Creato da fading_of_the_day il 17/11/2010

Fading of the day

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Delirium

Post n°82 pubblicato il 15 Febbraio 2013 da fading_of_the_day
 

 

Nera era la notte in cui mi arresi, abbandonata dalla vista debole
Preda del vuoto, ricordo che un giorno tanti erano i miei sogni
Pianto amaro di un’anima che rilascia il divino


Dentro la sua testa risuonava ancora quella canzone, non più sostenuta come in origine, ma lenta e stanca come una nenia spossata dalla vita, sfiduciata dal continuo ripetersi di meccanismi che replicavano sé stessi all’infinito.

Fuori, invece, i passi pesanti e sempre uguali, come la luce di un faro a picco sul mare che andava e veniva. Come una sirena di pericolo che scandiva l’ora delle anime condannate.


Avvertì di aver già provato quella sensazione di deja-vu, avvertì come di aver già vissuto in un’altra epoca ed essere stata abbandonata.

Mentre le lacrime inumidivano la benda che aveva sugli occhi, ricordò la prima volta con lui, quel tormento sopportabile, perfino dolce, che l’aveva attraversata, da parte a parte, quando era stata sfiorata per la prima volta da quell’uomo. Si era sentita come un’arpa che riceveva per la prima volta le dita e non sospettava nulla delle note che essa stessa era in grado di generare.

Aveva provato l’estasi squisita di un piacere che nasceva in un punto indefinito del suo corpo. Poi il pudore iniziale che la obbligava a contenere l’ansimare che le saliva in gola e, infine, l’abbandono a quel torrente di fuoco ghiacciato, che aveva annunciato ciò che lei aveva considerato la vera e propria alba della sua carne.

Si, lei ricordava ogni cosa di quella prima notte, di quel rinnovato battesimo del corpo e dei sensi e quel desiderio di tenere per un tempo indefinito quell’uomo inchiodato tra le sue gambe, impossibilitato a muoversi come prigioniero di una tagliola.

Lo ricordava così bene. tanto che ora lo detestava. E detestava qualsiasi essere di sesso maschile che le si avvicinava.

Le corde strette attorno ai polsi le riportarono alla mente cosa successe quando prese la decisione di non sottostare al volere di quell’individuo, di non fare come le altre.

Prima di manifestare il proprio dissenso sentì vibrare leggermente l’aria, come se la realtà fosse giunta ad un punto di svolta, come se il mondo aspettasse la sua decisione per capire in che verso scorrere. A distanza di tanto tempo ancora non sapeva perché aveva fatto quella scelta, anche perché non aveva nulla da guadagnare.

Ma una cosa la sapeva però: non lo aveva fatto unicamente per sottrarsi ad un panorama di prevedibili violenze, ma anche, e forse soprattutto. per la curiosità di vedere come quell’uomo altezzoso seduto davanti a lei, quell’essere monoliticamente impassibile innanzi al dolore, avrebbe incassato il colpo.

La stuzzicava provare il brivido della scoperta, l’incosciente piacere dell’incertezza.
Chissà se quell’individuo, al cospetto del quale tutti e tutte dovevano concedersi, in presenza di quel rifiuto si sarebbe avventato al suo collo per strangolarla o se avesse accarezzato la sottile ebbrezza, l’effimera goduria che la tortura veicola in sè.

La risposta non era tardata ad arrivare.
La prigionia in quel puzzolente scantinato testimoniava che a concretizzarsi era stata la seconda ipotesi.

La porta si aprì con un cigolio metallico ed un gracchiare di cardini arrugginiti.
Una voce roca, esitante, squarciò il buio della stanza.

“Capo cosa ne facciamo di questa bella biondina?””

 

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Commenti al Post:
oltre_ogni_suono
oltre_ogni_suono il 17/02/13 alle 11:32 via WEB
La prima lettura di questo post mi ha scossa perchè non potevo mai aspettarmi una scena del genere, diciamo che hai ammantato il tuo blog di una tonalità thriller a cui, a quanto pare, dovrò abiturarmi vista la "loschezza" degli ultimi post. Come promesso, ho poi riletto il post per poterlo commentare per bene. Già mentre rileggevo, come la prima volta, ho pensato di non voler essere al posto di questa "bella biondina", ma credo che per finirci bisogna prima entrare in un particolare giro di conoscenze... meglio così. Alla fine del post mi sono ridomandata ancora chi potesse essere questa bionda, sappiamo che ce ne sono tante nel tuo blog, come sirene su una scogliera, quindi è inutile scervellarsi oltre perchè ognuna di loro avrebbe un buon motivo per essere in quello scantinato così come potrebbe essere un nuovo personaggio, quindi per questa volta mi arrendo e non ci penso. Le metafore che hai usato (e tu sei un maestro di questa forma letteraria) sono perfette per sottolineare l'atmosfera tetra, accentuata ancor di più, come per mettere ansia, dalla calma del brano che hai scelto a cornice del post. Come sai adoro scomporre i tuoi scritti e guardarne ogni sfaccettatura e posso dirti che alcune metafore che hai evocato, ovvero quelle che ruotano attorno al piacere, mi riportano alla mente il post in cui abbiamo conosciuto Rebecca, diciamo che hai usato un linguaggio più raffinato questa volta e in netto contrasto con quello usato in quel post. Hai usato due metafore che, rispetto alle altre, fanno parte di un cono di luce perchè in un altro post potremmo leggerle dalla parte del "bene" e non quella del "male", queste metafore sono quella del faro e quella dell'arpa, magiche e bellissime. Se quella dell'arpa mi fa pensare all'Irlanda, quella del faro mi fa pensare al tuo racconto sulla depressione nel nostro blog. Dunque, diciamo che se dovessi definire con una parola questo post direi "collegamento".Bhè, in attesa del prossimo post, ti abbraccio.
 
 
fading_of_the_day
fading_of_the_day il 21/02/13 alle 10:16 via WEB
Sei come sempre un'acuta osservatrice. Dare una spruzzati na di thriller ai miei post è un esercizio che, soprattutto nel corso dell'ultimo periodo, ho solleticato molto la mia fantasia. In effetti si tratta di un espediente in un certo qual modo nuovo per me, con il quale ho preso piano piano dimestichezza. Chi sarà mai la protagonista di questa puntata? Se fosse Rebecca come tu congetturi, in effetti il tipo di approccio questa volta sarebbe stato più soft rispetto alla "presentazione". Peró è altrettanto vero che le persone possono avere anche in sfaccettature... Al prossimo post l'ardua sentenza... Per il momento ti ringrazio: sei sempre profuga di complimenti. Un abbraccio.
 
Corpo_Di_Rosa
Corpo_Di_Rosa il 01/03/13 alle 21:39 via WEB
impessionante.. bella
 
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