Creato da fading_of_the_day il 17/11/2010

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Futile Grief

Post n°21 pubblicato il 21 Febbraio 2011 da fading_of_the_day
 



Se i sorrisi provocassero dolore, ci accorgeremmo quante volte sorridiamo senza averne voglia.
Ci renderemmo conto quante volte i nostri sono sorrisi di dolore.

La non-verità di Emma lo aveva lasciato atterrito, devitalizzato. Come un re nudo su un trono opulento in una stanza reale vuota, abbandonata da tutti i suoi sudditi. Perchè, alla fine, il leader è quello che paga per tutti.

Perchè Luca, a suo modo, era un leader. Uno che prendeva delle decisioni.
Violente, immediate, dolorose. Ma le prendeva.

La non-verità di Emma lo aveva reso vulnerabile, senza forze come al termine di una maratona. Ma lui aveva cercato di prenderla sportivamente. Aveva sorriso, sarcastico ed irriverente alla vita.

Aveva abbassato lo sguardo e, stolidamente rapito dal vezzo di fissare le cose in maniera infantile, aveva inquadrato la sua fredda e laconica tagliata, che dal basso della sua durezza implorava pietà. Complice la consistenza cartonata, aveva deciso di essere caritatevole, di non trangugiarla come era solito e lasciarle vivere il suo mesto viaggio verso il secchio dell'immodizia con la dignità dell'interezza.

Erano seguiti silenzi e sorrisi. Sorrisi e silenzi.
Sorrisi di circostanza e silenzi impacciati.

Poi si erano salutati. Lui era in piedi, dritto e immutabile come una colonna dorica.
Lei gli aveva poggiato una mano sulla spalla ed era riuscita faticosamente a farfugliare un "Ci sentiamo presto" a metà tra il colpevole e lo scarsamente convinto. Infine, si erano dati la schiena senza troppi ripensamenti, lasciandosi inghiottire dal grigiore dei palazzoni di periferia.

Lui guardò il cielo grigio ed i serpentoni cementiformi ancora più grigi e spenti. In quei casi, pensava sempre la stessa cosa, ovunque fosse. Si accendeva un interruttore. Una luce invadente faceva partire le ruote dentate del cervello; il rumore trascinato del metallo scarsamente lubrificato riempiva i suoi vuoti.


-Un giorno andrò via di qui.


Luca pensava sempre la medesima frase in momenti come quelli. Non sapeva con esattezza cosa significasse, anche perchè il non abitare in quella città rendeva ancor più avulsa una pensata del genere. Ma questo era il suo modo per esorcizzare la tensione.

Poi resuscitato da quel fragore, aveva torto il collo, scrollato le spalle e, con l'indolenza del cavallo al tramonto, si era lasciato trascinare dai sensi.

Aveva ricominciato a pensare a lei.

Emma era una celebrità genetica, che in altri tempi, in altri luoghi ed in altri climi, i suoi familiari avrebbero tenuto sottochiave fino al compimento della maggiore età, per poi mettere all'asta come premio al più valoroso arciere di Nottingham.

L'aspetto di Emma era come un eminente congresso di cromosomi.
Avrebbe potuto vagare in uno qualsiasi dei quattro angoli della Terra senza provocare altri commenti, se non i soliti incitamenti ad un rapido ed inappellabile simposio carnale.

Quello sarebbe stato il sentimento medio nell'esatto istante in cui la sua slanciata figura si fosse impressa in una qualsiasiasi retina maschile.

Per tutti sarebbe stato così, ma non per lui.

Luca non aveva mai nutrito pensieri di quel genere per Emma. Non aveva mai pensato a lei in termini sessuali. Di lei ammirava l'eleganza sfuggente, la medievale timidezza da fanciulla del villaggio, i silenzi di pudore.

Mentre rielaborava quei particolari sorrise. Questa volta in maniera genuina, non beffarda.

Se i sorrisi facessero male, la felicità sarebbe fatta solo di lacrime.
Se i sorrisi facessero male, forse sorrideremmo di meno.

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Commenti al Post:
d4ny3L4
d4ny3L4 il 21/02/11 alle 21:33 via WEB
Non riesco ad associare il sorriso al dolore. Forse perchè la mia sensibilità non mi permette di avere reazioni di circostanza.
 
 
fading_of_the_day
fading_of_the_day il 22/02/11 alle 11:29 via WEB
Purtroppo i sorrisi di dolore esistono. Questo perchè gli uomini sanno mentire. Maledettamente bene.
 
oltre_ogni_suono
oltre_ogni_suono il 22/02/11 alle 13:38 via WEB
Ogni persona, durante una giornata, sorride... Sorride per circostanza al vicino che lo saluta... sorride per imbarazzo quando tenta di prendere una qualcosa al supermercato e deve chiedere a qualcuno di spostarsi... sorride al bambino che passa accanto a lui e lo fissa... sorride ad un sms piacevole... sorride per amarezza pensando a un'occasione passata e persa... sorride davvero quando è felice di incontrare qualcuno... Il genere umano è così: veri e falsi sorrisi che si alternano... E il sorriso ultimo di Luca... secondo me è anche la voglia di conquistare Emma...perchè, già sò che è contento di aver avuto il privilegio di incontrarla... Ciao Fading
 
 
fading_of_the_day
fading_of_the_day il 22/02/11 alle 13:48 via WEB
Quel sorriso, a differenza di tanti altri, era purissimamente genuino. A presto carissima.
 
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