Creato da fading_of_the_day il 17/11/2010

Fading of the day

....as night takes over

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Messaggi del 01/07/2014

7.

Post n°170 pubblicato il 01 Luglio 2014 da fading_of_the_day
 

L'indomani mattina, o meglio l'indomani-ora-di-pranzo, mi alzai con i classici postumi da bevuta. Avevo fame ma pochissima voglia di mettermi a cucinare. Raschiai qualche biscotto rotto dal fondo di un barattolo nella credenza e sperai di placare i crampi per un po'. Avevo ricordi un po' confusi sugli ultimi istanti con Sinead. Ricordavo la storia del bacio e sorrisi. Oggi, giorno della manutenzione del giardino, sarebbe arrivata: sguardo basso, viso arrossato e una valanga di scuse.

Le briciole che avevo ingerito non sortirono l'effetto sperato, così, dopo una mezz'oretta, ero di nuovo in preda alla fame cronica. Mi feci forza e raggranellai qualcosa dal frigo che potesse comporre un pasto decente. Sinead sarebbe arrivata nel primo pomeriggio e così, dopo pranzo, approfittai per riprendermi del tutto con un secondo round di sonno.

Caddi pesantemente e il suono del citofono mi fece saltare dal letto.

Mi affacciai alla porta ancora assonnato e vidi avvicinarsi una Sinead in versione molto diversa da come me l'aspettavo. Non aveva la borsa da lavoro con sè e, invece dei classici abiti che usava per trafficare in giardino, era agghindata di tutto punto: portava un abito verde che si sposava perfettamente occhi e capelli e, in più, era truccata con un leggero soffio di phard sulle guance, eyeliner e lucidalabbra. La fissai stringendo gli occhi con espressione interlocutoria.

-Ma il giardino oggi non ...
-Il giardino oggi fa riposo...
-Ma hai un appuntamento o cosa?
-Si ho un appuntamento... Con te: vieni che dobbiamo parlare

Mi prese la mano e mi tirò dentro casa.

Sinead pareva molto risoluta ed il suo tono sicuro strideva con la nebbia che galleggiava attorno alla mia testa.

-Jeremy, stanotte è successo qualcosa che non possiamo lasciare in sospeso. Non sarebbe giusto

La guardai di traverso come i cani e, dopo qualche momento, esordii con la cosa più scontata che potessi dire.

-Sinead, io credo che abbiamo semplicemente bevuto un po', forse non è il caso di farla tanto lunga...

Mi guardò severa tanto che pensai di aver fatto o detto qualcosa di sbagliato e di non ricordarmelo

-Jeremy, quando io bacio un uomo e lo bacio in quel modo, non lo faccio mai per poterci ridere il giorno dopo...

Rimasi senza parole come un bimbo sgridato dalla mamma.

-Sono venuta a chiederti di uscire e ti ho baciato. Ora la palla passa a te. Cos'hai da dirmi? Ah, e ti faccio presente che ora sono assolutamente sobria...

Sinead era assolutamente favolosa quel pomeriggio. Provai un senso di vuoto nello stomaco, un segnale inequivocabile circa i sentimenti che provavo per lei. Ma...C'erano tanti "ma" nella mia testa, così tanti da fare barriera all'istinto.

-Sinead, sei una ragazza meravigliosa, di una bellezza incredibile. Sai quello che vuoi, è piacevole fare discorsi con te, mi stai corteggiando... Insomma sei tutto quello che un uomo potrebbe desiderare da una donna, ma davvero io... io non lo so...

Sinead addolcì lo sguardo ed il tono della mia voce si fece meno perentorio e più caldo.

-Sai cosa intendo... Insomma per me non è facile come per le altre persone. Non è banale riavvolgere il nastro e inciderci sopra una nuova canzone...
-Jeremy lo so e ti capisco. Ma so anche che tua moglie non c'è più: credi veramente che non possa interessarti più nessun'altra donna? Vuoi davvero rimanere così per tutta la vita?
-Vedi io...

Mi interruppe brusca.

-Jeremy: insomma, io ti sto chiedendo di stare con te. Ecco, senza giri di parole...
Mi prese la mano e proseguì.

-Mi sono innamorata di te: credi che ti avrei invitato ad uscire, credi che ti avrei baciato e credi che sarei venuta qui, oggi, vestita così, se non ci fosse una ragione ben precisa?

La squadrai da capo a piedi: ero davvero sicuro di quello che dicevo?

-Sinead, anche tu non mi sei indifferente. Il fatto è che... è che da tanto che non ho uan relazione e ti confesso... ti confesso che ricominciare non è facile. Spero tu capisca quello che intendo...

Sinead rimase in silenzio per un po', come se stesse prendendo coscienza della parole da tirar fuori.

-Jeremy, so quello che intendi e conosco il tuo passato. Però io vivo ora, qui e nel presente. Ed è nel presente che ti sto chiedendo di essere la tua donna...

Parlammo per un paio d'ore e alla fine mi convinsi che potevamo darci una possibilità. In realtà la possibilità dovevo darla a me stesso e fu un particolare, quello, che cercai di spiegare a Sinead. Lei non c'entrava nulla con la mia reticenza: il fatto era che mi sentivo completamente spaventato perchè avevo perso il feeling con certi contesti. In più c'era anche la questione-Elisa: sarei stato in grado di ricominciare senza che il suo ricordo mi frenasse?

Una volta rimasto solo, riflettei a lungo su tutta la questione e realizzai che c'era una paura più grande di tutte quelle che erano emerse durante la conversazione con Sinead. Una paura che avevo tentato di nascondere a me stesso: ricominciare ad amare.

Ne sarei stato ancora capace?

 
 
 

LOVING ELISA BROWN 2/2

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