Creato da fading_of_the_day il 17/11/2010

Fading of the day

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Post n°92 pubblicato il 07 Novembre 2013 da fading_of_the_day
 

-Sai - riprese lui come a sviare la scomoda postura del discorso - voglio confessarti una cosa. Ho un debole per le ragazze straniere
-Maddai che non l'avevo capito...


Lei emise uno sbuffo, un principio di risata smodata. Poi si riprese.


-Vedi, non è il solito cliché del dongiovanni che rimorchia la bella bionda...
-Beh, ormai è un po' che ti conosco e non sei affatto il tipo...


Entrambi erano distesi sul divano schiena sui braccioli laterali. Lei divincolò un piede, districandolo dalla fitta trama di gambe e lo allungò, vibrando le dita parzialmente addormentate.


-Trovo interessanti le implicazioni che questo tipo di relazione comporta. Hai mai riflettuto su come sia diversa una storia tra due persone che parlano la stessa lingua rispetto, non so, a due come noi?
-Certo la lingua è un ostacolo, per quanto tu possa saperla bene, non sarà mai come parlare la propria.
-Secondo me in casi come il nostro si diventa più indulgenti verso il partner, non trovi?
-Cosa intendi precisamente?

Un sorriso beffardo le illunimò il volto, accompagnato da un'espressione fiera che celava tutta la sicurezza di chi conosceva già la risposta.

-Beh, come dire... -esitò lui accostandosi un dito alle labbra

-...Vorresti dire - completò lei- con "indulgente" che se me ne combini una io dovrei essere disponibile a perdonarti?

Questa volta fu lui ad accenanre un sorriso imbarazzato ed arrossito. Cassandra e l'oracolo...

-Eh no caro mio...

Lei si raddrizzò con la schiena salendo con il sedere verso il bracciolo del divano. Districò le gambe da quelle di lui con un gesto schietto. Con la mano si scoprì il viso, portando il ciuffo di capelli dietro l'orecchio.

-Signorino, ascoltami bene...

Il viso iniziò ad arrossarsi e la mano destra fendeva l'aria in verticale come una scure.

-Tu azzardati a mettermi le corna e io ti farò rimpiangere tutti gli sforzi che hai fatto per arrivare fin qui. Stanne certo... Stanne certo.

L'istante preciso in cui si aprono gli occhi appena si è svegli, è un attimo irripetibile durante la giornata. Perchè è il momento in cui non si hanno ricordi. La mente è come se fosse vergine, ancora non macchiata da ciò che è stato. Ancora non implicata in ciò che sarà.

Fuori, attraverso la finestra, si innalzavano schiere di edifici del proletariato urbano gracchianti di vita, come le radioline delle domeniche pallonare di un tempo lontano, mesozoico. Batterie di palazzi che salivano al cielo tutti uguali, come lunghe pellicole di macchine fotografiche, avvolte da una nebbia gialla e sabbiosa, di quella che gratta la schiena contro i vetri.

Nel crepitio delle strade, risvegliatesi dal crepuscolo, una parata di coppie tra le più disparate passeggiavano mano nella mano. Jack con regine, fanti con pedoni, spade con bastoni, torri con cavalli. La città a quell'ora già pullulava di storie: romanzi, tragedie, saghe, sceneggiate.

Tra strepiti e boati ho attraversato lo spazio a velocità folli, saltando semafori, stridendo gomme, facendo curve di traverso. Ho straziato il tempo saltando all'indietro, per poi venire risucchiato dal presente ed, infine, lasciarmi cadere nel pozzo del futuro. Ma adesso voglio rallentare, godermi il paesaggio ed essere un misero puntino al di fuori dello spazio-tempo. Forse sarà Emma il mio freno a mano o forse... forse non lo so. A volte credo di non sapere più niente di me e di quello che mi circonda. Sono vittima dell'apatia, vinto dall'indolenza.

Io non so cambiare, ma forse sa farlo la vita per me.
C'è che ora sono stanco: vorrei stendere le gambe, appoggiare la schiena, versarmi da bere e lasciare che faccia tutto la vita

Fuori il grigio agglomerato urbano brulicava di un'infinità di storie.
Consonanti con vocali, due punti con punti e virgola, maiuscole con minuscole. C'erano tutte le possibili coppie dell'infinito periodo che una qualche mano aveva scritto sul foglio bianco.

