate d'autore, ma a designare quel pittore come elemento di spicco del mondo artistico è solo il tempo... quanti pittori, in vita, hanno sofferto la fame e oggi, da morti, godono di un successo mondiale? Forse in quella casa c'è un quadro, un vaso, una statua che sembra essere niente ma invece vale tanto... chissà.... Comunque attendo paziente il seguito, un abbraccio al mio compagno di viaggio.
 
 
fading_of_the_day
fading_of_the_day il 01/08/14 alle 13:29 via WEB
La tua analisi è attenta e circostanziata e riesce a cogliere appieno lo spirito, il "concept" con cui ho sviluppato le due storie. Nella prima, c'era una trama di fondo molto articolata che coinvolgeva tanti personaggi e luoghi, con la storia d'amore tra Jeremy ed Elisa posta quasi in secondo piano. Questa caratteristica rendeva estremamente varia la narrazione e ricca di colpi di scena. Nella secondo romanzo, invece, ho voluto cambiare totalmente registro: la casa di Kirkwall è il protagonista principale e tutto si svolge quasi esclusivamente lì. E' una vicenda che definirei "claustrofobica", tanto la solennità e il "peso" specifico della casa condiziona tutto e tutti. Ho voluto cambiare anche in relazione al personaggio femminile: Sinead, come hai notato tu, è molto diversa da Elisa, fisicamente e caratterialmente. E' più matura, più femminile, più forte nell'affrontare i disagi quotidiani. Qaunto alla trama, risulta maggiormente "rilassata" rispetto al precedente romanzo e vive più momenti di intimità, quasi a voler essere specchio della volontà di Jeremy di costruirsi una nuova vita più serena. Come abbiamo visto, però, qualcosa, sotto sotto, accade: vedremo dove questi piccoli indizi, che si perdono come briciole di pane nel fluire della vita a Kirkwall, ci porteranno. Un abbraccio e buon week end.
 
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