Creato da fading_of_the_day il 17/11/2010

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Taxes And Triangles

Post n°37 pubblicato il 21 Aprile 2011 da fading_of_the_day
 




Quando si investe in affetti, si porta a casa anche la certezza che sulla propria vita ondeggerà sempre quell'impalpabile suspense che tira i fili delle relazioni interpersonali.

La suspense è un elemento che crea aspettative, anche se il più delle volte si rivelano malinconicamente ingiustificate, tremendamente deludenti.
Al cinema, ad esempio, se consideriamo la scena di un thriller ambientata in una casa al buio,
la suspense ci porta ad esplorare con rapide congetture tutte le possibili vie di fuga che la vittima ha a disposizione per sottrarsi dalle ire maniacali del suo carnefice. Ma nel giro di pochi secondi ci accorgiamo, non senza indossare una maschera di sottile delusione, che il risultato di tutta quella ridda di ipotesi, di porte che si aprono, di scale che scricchiolano e di finestre che cigolano ha, in realtà, un epilogo decisamente scontato.

La suspense conduce sempre ad un evento concreto, che, nella maggior parte dei casi, è anche il più prevedibile.

Così, andando a stringere, mettendo tutta la questione su un piano meno romantico e trasponendola nella vita reale, la suspense si riduce ad essere nulla più che la consapevolezza di dover assistere per forza agli episodi che incastrano i tasselli della propria vita. Per cui, quando si investe in emozioni - al cinema come nella vita - è come se si diventasse mandanti di un delitto, in cui il proprio killer (profumatamente pagato, tra l'altro) si chiama "stato d'ansia". E' un regolamento di conti che l'innamorato paga molto caro e che inevitabilmente finirà per ritorcerglisi contro.
Perchè i delinquenti vogliono cadere sempre in piedi, ostentano la propria arroganza persino nel bel mezzo di una farsa.

Quando si mise con Simona, Luca non aveva, in realtà, deciso di investire in emozioni.
Per essere più precisi, l'inizio della sua storia non era stata improntata su quell' irrazionale impeto che dovrebbe permeare tutte le storie appena sbocciate. Le cose tra loro si erano materializzate innanzi ad i loro occhi seguendo meccanici automatismi da fabbrica automobilistica, in cui saldature e strette di bulloni si alternavano con la precisione e la sistematicità di riti pagani.

Tuttavia, la scelta di non investire in emozioni, di trattenere per tirchieria la mano che si sarebbe dovuta allungare nel taschino interno per prendere il portafoglio, si era, alla lunga, rivelata fallimentare. Le saldature avevano inizato  a manifestare le prime incrinature ed i bulloni si erano allentati dopo un po' che gli ingranaggi scorrevano. Così, lui aveva avuto i primi contatti visivi con Alessia, lei chissà.

Dopodichè fu
proprio la volta  di Alessia e, così, Luca, come i criceti puniti dalla scossa elettrica in seguito ad una scelta sbagliata, ritenne opportuno un cambiamento di strategia. Si era convinto, finalmente, che era cruciale investire nelle emozioni. Ad esser sinceri in ciò era stato corposamente aiutato dalla fanciulla, per cui, in mezzo a quella situazione ci si era un po' trovato suo malgrado. Insomma: nella pozzanghera era finito per capitarci con entrambe le scarpe nel giro di un amen.

Alessia, del resto, era una che, a guardarla bene, solleticava sia la parte sinistra del cervello che il sud dell'ombelico, per cui farsi guidare dalle emozioni era una via abbastanza naturale, se non la scelta obbligata per quel tipo di relazione. A stare con una come lei era fin troppo immediato finir preda delle passioni, che poi non sono nient'altro che lo step successivo. Le passioni sono emozioni aumentative.
E un uomo ossessionato dalla passione è pericoloso: è come un anarchico che gira la città senza meta con in tasca una bomba ad orologeria.

Tuttavia quella bomba non esplose mai, forse perchè nulla è per sempre. Men che meno le passioni stesse.
Così, dalla sera alla mattina, l'incantesimo svanì.

Alessia, come Simona, in modo repentino ed impredicibile e senza troppi complimenti (anche se, invero, per ragioni molto diverse) aveva scritto la parola fine, non concedendo nemmeno la più piccola  benevolenza padronale di offrire il minimo diritto di replica.
Entrambe furono accomunate dal medesimo destino e scomparirono silenziose con la leggerezza con cui un'onda si ritrae dal bagnasciuga.

Luca, dopo aver strascicato per qualche metro dietro di sè il più didascalico dei sentimenti - la delusione - a mo' di croce redentrice, si era fermato: aveva visto la lunga scia tracciata sulla nuda terra ed era stato raggiunto dall'illuminazione. Si accorse che da un certo punto di vista sentiva ammirazione per le persone come Simona ed Alessia.

Capì che nutriva un senso di sottile invidia verso coloro che erano in grado di risolvere le seccature della vita con un simile disicanto, semplicemente scrollando le spalle. Fu da allora che prese a distendere, con la solerzia del fido vassallo, un fulgido tappeto rosso sotto i piedi di tutti quei signorotti che non si prestavano ad essere manipolati dai propri pensieri. Lui, invece, proprio perchè estremamente razionale, ne era schiavo, non faceva altro che rielabolarli e ridefinirli - i maledetti- in una sorta di costante ed irrisolta ascensione verso la perfezione.

Ora, quella malsana attitudine a far girare le pale del mulino si ripresentava in tutta la sua operosità. Riflettendo su quanto gli aveva rivelato Emma il giorno prima, aveva rimurginato sul suo passato e si era lasciato di nuovo tormentare dai suoi pensieri. Aveva osservato - non senza una punta di beffarda ironia - che nella sua vita il triangolo era da sempre una figura geometrica ricorrente. Prima lui, Simona ed Alessia, poi lui Alessia e Marcela e, infine, lui Alessia ed Emma.

