Creato da fading_of_the_day il 17/11/2010

Fading of the day

....as night takes over

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Post n°139 pubblicato il 06 Maggio 2014 da fading_of_the_day
 

Un'ora dopo ci trovavamo in uno dei ristoranti più esclusivi di Edimburgo. Gli occhi vivaci di Elisa facevano capolino dalla sottile flute di bollicine. Era elettrica Elisa, di una vivacità bambinesca, come se avesse fatto un salto all'indietro di quindici anni. Ridevano le sue labbra e ridevano i suoi occhi.

Eravamo seduti uno di fronte all'altra e dal preciso istante in cui avevamo occupato il tavolo, non aveva smesso per un secondo di tenermi al mano. Attraverso l'intreccio delle dita potevo sentire il nostro sangue scorrere. I nostri battiti si confondevano e solo quando trattenevo il respiro per alcuni secondi, potevo isolare il pulsare delle sue vene, rapido come il cuoricino di un piccolo animale. Ad un tratto staccò la mano, ormai bianca per la stretta, la portò vicino alla bocca e notai un leggero tremore.

-Vado un attimo in bagno -  mi disse.

Si alzò e tutta la sala fu invasa dalla sua bellezza: il corridoio di tavoli fino alla toilette delle signore divenne una sorta di passerella convessa, che la innalzava di quel tanto che bastava per calamitare gli sguardi degli altri comuni mortali. Elisa ed il suo vestito nero. Elisa ed i suoi tacchi.

Il pubblico in sala poteva ascoltare il canto interiore di una creatura marina, la melodia di una sirena, sileziosa come il sonar che si propagava nella vastità degli oceani e rifrangeva da costa a costa per ammaliare sventurati marinai. Elisa sparì dietro il separè e, immediatamente, sentii convergere su di me gli occhi di quelle figure laterali che occupavano l'ovattato acquario che era la sala del ristorante. Espressioni di approvazione e stima per averli resi partecipi e testimoni oculari dello spettacolo-Elisa.

Lei tornò dopo pochi minuti ma, stavolta, forse per rispetto verso di me, gli occhi non si alzarono dai piatti. Elisa si sedette e diede una sorsata profonda al suo calice. La mano destra tremava ancor più di prima. Intrecciò di nuovo le mie dita tra le sue, girò per un secondo il capo lateralmente, come per raccogliere le idee. Un ricciolo biondo fluttuò sulla fronte impertinente. Poi ritornò con lo sguardo a me: in bagno si era rinfrescata il trucco e sfoggiava un perfetto mascara, accompagnato da uno scintillante lucidalabbra. Mi guardò, sorrise e sbuffò con il labbro inferiore per redarguire la ciocca ribelle. Le dita flessuose, con le unghie laccate di bianco poco più lunghe del solito, si muovevano nell'aria come i tasti di un pianoforte. Nella mano destra serrava così forte le mie dita che ormai non le sentivo più. Prima di rompere il silenzio le sfuggì un sottile tremolio delle labbra.

-Ho riflettuto tanto su quello che ci siamo detti negli ultimi giorni e su quello che ti ho scritto... Insomma è una situazione in cui non mi sono mai trovata prima d'ora e, con questo, non mi riferisco ai problemi che abbiamo, quanto a noi due...

Elisa fece una pausa. Nelle ultime parole avevo letto una leggera incrinatura nel tono della voce. Era visibilmente emozionata, più di quanto mi aspettassi per una semplice cena, seppur romantica. Era evidente che l'argomento la toccava in profondità. Mentre parlava aveva lo sguardo basso e giocherellava con la base del calice del bicchiere.

-Se ho scritto quello che ho scritto e se ti ho detto quelle parole era solo perchè volevo tenerti fuori da tutto questo casino. Perchè non te lo meriti e perchè... perchè ti amo...

Un'altra piccola crepa sui cristalli nel suo petto. Quel "ti amo" detto non più con la sognante rotondità della prima volta, ma in modo più asciutto e consapevole. Come se avesse fatto uscire qualcosa da dentro ormai maturo e definito.

