Creato da fading_of_the_day il 17/11/2010

Fading of the day

....as night takes over

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Post n°108 pubblicato il 19 Marzo 2014 da fading_of_the_day
 

Tutta quella storia mi aveva distratto dalle scadenze del mio libro.
Dato che al momento non si intravvedevano spiragli interessanti nelle indagini, decisi di concentrarmi per qualche giorno alla stesura dei nuovi capitoli.

Elisa non era al corrente di quanto stavo svolgendo parallelamente a Scotland Yard. Sapevo che non avrebbe approvato e non volevo darle preoccupazioni. Si stava lentamente riprendendo e volevo che riconquistasse serenità: la scortavo tutti i giorni fino al lavoro e la passavo a riprendere a fine turno. Elisa sembrava apprezzare e ricambiava la mia protezione impersonando la moglie perfetta, nonostante le mie lamentele per l'eccessivo impegno domestico che profondeva.

Quella mattina ero da solo a casa e combattevo con virgole e periodi che non ne volevano sapere di mettersi al posto giusto. Suonarono alla porta. Elisa era andata al supermercato e, comunque, aveva le chiavi con sè. Vissi qualche secondo di tensione: d'altronde anch'io ero sulle spine ed ogni visita imprevista mi faceva rizzare le antenne. Fortunatamente si trattava del corriere. Mi allungò una busta gialla sottile: sul momento fui assalito da una certa preoccupazione, ma quando lessi che il mittente era il commissario Friedman mi tornò il sorriso. Certo che almeno poteva avvertirmi prima...

Nel plico un DVD e un biglietto: "Saint-Clair dia un'occhiata. Friedman".

Alla faccia della prassi e dei protocolli.

Inserii il DVD nel pc e partì il video dell'aggressione. Un brivido: era la prima volta che lo vedevo. D'istinto mi alzai ed aprii la porta dello studio per rendermi conto in anticipo del ritorno di Elisa. Era bene che non rivivesse il supplizio di nuovo.

Il filmato non aveva una qualità eccelsa e in più durava pochi secondi. Tuttavia non ci misi molto a capire cosa Friedman voleva che controllassi. Nella scena si vedeva Elisa attraversare la strada dando le spalle alla telecamera a circuito chiuso. L'aggressore, molto probabilmente, l'aspettava da un po' e sapeva che sarebbe passata da lì, perchè sbucò di corsa da un angolo fuori campo. Indossava una tonaca scura e larga, chiusa in vita da una corda. Il capo era coperto da un cappuccio: avrei giurato in tutto e per tutto che l'avesse rubata al guardaroba di un ordine francescano.

Nell'arco di una frazione di secondo cinse il collo di Elisa con il braccio sinistro, applicando forza e violenza. Con il gomito destro le inferse una botta secca alla nuca, inarcando leggermente la schiena verso sinistra, in modo tale da agevolare la meccanica del movimento. Cercai di rimanere quanto più distaccato potessi, anche se la scena era davvero impressionante. Elisa crollò a terra a peso morto, su una parte in cui l'asfalto era danneggiato. Dalla violenza della caduta fu un vero miracolo per lei non aver battuto la testa. L'aggressore si dileguò nel nulla così come era apparso.

Tirai un paio di respiri lunghi chiudendo gli occhi.

Riconquistai la calma e rielaborai mentalmente la scena. La prima cosa che mi era balzata in mente era la grande dimestichezza con cui l'aggessore aveva compiuto il misfatto: rapidità di avvicinamento, fluidità nei movimenti. Si leggeva una certa professionalità. Mi venne in mente Robert: ecco, un esperto di arti marziali sicuramente poteva essere un forte indiziato.

Mi feci forza e riguardai il filmato da capo. E alla seconda visione un altro particolare che prima mi era sfuggito colse la mia attenzione. Nell'esatto momento in cui l'aggressore entrava nella visuale della telecamera, il filmato aveva un impercettibile balzo, come se per qualche centesimo di secondo si fosse verificato un calo di tensione elettrica. Trascorso quell'infinitesimo lasso di tempo, l'aggressore riappariva. Riuscii ad apprezzare questi particolari solo dopo diversi passaggi fotogramma per fotogramma.

Fino a quel momento ero sicuro che il particolare da notare fosse la grande maestria con cui si era mosso l'incappucciato. Ma ora quel nuovo dettaglio aveva preso il sopravvento. Friedman se ne era accorto?

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Commenti al Post:
oltre_ogni_suono
oltre_ogni_suono il 19/03/14 alle 11:44 via WEB
Per il contenuto del post non riesco a non pensare a una cosa sola: una messa in scena per non so cosa... Non so come hai fatto a donare tutto questo realismo alla scena di violenza, è come se tu stesso la avessi provata o vista dal vivo e l'avessi descritta nel particolare. Diciamo che sei riuscito anche a farmi entrare nei panni di Jeremy: ho immaginato la scena così come descritta e cercavo di afferrare i particolari e restare distaccata proprio come lui, ma inevitabilmente c'era una certa ansia e impotenza nell'assistere a qualcosa di già accaduto. Credo che per dare un volto all'aggressore personalmente mi sarei concentrata anche sulla statura, il modo di camminare, il modo di muoversi e magari la conformazione del tronco qualora in qualche movimento la tonaca ha evidenziato la corporatura. Ma la domanda principale è il perchè... ho una mia congettura su una setta di cui Elisa faceva parte e si sà, dalle sette non si può andar via se non morendo... Con questo alone di mistero e tetraggine e attesa, ti saluto mio caro, un bacio.
 
 
fading_of_the_day
fading_of_the_day il 19/03/14 alle 11:50 via WEB
In effetti mi rendo conto che la scena è abbastanza realistica: sono riuscito davvero ad immaginarla passo per passo in modo estremamente preciso, forse è per questo che riesce a trasmettere al lettore una buona dose di realismo. Ho cercato anche di creare un certo focus sulla figura di Jeremy che è come se vivesse due volte il dramma di quanto accaduto. Tante congetture fai cara compagna di viaggio, vedremo se il futuro le confermerà..
 
   
oltre_ogni_suono
oltre_ogni_suono il 19/03/14 alle 11:55 via WEB
Sinceramente non vorrei farne alcuna per godermi per bene il racconto, ma purtroppo, sai come funziona la mia testa... non farla ragionare è impossibile ahahahah... Sei riuscito a rendere Jeremy il focus: infatti mentre mi impersonificavo in lui lo osservavo anche dall'esterno, una sensazione stranissima
 
     
fading_of_the_day
fading_of_the_day il 19/03/14 alle 13:10 via WEB
Non posso che essere felice se ti fai delle domande: significa che il racconto stimola la tua fantasia.
 
lascrivana
lascrivana il 20/03/14 alle 09:25 via WEB
Friedman, sapeva bene che ad uno scrittore non sarebbe sfuggito nessun dettaglio; in effetti non si sbagliava. La telecamera era stata manomessa, e il videomi sembra tutta una macchinazione in cui vede Elisa colpevole. Magari l'intento era solo d'incastrare loscrittore. Chissà.
 
 
fading_of_the_day
fading_of_the_day il 20/03/14 alle 09:55 via WEB
In effetti, tutto parrebbe andare secondo questa logica. Vedremo se i fatti confermeranno quelle che sembrano essere le ipotesi più plausibili. Ciao e a presto.
 
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