Ragionando su quegli ultimi passaggi due cose gli balzarono all'occhio: primo Alessia era una costante della sua vita sentimentale e secondo (ma non meno importante) tra le due quella che statisticamente era sempre uscita vincitrice era "l'altra" e mai la "lei". Così si configurava l'ennesima partita tra il miglior attacco e la miglior difesa, con l'amara constatazione a margine che, giocoforza, uno dei due record doveva necessarimente capitolare.

Del resto l'amore è come una tassa. Anzi, più precisamente è un'imposta sul reddito: sai sempre che devi cedere qualcosa in proporzione a quello che hai ottenuto.

Restava solo da capire il killer quanto avrebbe voluto in cambio.

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Commenti al Post:
oltre_ogni_suono
oltre_ogni_suono il 21/04/11 alle 13:36 via WEB
Uno dei sentimenti che accomunana, più o meno, tutti gli animali è l'amore. Anche l'uomo è un'animale, quindi prova questo sentimento. Ovviamente, ai primi approcci seri con esso, tendiamo a diffidarne. Luca sembrava già sapere che, prima o poi, Simona l'avrebbe lasciato e con questa ottica non ha lasciato che l'amore lo avvolgesse, complice anche una freddezza che catturo nella figura di Simona. Alessia è più esplosiva, come abbiamo detto più volte, si impone nella vita altrui, e se non fai come vuole lei, lei ti martella e tartassa fino a quando non cedi a ciò che lei desidera. Sai benissimo che così immagino Alessia. Emma, figura molto debole e insicura, me ne sono accorta piano piano che dietro un guscio di grande professionalità c'è materia soffice. Sono arrivata a questa conclusione anche guidata da te, caro Fading. Luca, che è chiaramente il protagonista di tutto ciò, è molto riflessivo e, spessissimo, tormenta la sua mente con ragionamenti contorti... Aspetta questo killer, e ho il sospetto che il killer è proprio la sua mente orgogliosa, il delitto sono i suoi pensieri. Questi pensieri uccidono la solarità, mai trasparita in Luca. Fading, bacione
 
 
fading_of_the_day
fading_of_the_day il 21/04/11 alle 13:38 via WEB
Accidenti che analisi profonda. Hai ragione praticamente su tutto. Ciascuno dei protagonisti incorpora certi vizi e virtù. C'è solo da capire chi conquisterà il vertice del triangolo. Un bacio.
 
   
oltre_ogni_suono
oltre_ogni_suono il 21/04/11 alle 13:44 via WEB
Non mi far mettere in testa certe cose... altrimenti rischio di convincermi di alcune vicende e poi, se mi deludi, che faccio??? ahahaha skerzo, bacione
 
     
fading_of_the_day
fading_of_the_day il 21/04/11 alle 14:13 via WEB
Carissima, ma lo sai che farei di tutto per non deluderti... Bacio.
 
     
oltre_ogni_suono
oltre_ogni_suono il 21/04/11 alle 14:50 via WEB
Si lo so :D bacio
 
morgana662010
morgana662010 il 21/04/11 alle 19:28 via WEB
In realtà...in amore non dovrebbe funzionare proprio così. Si sa, l'amore è un compromesso al quale si scende entrambi per venirsi incontro, per sentirsi più complici e per affrontare meglio le difficoltà di una vita di coppia che troppo spesso entra in conflitto con i compromessi del quotidiano... Però...io non penso che in amore si dà in base a ciò che si riceve. Quando si ama si dà a prescindere e a volte si dà anche troppo rispetto a quanto si riceve. Diversamente però non si può fare erchè l'amore non si controlla e non lo si dosa... Se ami..ami punto e basta... Hai voglia di amare e non te ne importa nulla se verrai ricambiato o meno. Soffri...se non ricambiato..questo è chiaro ed è logico..ma se vuoi sentirti vivo..ama e basta...Questo è il duro e non sempre piacevole prezzo da pagare per amare...
 
 
fading_of_the_day
fading_of_the_day il 22/04/11 alle 13:32 via WEB
Guarda, io credo che amare sia una scelta ed ogni scelta, in una qualche misura più o meno grande, comporti degli aspetti positivi ed alcune rinunce. Forse sarò mi troverai un po' troppo razionale in questa analisi, ma qualsiasi scelta fatta da un essere umano incorpora in sè delle conseguenze. La tua visione è certamente più disincantata ma non per questo meno veritiera. Ognuno vive l'amore a suo modo. Grazie per il passaggio
 
slippery.zone
slippery.zone il 25/04/11 alle 16:05 via WEB
fino a una certa età i conti non si fanno mai.. nessuno pensa all'algebra dei dare & avere.. Ma sai? più un albero è alto, piu' le sue radici sono estese: tanto vedi fuori altezza, chioma.., tanto affondano sotto le radici dell'albero. Quando la pianta è giovane.. ah, che libertà!
 
 
fading_of_the_day
fading_of_the_day il 26/04/11 alle 10:37 via WEB
Mah, sai la questione dell'età è molto soggettiva. Secondo una scuola di pensiero in gioventù si è meno calcolatori e più passionali, mentre secondo altri è proprio più in là con l'età che aumenta il romanticismo. Grazie per il passaggio ed il commento.
 
SoBBona
SoBBona il 27/04/11 alle 19:03 via WEB
Ho tentato di cambiare spesso ma alla fine torno sempre ai blocchi di partenza...mi adatto agli altri per sentirmi unica, sono buona per ricevere un premio, quando il premio non c'è divento una jena e questa coazione a ripetere ormai mi ha rotto i maroni *__* Buona serata.
 
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