Anche se sarei voluto intervenire, mi parve crudele spezzare la magia della sua voce e la lasciai proseguire.

-Ho pensato a tutto ciò che è stato e mi sono prefigurata quello che sarebbe. Ho proiettato nel futuro la mia vita senza te e mi sono resa conto... mi sono resa conto che non ce la farei. Non ce la farei.

Quell'ultima frase le costò molta fatica. Sollevò le guance fessurando gli occhi, come se stesse sostenendo uno sforzo più grande di lei.

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Commenti al Post:
oltre_ogni_suono
oltre_ogni_suono il 06/05/14 alle 11:25 via WEB
Che bella la sincerità dell'amore, rendersi conto davvero che, senza la persona amata, non ci si riesce ad immaginare alcun futuro. Non è, forse, l'amore la cosa più bella di questo mondo? L'amore è quella cosa che và al di là della fisicità e si insinua nelle anime, le cambia, le rende felici, eternamente chiuse in un sogno che fa sta stare bene quando si è certi che si può sempre contare su quella determinata persona in ogni situazione, che sia difficile o lieta. Rendersi conto che le cose più grandi di noi possono essere portate su più spalle. Mi piace che Elisa, finalmente, si sia resa conto di quanto è bello e importante ciò che ha, rinunciando alla stupida idea di stroncare quella relazione. E vedo anche un meraviglioso Jeremy che finalmente si rende conto che sarebbe il momento di dire "ti amo" e credo che avrà modo di dirlo a parole e non solo con i gesti. La tenerezza e la bellezza delle mani intrecciate è qualcosa che dà un'emozione grandissima perché lega due persone anche quando stanno facendo la cosa più banale della vita, ovvero mangiare. E' magico il momento in cui Elisa si alza dal tavolo e tutti gli sguardi sono calamitati su di lei: la immagino una bellezza semplice e genuina resa per una serata artificiosa che fa tutta la sua bella figura in un abito che davvero la rende sirena perché lei ha certamente il fisico adatto, nonostante ora smunto come hai sottolineato più volte. Ma se una donna è bella, lo è sempre, come nel caso di Elisa. Credo che Jeremy, con una punta di gelosia ma tanto orgoglio quando ha visto tutte quelle testa voltarsi e seguire il procedere magico di Elisa, abbia pensato "Lei è la mia donna, nessuno di voi potrà mai averla, potrete solo osservarla da lontano ma mai guardarle l'anima meravigliosa che quel guscio contiene, altrettanto bella come lo è fuori" e suppongo Elisa sia consapevole di questo gioco. Ho pensato al lucidalabbra, al suo significato se è quello alla nocciola che magari Jeremy potrebbe scoprirne il sapore nel dopocena. Tanti gesti che per gli altri non significano niente, ma che per loro significano tanto. Questo post parla completamente d'amore, della consapevolezza di saperlo vero e non solo un sogno. Ti abbraccio mio caro.
 
fading_of_the_day
fading_of_the_day il 06/05/14 alle 12:23 via WEB
I rapporti umani sono complessi, perchè complessa è la psicologia di quelle due incredibili creature che sono l'uomo e la donna. A riequilibrare un po' i piatti della bilancia ci si mettono i gesti e le parole, che hanno proprio lo scopo di sintetizzare e, volendo metaforizzare, ciò che proviamo. L'unico rischio della gestualità è quella di banalizzare l'idea che c'è dietro, quotidianizzarla e svuotarla di significato. Ma, credo, che non si aquesto il caso dei nostri protagonisti per il semplice motivo che il loro amore vive ancora nella prima fase del suo sviluppo, quando a guidare tutto è la passione. Tenersi la mano, pronunciare una certa parola, scambiarsi uno determinato sguardo, fanno parte del linguaggio del corpo che ognuno di noi ha ereditato dal passato e che rende gli esseri umani assolutamente unici. Grazie per le belle parole, ti abbraccio.
 
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