Proprio tutte le coppie.
Tutte tranne una.

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Commenti al Post:
oltre_ogni_suono
oltre_ogni_suono il 10/11/13 alle 11:37 via WEB
Mi viene difficile commentare questo post perchè c'è tanto dell'intimo di Luca: un sogno, un pensiero su se stesso e la sua visione dell'esterno. Lo hai denudato di tutto il suo cinismo e ce lo hai mostrato nella sua parte debole. Perchè secondo me nel voler essere passivo alla vita è nascosta tutta la sua voglia di non decidere più niente. Immagino il suo dolore: dopo aver fatto chilometri e chilometri e chilometri per raggiungere la sua bella in Australia, non trovarsela più accanto; lei è sparita senza tracce come se non fosse mai esistita, lei con i suoi mille misteri. Che poi, questi misteri non sono nemmeno leggeri... Vedo due punti focali in questo post: ovviamente, il primo è il sogno; l'altro la consapevolezza di Luca di essere incompleto, gli manca Emma. Ma veniamo al sogno. Sembra molto tangibile, di un'intimità profonda: il momento della giornata in cui una coppia si confronta con le parole, per di più in una posa tanto intima di intreccio di gambe faccia a faccia su un divano. Fa un pò effetto Luca che pensa che, non parlare la stessa lingua, giustifica scappatelle... perchè mai dovrebbe essere così? E mi piace la risposta di Emma che incarna in tutto il fatto che per averla, Luca, ha dovuto faticare molto (e in realtà l'ha persa sul più bello potremmo dire). I pensieri di Luca sono un altro paio di maniche, ho già detto della sua debolezza che traspare e mi è molto piaciuta la frase "Io non so cambiare, ma forse sa farlo la vita per me". Come sempre ho, anche questa volta, un commento particolare per le metafore: è geniale il tuo mischiare carte e scacchi, figure di poker e semi delle carte napoletane, e segni di punteggiatura punteggiatura. Tutti questi "personaggi" danno al post una sorta di aura che segna la loro appartenenza alla letteratura, è difficile per me spiegarti questa immagine, lo so, ma è come dire "ciò che sto pensando è parte del mondo, un mondo che sto guardando dall'esterno e che non riesco più a vivere", appartenenza alla letteratura, dunque, perchè è stato messo questo pensiero nero su bianco (nel caso del tuo post il contrario, ma vabhè, è solo un piccolo particolare). Altra parte che adoro è che mi hai fatto rendere conto di una cosa: che nell'attimo in cui ci svegliamo abbiamo la mente completamente vuota, non sappiamo chi siamo e dove siamo. Mio caro, in ogni post, mi sorprendi e superi te stesso. Ti abbraccio
 
 
fading_of_the_day
fading_of_the_day il 11/11/13 alle 09:15 via WEB
La tua capacità di analisi è incredibilmente profonda. In effetti, nel post, seppure non lunghissimo ci sono diversi aspetti cardine (che tu hai colto alla perfezione). Il sogno: la volontà del subconscio di lui di essere insieme alla donna che ama. La discussione, molto intima, che tradisce la volontà di portare il rapporto ad un certo livello. Il paragone con semi delle carte, scacchi e punteggiatura, che rende i due personaggi reali, li avvicina alla esperienza quotidiana, li rende attori della città, del vivere comune. Il pensiero in corsivo di lui, in cui traspare un certo senso di sconfitta, di frustrazione nei confronti di qualcosa che non si è avverato, nonché l'abbandono al destino (qui mi scappa una citazione classica, la perenne lotta "fato-destino") ed il voler che sia la vita a decidere, non opponendo alcuna resistenza.
 
oltre_ogni_suono
oltre_ogni_suono il 10/11/13 alle 11:38 via WEB
Scrivendo il commento, non mi ero accorta di aver scritto così tanto: susciti in me analisi profonde dei tuoi mille cavilli. Perdonami
 
 
fading_of_the_day
fading_of_the_day il 11/11/13 alle 09:16 via WEB
E' sempre un grande piacere scambiare opinioni con te. E' una della cose più costruttive che potessi incontrare nel mio cammino di piccolo scrittore.
 
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